Impazzano le iniziative per il passaggio del Giro d’Italia nel Nordest. Oggi dopo aver essere partiti da Fiera di Primiero, si entra nel Bellunese passando per Feltre. Quindi si entra nel Trevigiano passando per colline dell’Unesco. Una curiosità: la carovana passa per due volte per Sernaglia della Battaglia e oggi e sabato. Si plana a Treviso dove c’è l’Intergiro a Treviso davanti alla fabbrica di Pinarello. Si entra nella provincia di Venezia prima di approdare a Padova centro.
La prima volta a Padova fu nel 1912

La prima volta fu nel 1912: ad aggiudicarsi la tappa d’apertura di quel Giro, ben 399 chilometri scattati da Milano, fu Giovanni Micheletto. La corsa rosa tornò a Padova dieci anni, e una guerra mondiale, dopo: nel 1922 Gaetano Belloni si impose di fronte alla Basilica del Santo. Il filo rosa che lega il Giro d’Italia alla nostra città vanta radici lontanissime, quella di giovedì sarà addirittura l’ottava frazione che si concluderà a Padova: detto dei due arrivi che appartengono al ciclismo eroico, vanno ricordati i successi di Raffaele di Paco, nella Ferrara-Padova del 1936, e di Antonio Bevilacqua nella Cesenatico-Padova del 1947. Successo di prestigio quello del belga Rik Van Steenbergen nella Abano-Padova del 1954 al pari dell’affermazione di Francesco Moser nella Modigliana-Padova del 1978. Ivan Quaranta fu il più veloce, infine, nel 2000 precedendo Jan Svorada e Mario Cipollini. Oggi arriverà in Prato della Valle.
Il Muro aspetta la Grande Festa Rosa

Tutto pronto, sul Muro di Ca’ del Poggio, per la Grande Festa Rosa che sabato 25 maggio accoglierà il passaggio della penultima tappa del Giro d’Italia: la celebre ascesa tra i vigneti di San Pietro di Feletto si prepara a regalare il consueto spettacolo di appassionati che ha accompagnato le sei precedenti passerelle della Corsa Rosa. L’ultima in ordine di tempo, il 26 maggio 2022, quando ventimila persone festeggiarono il transito dei corridori lungo la salita simbolo del colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Mascotte è il leone rosa Poggy, in onore di Tadej Pogacar.
Alpago-Bassano: 184 Chilometri

La tappa del 107° Giro d’Italia attesa sul Muro di Ca’ del Poggio è la numero 20 e si svilupperà dall’Alpago a Bassano del Grappa per un totale di 184 km. Il Muro di Ca’ del Poggio (242 metri di quota massima) è collocato al chilometro 30,3 di corsa e sarà accompagnato dal primo Gran Premio della Montagna di giornata. L’arrivo della Carovana Rosa sul Muro di Ca’ del Poggio è previsto per le 11, mentre il passaggio dei corridori è atteso pochi minuti dopo le 12.30.
La Grande Festa Rosa sarà aperta da una pedalata benefica a favore di “C’è da fare”

La giornata sarà aperta da una pedalata benefica a favore di “C’è Da Fare”, l’associazione fondata dall’attore genovese Paolo Kessisoglu con l’obiettivo di creare progetti di sostegno psicologico per gli adolescenti in difficoltà (www.cedafare.org). La pedalata scatterà dall’Alpago al seguito della Carovana del Giro e arriverà sino al Muro di Ca’ del Poggio, coinvolgendo molti tra gli amici e i sostenitori di “C’è Da Fare” che poi parteciperanno alla festa sul Muro.
In attesa del transito dei corridori e poi per tutta la giornata, grazie anche al contributo di quattro associazioni locali (la Polisportiva Valcervano di Bagnolo, la Quarta de Otobre, gli Amici Antica Pieve e la Pro Loco di San Pietro di Feletto), la salita di San Pietro di Feletto si arricchirà di stand enogastronomici (churrasco e spiedo), della simpatia e della musica dei deejay di Radio Company, media partner dell’evento, e di grandi ospiti del mondo dello sport e dello spettacolo.
Ospiti d’onore della Grande Festa Rosa: un parterre de roi sul muro

Attesi, tra gli altri, Sammy Basso, l’olimpionico dello sci di fondo Silvio Fauner, due grandi ex come Gianni Motta e Flavio Vanzella, l’allenatore di calcio Gianni De Biasi, l’ex arbitro Gabriele Gava, il campione paralimpico di tiro con l’arco Oscar De Pellegrin, i giocatori della Benetton Rugby Tiziano Pasquali e Francisco Nahuel Tetaz Chaparro. Non mancherà neppure un momento dedicato alla Tiramisù World Cup, con la sfida fra gli ospiti vip della giornata che si confronteranno nella preparazione del dessert italiano più popolare al mondo. L’accesso alla Grande Festa Rosa sarà libero, con ampi parcheggi ai piedi del Muro.
Sul muro il giro è già transitato sei volte

Sul Muro di Ca’ del Poggio – unica salita certificata dalla Federazione ciclistica italiana – il Giro d’Italia è già transitato sei volte: nel 2009, 2013, 2014, 2017, 2020 e 2022. La salita di San Pietro di Feletto ha ospitato anche il Campionato Italiano Professionisti del 2010, che sul Muro si è sviluppato per ben 11 tornate. Nel 2018 e 2021 è salito sul Muro il Giro d’Italia Under 23, mentre nel 2012 e 2015 l’ascesa di San Pietro di Feletto è stata sede di passaggio del Giro Rosa. Particolarmente significativo anche il transito del Campionato Mondiale Gravel del 2023. Dall’anno scorso il Muro è anche punto di passaggio di una corsa podistica, la Ca’ del Poggio Run, la cui seconda edizione si terrà il prossimo 20 ottobre.
La Grande Festa Rosa sul Monte Grappa, ecco tutti gli eventi collaterali

Grande attesa per la storica tappa sul Monte Grappa del Giro d’Italia. I territori trevigiani e vicentini saranno uniti lungo un asse simbolico dalle colline del Conegliano Valdobbiadene fino alla Cima Grappa, tra boschi e vigneti, luoghi storici e meraviglie dell’arte. Per l’occasione, si è creata anche una rara alchimia tra enti: stanno collaborando l’Associazione Intesa programmatica d’area “Terre di Asolo e Monte Grappa” e l’Unione Montana del Bassanese in collaborazione con l’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e tutte le amministrazioni comunali del territorio, per arrivare alle Province di Vicenza e Treviso e alla Regione Veneto.
Per il territorio sarà un’occasione unica per mettersi in mostra. Sotto i riflettori mediatici ci sarà l’intera area del Monte Grappa, oggi tutelata come Riserva della Biosfera Mab Unesco, e del Bassanese. Una zona sempre più amata dai ciclisti, sono a migliaia quelli che scalano le sue pendici. Stessa situazione per le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio UNESCO e sempre più attrattive per gli appassionati dell’outdoor e dell’enogastronomia.
Dieci anni fa c’erano 50 mila tifosi

Per quanto riguarda le due ascese al Monte Grappa, l’afflusso di appassionati sarà enorme. Dieci anni fa, infatti, si stimarono in circa cinquantamila le persone che si assieparono sul Monte Grappa per vedere il passaggio dei ciclisti. Quest’anno si stima ce ne possano essere altrettanti: in molti passeranno la notte in camper o in tenda per essere in prima fila nel gran giorno. Le indicazioni per la viabilità sono state diffuse dalle singole amministrazioni comunali e dalle Prefetture competenti, tutti sono invitati a rispettarle per il buon esito dell’evento.
La campagna di comunicazione “Tappa DEcoROSA”

Non solo, è stata lanciata la campagna di comunicazione “Tappa DEcoROSA” per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della tutela ambientale. È stata commissionata al fumettista Valentino Villanova la realizzazione di una piccola graphic novel nella quale si chiede a tutti, con simpatica ironia, di riportare a valle i rifiuti e di rispettare l’ambiente. Pannelli coi fumetti, in doppia lingua italiano e inglese, saranno installati sulle vie di salita verso Cima Grappa. Non solo, nell’operazione sono stati coinvolti gli enti di raccolta rifiuti che gravitano tra la provincia di Treviso e di Vicenza (Contarina ed Etra).
Le iniziative per la Grande Festa Rosa

La gestione degli eventi collaterali al giro e le iniziative di promozione per il territorio sono portate avanti da un gruppo compatto di enti che stanno lavorando in sincrono tra di loro, coordinati dalla Regione del Veneto e dalle Province di Vicenza e Treviso. Li citiamo: i comuni dell’Ipa (Intesa programmatica d’area) delle Terre di Asolo Montegrappa (Asolo, Borso del Grappa, Castelcucco, Cavaso del Tomba, Cornuda, Fonte, Maser, Monfumo, Mussolente, Pieve del Grappa, Pederobba, Possagno, Romano d’Ezzelino e San Zenone degli Ezzelini, Altivole). Vi è poi l’Unione Montana del Bassanese che comprende i comuni di Bassano del Grappa, Romano d’Ezzelino, Pove del Grappa, Solagna e Valbrenta. In particolare, i comuni interessati dal passaggio del Giro d’Italia 2024 sono: Bassano del Grappa, Pove, Solagna , Romano d’Ezzelino, Borso del Grappa, Pieve del Grappa, Possagno, Cavaso del Tomba, Pederobba e Cornuda.
L’Alpago prepara la festa

A Farra la partenza, alle 11.40 di sabato prossimo 25 maggio. E sarà festa grande già da giovedì con lo spettacolo “Pedalando e cantando nella storia” di e con Marino Bartoletti in piazza a Farra e a seguire con la cena solidale con i prodotti del territorio. Venerdì la notte rosa sarà aperta dalla sfilata della banda e della associazioni sportive a partire dalle 19, mentre alle 21 scatterà il Carovana Party.
Per quell’occasione e per il giorno della partenza della tappa il consiglio è quello di usare le piste ciclabili per raggiungere il centro del paese anche se, grazie a un accordo fra il Comune e Dolomiti Bus sarà garantito un servizio navetta dalla zona industriale di Paludi. Il comitato della tappa guidato da Enrico De Bona ha organizzato anche la disponibilità di servizio taxi privati a prezzo agevolato. Facendo gli scongiuri, in caso di maltempo, la notte rosa si svolgerà sotto il capannone in allestimento nella zona della palestra di Farra mentre i locali si stanno attrezzando con mini dehors al coperto.
Sappada: i preparativi per la notte rosa


Sappada si sta vestendo di rosa per celebrare l’arrivo del Giro d’Italia. Addobbi realizzati appositamente sono stati posizionati lungo tutta la vallata, creando un’atmosfera unica e festosa. Giungendo da Forni Avoltri, sulla Cleva, si possono già vedere striscioni con il logo della tappa sappadina. Lampioni decorati con coccarde e fiocchi rosa arricchiscono le vetrine del paese, contribuendo a creare un vero e proprio scenario da favola.
La comunità in fermento

Tutta la comunità di Sappada è coinvolta nei preparativi per l’evento. Gli abitanti stanno lavorando con grande entusiasmo per garantire che il paese sia perfetto per il giorno della gara. Ogni dettaglio è curato nei minimi particolari, con l’obiettivo di mostrare Sappada in tutto il suo splendore. Si prevede un’affluenza significativa di visitatori per il 24 maggio, con un tutto esaurito già dalla sera prima nelle seconde case e nelle strutture ricettive, molte delle quali ospiteranno lo staff di RCS e i giornalisti.
Mortegliano si illumina di corridori e corse

Mortegliano s’illumina di corridori e corse, di scalatori e velocisti, di Giri d’Italia. Città di tappa, sede della partenza mercoledì 24 (sede di arrivo sarà Sappada), ha riunito protagonisti di ieri e l’altroieri. Il paese – neanche 17 km da Udine, cinquemila abitanti, ospita il campanile più alto d’Italia (113,20 metri) – è arredato di giganteschi quadri con le fotografie dei campioni del ciclismo. Un miracolo reso possibile solo grazie a tecniche digitali e fantasie letterarie. Ma così, a prima vista, sembra tutto vero.
Felice Gimondi

Il primo ad apparire è Felice Gimondi: maglia Bianchi, mani strette al manubrio, il simbolo della volontà. Dopo di lui c’è Eddy Merckx: maglia iridata, braccia al cielo, il gesto del trionfo.
Il campionissimo Fausto Coppi, Ottavio Bottecchia e Franco Pellizotti

Ecco Fausto Coppi: un uomo solo, solo comunque e dovunque, chino sui pedali, in salita, accanto a lui un tifoso esulta, salta, gode. Poi Virginio Pizzali, Ottavio Bottecchia e Franco Pellizotti, eroi del territorio: Pizzali, che andava come una moto dietro le moto, su pista, e Bottecchia, che andava come un mulo sulle mulattiere, su strada, a chiamarle così, e Pellizotti, che ha avuto i suoi momenti di gloria.
I duelli e i duellanti della Grande Festa Rosa

E i duelli, e i duellanti, e i dualismi: Coppi e Bartali, così divisi in corsa, così uniti dalla borraccia; Pantani e Armstrong, cioè il Pirata e il Texano, dall’altare alla polvere; Contador e Scarponi, prima che la giustizia sportiva cancellasse Alberto dal podio del Giro, prima che l’ingiustizia umana eliminasse Michele dalle strade della vita; Moser e Saronni, che non si sono mai amati, né prima né durante e neanche dopo, viva la sincerità.