Lo marcano stretto tutti i media sportivi dopo il trionfo nello spareggio di Cento e la storica promozione in A2 del Basket Mestre: il presidentissimo Guglielmo Feliziani, ingegnere di 58 anni, ex sciatore e padre di 4 figli, è appena uscito dalla cerimonia in Comune. Il collega reyerino Luigi Brugnaro, come sindaco, lo ha premiato insieme a tutta la squadra e allo staff: “Non è stato il solito incontro di circostanza, in via Palazzo si respirava davvero emozione e coinvolgimento. Brugnaro ci ha ringraziato donandoci uno splendido Leone di San Marco in vetro di Murano che metterò in bacheca nella nostra sede insieme agli altri trofei di questa gloriosa società finalmente tornata (dopo lunghi 37 anni) al rango che merita”.
37 lunghi anni di attesa

In realtà il Basket Mestre, nella stagione 1974/75 ha anche giocato nella Serie A, proprio nell’anno in cui la federazione decise di dividere la A in due categorie: A1 e A2. Si chiamava Duco Mestre e nella foto possiamo vedere da sinistra in alto DeBattista (accompagnatore), Bertini, De Stefani, Pascucci, Villalta, Meier, Buzzavo, Giomo (allenatore). In basso: Cedolini, Dalla Costa, Borghetto, Quintavalle, Gracis. Dopo solo il buio.
Guglielmo Feliziani, i complimenti sono d’obbligo, lei ha fatto “tredici” come Presidente in carica dal 2012 ed è stato artefice di una grande impresa sportiva. Si sente realizzato?

“E’ stata davvero un’impresa dopo 13 anni di continua crescita societaria, ma il bello viene adesso e in realtà il 13 al Totocalcio sarebbe da centrare ora che serve un importante aumento di budget per affrontare le nuove sfide, non deludere i tifosi e puntare sempre in alto. Ho guardato i tabulati dei nostri bilanci ed ogni stagione siamo cresciuti a livello di sponsor e impegni finanziari di almeno il 20%, ora dovremo fare ancora di più”.
Guglielmo Feliziani, avete emozionato gli amanti del basket e i tifosi arrivati in massa a Cento che vogliono continuare a sognare. E’ lecito?

“Il seguito e l’entusiasmo dei mestrini è stato superiore alle aspettative e la festa che ne è seguita lo sta a testimoniare. Per il match di Cento avevamo 800 biglietti in vendita da venerdì mattina e dopo meno di 2 ore sono andati esauriti, ho ricevuto tante telefonate di chi non era riuscito a garantirsi il posto. Il sogno adesso è mantenere questo livello con realismo e programmazione”.
Quindi conferma l’obbiettivo salvezza per la prima stagione di A2 ?

“Esatto, dobbiamo consolidarci ed entrare nella nuova realtà per poi programmare l’ulteriore crescita. Restare in A2, dove giocano società blasonate come Fortitudo Bologna, Livorno, Cremona, Pesaro e Rieti, sarebbe un grande risultato per la prossima stagione. Poi si potrà anche alzare l’asticella con un gruppo preparato alle sfide sempre più difficili”.
Guglielmo Feliziani, ha già in testa gli uomini e il roster su cui puntare ?

“Stiamo ancora godendoci la festa, ma ci sono alcuni punti fermi. Il primo è il coach: Mattia Ferrari è un grandissimo allenatore, difficile spiegare quanto sia bravo, solo chi lo vede lavorare e conosce a fondo il basket può capire la sua grandezza. Ha accettato la nostra sfida (arrivando a novembre al posto di Cesare Coccia, ndr) e l’ha portata a termine nel migliore dei modi. Lui ha esperienza di A2 e quindi è davvero l’uomo giusto per creare un roster di livello, su questo ci confronteremo a breve, ma sceglierà lui chi vuole confermare. E poi io ho la fortuna di avere un direttore generale come Samuele Marton, quindi mi sento in una botte di ferro: lui ha la mia massima fiducia ed è quindi confermatissimo perché è competente e davvero capace anche come direttore sportivo, ma è ovvio che dovremo cercare nuove figure per ampliare il management”.
E’ riuscito a dormire dopo il trionfo di Cento ?

“No, domenica notte era troppa l’adrenalina e la festa anche con i miei figli, quindi non mai chiuso occhio, qualche ora ho preso sonno tra lunedì e martedì soprattutto per la stanchezza accumulata, ma ci vorranno giorni per tornare a regime”.
Guglielmo Feliziani , oltre a una numerosa famiglia (moglie e 4 figli) lei dirige una grande azienda, riesce a restare sempre… connesso ?

“Il basket è una grande passione, la famiglia è la mia forza. In questi ultimi due mesi ho un po’ trascurato la DB Elettronica (una spa con sede a Padova, ndr) e devo rimediare. Tra pochi minuti incontrerò degli imprenditori indiani e poi li porterò in hotel, domani parleremo di affari in sede”.
A proposito di sedi: il Basket Mestre rimane al Taliercio ?

“Certo, anche in questi ultimi due anni siamo riusciti a convivere con le altre due grandi società dell’Umana Reyer che giocano al Taliercio e grazie ai buoni rapporti con Casarin e Brugnaro credo non ci saranno problemi per la prossima stagione in attesa che venga ultimato il nuovo palasport a Tessera. Con la Reyer c’è rivalità sportiva come è giusto che sia, ma assoluta collaborazione”
Una rivalità che è anche e soprattutto nel tifo…?

“Sì è vero, ma c’è sempre stata e io ho percepito quest’anno più che mai la voglia degli appassionati di Mestre di tornare ad alti livelli. Ora la sfida è riuscire a restare in alto senza perdersi in inutili polemiche, la Reyer resta infatti una realtà consolidata anche nel settore giovanile oltre che nel femminile dove è ai vertici da anni. Il basket rosa sta avendo sempre più spazio anche in tv ed è un grande risultato per tutto il movimento”.
Guglielmo Feliziani, come il suo omologo Federico Casarin della Reyer anche lei è un ex giocatore, chi dei due era il più forte sotto canestro?

“Senz’altro lui, non c’è paragone. Io giocavo solo a livello amatoriale e come atleta è lo sci che ho praticato di più anche a livello agonistico. Ora mi servirà quell’esperienza per fare… slalom fra le difficoltà che la nuova sfida della A2 ci metterà di fronte”.
Buon lavoro, Presidente e forza Basket Mestre 1958.
