Una vita da romanzo e curriculum strabiliante: 32 mila pilotaggi, dieci anni di navigazione in tutte le parti del mondo. Auguri al grande Capitano Ferruccio Falconi per i suoi magnifici 98 anni compiuti il 3 marzo scorso. Maestro del lavoro, Commendatore al merito della Repubblica, idrografo, Console onorario del Regno diamantifero del Lesotho e soprattutto mitico ex capo Pilota del Porto di Venezia. Molto conosciuto tra la gente di mare e nel tessuto culturale della città, è anche un imprenditore di successo, scrittore, giornalista e promotore di iniziative culturali.
Capitano, come ha festeggiato questo straordinario traguardo, 98 anni!

“Tranquillamente e serenamente, corroborato dalle tante telefonate le strette di mano, gli auguri di amici e conoscenti che spesso leggono gli articoli o seguono le mie conferenze”.
Certamente a vele spiegate dato che quando gli abbiamo telefonato per congratularci e intervistarlo, era in barca. Una miniera di informazioni è tutt’ora direttore responsabile della prestigiosa rivista Nexus del Lido di Venezia e ci tiene a dire che è il direttore di giornali più vecchio in assoluto. Ha fatto il redattore del settimanale “La Borsa dei Noli” e della rivista TTM – Tecnologie trasporti e Mare di Genova.
Capitano, poeta scrittore, giornalista, un uomo dei record ma soprattutto un profondo ambientalista.

“Con 32mila pilotaggi e dieci anni di navigazione in tutte le parti del mondo su navi e petroliere sono diventato un grande ambientalista perché a quel tempo, fino a sessant’anni fa, vedevo le petroliere che pompavano i reflui delle cisterne in mare. Lo scempio del mare veniva fatto scaricandogli sopra i reflui oleosi del lavaggio delle cisterne con soda caustica in acqua bollente. Tutto ciò ha consolidato il mio ambientalismo. Amo il verde e ogni volta che vedo tagliare un albero piango. Sono contro la cementificazione, dobbiamo smetterla di asfaltare, di volare: gli aerei consumano tantissimo e così anche le navi passeggeri, circa 300 tonnellate di combustibile al giorno. Il futuro di Venezia e del mondo è nell’ambientalismo”.
Una sensibilità ambientale che giustamente viene presa come esempio, non a caso oltre a tre medaglie d’oro, all’Università di Ca’ Foscari c’è stata una Tesi di Laurea dedicata al suo operato: Ferruccio Falconi – Ultimo Capitano Da Mar.
Davvero l’ultimo, non ci sono più capitani?

“Venezia è stata fatta dalle navi, dai marinai, dai grandi capitani di ventura. Non ne abbiamo più, avevamo una flotta magnifica e abbiamo venduto tutto ignobilmente, anche la nave scuola Giorgio Cini un brigantino bello quanto la Vespucci. Venezia non ha più armatori e non ha più navi ed è stata fatta da navi marinai e armatori”.
Da dove nasce il suo amore per la vita del marinaio?

“Fin da piccolo ho sempre avuto la passione per il mare, sono nato e abitavo a Marina di Carrara, ero sempre al porto, sulle navi e sulle barche. Nella vicina isola c’erano i miei nonni materni e da loro ho appreso la passione per le attività agricole. I veneziani erano la stessa cosa, marinai e contadini di classe con le loro ville venete palladiane. Mi adopero perché Venezia torni ad essere la sposa del mare”.
Numerosi e impegnativi negli anni gli incarichi del Capitano Falconi, ha fatto il consulente tecnico per i cantieri navali INTERMARINE, è stato a capo di una delegazione italiana come collaudatore di petroliere fluvio-marittime da 7mila tonnellate di portata nei maestosi fiumi della Russia. Esperienza per la quale è stato premiato con grandi riconoscimenti. Presentatore di ogni genere di scafi da pesca e diporto, ha tenuto conferenze per Soroptimist e Rotary – Lions e in varie scuole, dalle elementari all’Istituto Nautico di Venezia. Per molti anni Presidente della Società Nazionale di salvamento, con i figli Nicola e Andrea anche loro capitani, ha partecipato a salvataggi litoranei e lagunari.
Per la sua costante difesa del circondario è stato anche insignito del titolo di Socio Onorario dal Club Unesco di Venezia, cosa pensa delle grandi navi in laguna?

“Grandi navi fuori dalla laguna come dicono gli ambientalisti. Non al largo, non Off Shore, ma in un grande porto litoraneo a Santa Maria del mare. A garanzia del lavoro, dell’ecologia e del risanamento delle acque inquinate”. Ecco cosa scrive a questo proposito: “i loro danni e gravi pericoli sono quelli dei loro fumi, calore, radiazioni e rilascio di metalli pesanti nei corpi idrici e nei fondali dei nostri pesci e molluschi”.
Capitano lei è in prima linea nelle problematiche di salvaguardia, segnaletica e sicurezza, con i suoi figli promuove la conoscenza dei fondali e da sempre lotta contro il moto ondoso che è indubbiamente una questione di coscienza, ma non solo.

“Il moto ondoso tecnicamente si crea anche perché tante barche che un tempo avevano i motori al centro o a prua ora ce l’hanno a estrema poppa, in questo modo cambia il profilo. Le barche piccole da trasporto veneziane come i taxi lo provocano perché hanno il motore a estrema poppa. Quando caricano, i passeggeri vanno al centro o a poppa e l’imbarcazione ha un assetto da moto ondoso con un pescaggio eccessivo”.
Al suo attivo il Capitano Falconi ha più di quattrocento poesie e saggi importanti sul mare. Ha ristrutturato la torre Piloti degli Alberoni facendone la Prima stazione VTS – Vessel Traffic System- d’Italia. Si tratta di un servizio complesso progettato per incrementare la sicurezza e l’efficienza del traffico marittimo proteggendo l’ambiente. Tra le tante foto che lo vedono protagonista è accanto alla maggiore delle tre campane del vecchio campanile crollato di San Nicolò del Lido. Assieme a cari amici e al Parroco ha contribuito a sistemarle in un supporto ligneo all’entrata della chiesa, come auspicio di pace. Inoltre, ha realizzato un impianto di illuminazione della cella campanaria ottenendo un suggestivo effetto notturno che fa anche da punto guida e riferimento marinaro.
La storia del Capitano

È celebre per aver realizzato al Lido di Venezia un luogo unico al mondo: Il Museo – Laboratorio Navale Falconi – Museo attivo del mare, dei campi e della venezianità. Da visitare assolutamente, è in via Biagio Zulian, aperto a tutti gratuitamente. Un viaggio straordinario che ci permette di scoprire pezzi pregiati della marineria, disposti, come sottolinea il Capitano, in ordine caotico. Possiamo scegliere: dal più piccolo reperto, alle sei tonnellate del motore Ansaldo sei cilindri della Nave Scuola “Marinaretto”, ad un sottomarino completo. Assieme ai figli ha raccolto antichi strumenti, oggetti di bordo, reperti d’arte, di mare e di cantieristica creando il primo museo mondiale di oggetti, ormeggi e Segnalamenti Marittimi.
Il traguardo del Capitano

Non solo mare, nel cortile e nelle sale espositive ci sono anche attrezzi del mondo agricolo, aratri di legno, grandi statue di marmo, sirene incantate, affascinanti opere pittoriche. Essere suoi amici è davvero un privilegio, grazie anche ai pensieri in versi e alle riflessioni che invia quotidianamente via mail, occasione di grande dibattito sulla salvaguardia della città.
Un compleanno davvero strepitoso, 98 anni portati alla grande, tantissimi auguri Capitano Falconi! A un poeta come lei sicuramente piacerà questa annotazione di Jules Verne: Il mare è il veicolo di un’esistenza soprannaturale e prodigiosa, è movimento ed amore, è l’infinito vivente”.
Una storia quasi unica! Un amante dell’acqua ,dell’ aria e della terra !
Sono rimasta molto toccata dalla capacità di Elisabetta di narrare,come sempre!!!
Grazie, Elisabetta Pasqualin! La figura del Capitano Falconi è delineata magicamente, con chiari e scuri che c’è lo rendono così
affascinante e umano.. una gioia!