“Se la natura condanna a morte l’uomo, che almeno l’uomo non lo faccia”. Citazione celeberrima di Albert Camus sintesi del suo pensiero contro la pena capitale, la violenza e la sopraffazione, la brutalità delle armi e della tortura. Fu l’unico tra gli intellettuali europei (assieme ad Albert Einstein) a condannare fermamente il lancio della bomba atomica su Hiroshima. Sono passati centodieci anni dalla sua nascita: 7 novembre 1913.
Con Camus entriamo in libreria
In compagnia dello scrittore filosofo e saggista, entriamo nella nostra libreria preferita a scoprire la classifica della settimana, preludio a grandi novità e molte conferme. Un blasonato medagliere elaborato come sempre dalla Libreria Lovat, punto letterario del nordest grazie alle belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste.
Ecco la top 10:
- Follett – Le armi della luce – Mondadori
- Bertoldi – Ovunque io sia – Rizzoli
- Cazzullo – Quando eravamo i padroni del mondo – Harper & Collins
- Cognetti – Giù nella valle – Einaudi
- Giannone – La portalettere – Nord
- Corona – Le altalene – Mondadori
- Maraini – Vita mia – Rizzoli
- Ardone – Grande meraviglia – Einaudi
- Manzini – Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America? – Sellerio
- Casati – La vita è bella, nonostante – Sperling & Kupfer
Ken sempre primo
Sul podio sempre Ken Follett, Le armi della luce (Mondadori), lo scrittore ci porta in un periodo di grandi cambiamenti: crisi economica, guerre, rivolte per il pane. L’arco temporale descritto da Follett va dal 1792 al 1824. Un duro scontro tra le tradizioni rurali e l’industrializzazione che avanza inesorabilmente lasciando la popolazione in miseria.
La new entry
Passiamo alla novità assoluta di novembre che balza subito al secondo posto: Ovunque io sia (Rizzoli) di Riccardo Bertoldi. Titolo emblematico con sottotitolo altrettanto evocativo: Torno a prendermi.
È la storia di una donna che rinuncia ai suoi sogni per inseguire l’amore. Un matrimonio e un figlio ora già grande. Lei si ritrova a cercare sé stessa, tutte le passioni e gli slanci che la caratterizzavano un tempo. Probabilmente non si tratta di sogni infranti, ma incompiuti. Un ricco potenziale creativo che è rimasto sospeso da qualche parte. Che sia giunto il momento di andare a cercarlo? C’è un nuovo futuro da inventare.
Riccardo Bertoldi è nato a Rovereto nel 1990. Ha vissuto per molto tempo in un paesino di montagna e poi si è trasferito a Trento per lavorare in una piccola casa editrice. Ha pubblicato romanzi molto amati dal pubblico per la scelta dei temi e gli approfondimenti ed è molto seguito sui suoi profili social.
La storia di Cazzullo salda al terzo posto
Terza posizione per il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo protagonista anche del nuovo format de La 7 nel quale costruisce una giornata particolare di un personaggio storico, un giorno che in qualche modo ha segnato il corso della storia. Di storia ne troviamo moltissima nel suo saggio: Quando eravamo padroni del mondo (HarperCollins). Il mito di Roma svelato in tutta la sua complessità compresi aneddoti e curiosità su terminologie d’uso corrente e quasi tutte derivanti dal latino come: popolo, re, Senato, Repubblica, pace, legge, giustizia. L’Impero Romano non è mai caduto racconta lo scrittore, sono molti gli imperi che hanno attinto all’eredità degli antichi romani utilizzando lo stesso simbolo: l’aquila.
Il ritorno di Cognetti
Torna e sorprende, lo scrittore Paolo Cognetti con il romanzo Giù nella valle (Einaudi).
Tra i protagonisti più autorevoli della sua generazione, Cognetti questa volta lascia le vette decidendo di esplorare il fondovalle della Valsesia. Una scrittura densa e suggestiva la sua, non a caso nel 2017 ha vinto il Premio Strega con Le otto montagne adattato successivamente al grande schermo e trionfatore al Festival di Cannes con il Premio della Giuria.
Il suo nuovo racconto è stato definito dalla critica, duro e levigato come un sasso e ricco di immagini indimenticabili, tra animali liberi e selvatici, tra l’ombra e il sole. Storia di fragili esistenze travolte dalla rabbia e dall’alcol. A subire il dolore dell’uomo restano in silenzio gli animali e gli alberi.
Il giallo di Manzini
Se amate i gialli c’è una missione speciale da compiere. Non possiamo ignorarla perché si tratta di una novità firmata da Antonio Manzini. Scrittore e sceneggiatore molto amato da pubblico e critica, celebre per il suo poliziotto borderline Rocco Schiavone icona della fortunata serie televisiva interpretata da Marco Giallini.
Ecco il nuovo thriller psicologico di Manzini: Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America? (Sellerio). Titolo che porta alla mente, con una variante geografica, un celebre film di Ettore Scola.
Emozioni e sorprese a migliaia di chilometri da Aosta alla ricerca dell’amico Sebastiano scomparso misteriosamente in Sud America. Durante il lungo viaggio Rocco Schiavone incontrerà nuovamente i suoi fantasmi. Forse chiuderà un cerchio, quello più doloroso della sua vita.
Scendono dal podio Corona e Maraini
Sempre al centro dell’attenzione Mauro Corona, alpinista e scrittore che emoziona con Le altalene (Mondadori) e Dacia Maraini in classifica dalla scorsa settimana grazie all’intensa testimonianza autobiografica Vita mia (Rizzoli). Cronaca vivida e dolorosa della lunga prigionia in Giappone nel 1943, attraverso lo sguardo di una bambina. Gli occhi sono quelli della scrittrice Dacia Maraini che racconta la drammatica vicenda vissuta con la sua famiglia.
Un saluto da Camus
Salutiamoci con un Premio Nobel. Alberto Camus vinse il prestigioso premio per la letteratura nel 1957 con questa motivazione: “Per la sua importante produzione letteraria, che con serietà chiarificante illumina i problemi della coscienza umana nel nostro tempo”.
La coscienza ha sempre bisogno di essere illuminata e un libro è la migliore lampadina.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta grazie a Lei e alle librerie Lovat per questo aggiornamento settimanale sui libri più venduti nel Nord Est. Vedo che due autori del territorio del Nord sono graditi ai lettori, ma la grande analisi storico-economica di Ken Follett ha suscitato ancora l’interesse dei frequentatori delle librerie. Entrare in una libreria è ben diverso che entrare nel sito di Amazon, per questo mi auguro che in occasione dei regali di Natale, si voglia scegliere fisicamente il libro da regalare. Essere fisicamente immersi in tanti libri, di ogni formato, di ogni genere è una bella esperienza. Anche il tipo di carta, il formato, possono essere scelti solo in libreria, anche il tatto concorre alla scelta di una edizione. Vedo che la bella storia raccontata da Francesca Giannone è ancora cercata dai lettori, forse è un desiderio di rispetto e parità autentica verso le donne che si oggettiva una questa credibile vicenda accaduta, nella narrazione, quasi un secolo fa.
Grazie come sempre Elisabetta. Quando devo fare un regalo seguo i suoi consigli. Invito tutti a regalare libri. A entrare in libreria, come dice il nostro amico Marco Palmolella, perchè è uno dei posti più belli del mondo.