Ha portato un po’ di “sereno” l’incontro svoltosi a Roma tra la Segretaria all’Agricoltura americana Brooke Rollins con il ministro alle Politiche agricole Francesco Lollobrigida dove si è discusso di rafforzare la partnership settoriale con l’Italia. I timori dei dazi annunciati dal presidente Trump sono forse ancora “vivi” ma da parte dei produttori di vino, Prosecco in primis, un po’ più di ottimismo c’è.
Il pensiero di Valerio Nadal presidente di Condifesa TVB

“La situazione è ancora in evoluzione ma il nostro prodotto è competitivo e apprezzato in tutto il mondo. Ben vengano le trattative con il ministro americano, il nostro marchio è forte ed apprezzato e vive già di un riconoscimento importante. La Ue deve fare la sua parte”.
L’export del vino

Per Franco Passador presidente di Vivo Cantine che qualche giorno fa aveva evidenziato soprattutto il timore per la svalutazione del dollaro “questo incontro ci fa guardare al futuro con maggior ottimismo. Il dialogo ed il confronto sono da sempre i migliori mezzi per affrontare i temi più importanti dell’economia e dei mercati mondiali”. I dati rendono decisamente motivati gli interventi di Nadal e Passador. Nel Veneto orientale il 15-20 per cento del Prosecco va negli Usa, per un giro d’affari che supera i 20 milioni. A livello generale nei primi quattro mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si registra in totale un aumento dell’8,6 per cento di vendita di Prosecco in tutto il mondo (nel Veneto orientale incremento del 7,5-8 per cento).