Nell’isola del Lido di Venezia, con una pista in erba di 994 metri, si trova un piccolo affascinante aeroporto ricco di storia. Intitolato a Giovanni Nicelli pilota della prima guerra mondiale caduto in volo nel 1918, inizia la sua attività come aeroporto principalmente militare, alla vigilia della prima guerra mondiale, anche grazie alla rilevanza di Venezia sullo scacchiere bellico dell’epoca, alla sua collocazione ed agli spazi disponibili che consentivano decollo e atterraggio di velivoli di dimensioni maggiori rispetto a quelli che potevano allora muoversi negli angusti spazi degli aeroporti interni.
Il Nicelli all’isola d’oro di Venezia
Nell’atmosfera di benessere, per pochi, e difficoltà, per molti, dei primi del ‘900, l’Isola d’oro del Lido di Venezia viveva in una sorta di limbo incantato, tra lussuosi alberghi e vivaci mondanità, che consentivano alla Compagnia Italiana Grandi Alberghi di stupire i facoltosi ospiti con un volo promozionale dal Lido nel 1911, che costituì il primo di una serie di attività che culminò con la messa a disposizione della clientela del Hotel Excelsior di due idrovolanti per raggiungere l’isola.
È in questi anni che parte da Venezia il primo passeggero pagante della storia dell’aviazione civile italiana
L’interruzione forzata del primo periodo bellico comportò il blocco delle attività civili ma la crescita della rilevanza strategica dell’aeroporto per le attività militari; l’importanza venne subito compresa dalla Regia Marina che, il 25 aprile del 1913, giorno di San Marco al cui nome venne consacrata, diede vita alla prima squadriglia di idrovolanti del mondo che venne insediata in Arsenale simbolo, allora come adesso, della più classica venezianità.
Venne poi istituita la prima scuola di volo per idrovolanti, che utilizzava il canale dell’idroscalo nei pressi del forte di Sant’Andrea, in un connubio completo tra acqua ed aria che ancora caratterizza l’aeroporto del Lido.
I primati del Nicelli
Nel primo dopoguerra, il 18 agosto del 1926, decollò il primo volo di linea italiano, diretto a Vienna ed operato dalla Società Anomica Transadriatica dell’ingegner Morandi, al quale è attualmente intitolata la via d’accesso all’aeroporto.
Sono del 1927 e 1928 i primati mondiali di velocità realizzati da Mario de Bernardi partendo dal Nicelli, che portarono l’aeroporto agli onori delle cronache internazionali.
La mostra
Partendo da questa storia ed apprestandosi a celebrare il centenario del 2026, la società di gestione dello scalo del Lido, con la guida del suo presidente ed amministratore delegato Maurizio Luigi Garbisa lidense di nascita e vocazione, ha realizzato una mostra storico fotografica, documentata e coinvolgente, che dal 1 aprile a 7 maggio viene ospitata negli affascinanti locali del Nicelli, edificio in puro stile anni ’30, che fa rivivere le atmosfere raffinate ed esclusive dei primi anni del ‘900.
L’epoca d’oro del Nicelli. A partire da D’annunzio
La struttura, l’unica in Italia ad essere rimasta indenne dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, è perfettamente restaurata ed arredata nello stile originario. Valore aggiunto di un’esposizione storica curata dal comitato storico diretto da Massimo Dominelli – storico ed autore di numerosi libri sull’aviazione civile – che vuole essere la prima parte di una trilogia che dal 2023 al 2025 ripercorrerà i passaggi più rilevanti della storia dello scalo veneziano. Per consacrare il centenario con un esposizione permanente dal 2026.
Si inizia quest’anno con l’esposizione di fotografie e video d’epoca. Con manifesti ed oggettistica che inquadrano la prima parte della storia del Nicelli – dalla fondazione, che coincide con l’avvio dell’aviazione veneziana ed italiana, alla seconda guerra mondiale – nel salone principale e nell’ex stazione di rifornimento perfettamente restaurata. Nella quale fa bella mostra di sé un’elica in legno dei mezzi della squadriglia aerea della quale faceva parte il pilota Giovanni Nicelli.
L’atmosfera
Attraverso un catalogo bilingue della mostra, verrà consentito anche ai numerosi cittadini del mondo che amano Venezia ed il suo piccolo ed affascinante aeroporto – tributato dalla BBC nel 2014 come uno dei più belli del mondo – di assaporare pienamente quelle atmosfere raffinate e sospese. Magicamente descritte da Daniele Del Giudice nel suo prezioso alzando l’ombra da terra.
Il progetto vuole illustrare la storia dell’aeroporto Nicelli dando un ulteriore impulso alle sue attività. Che peraltro sono in costante aumento quantitativo e qualitativo, anche attraverso una crescente integrazione con il territorio.
Un appuntamento da ripetere
Nelle parole del presidente Garbisa questo primo appuntamento rappresenta solo la prima tappa di un “percorso che ci condurrà, primi in Italia, al centenario nel 2026. Ci auguriamo che questa esposizione possa mettere in risalto ancor di più quello che ha rappresentato questo scalo per il nostro paese”
La mostra allestita da OTT ART, rimarrà aperta con ingresso gratuito dalle 10:00 alle 18:00, fino al 7 maggio.
Immagini:
1) SPAD VII “Forse che sì, forse che no”, dal titolo del romanzo di D’Annunzio, in atterraggio. (Archivio Roberto Gentilli)
2) Alcuni aerei dell’Ala Littoria in sosta sullo scalo veneziano. (Archivio Ferruzzi)
3) Vista interna dell’aerostazione tratta dalla rivista “Domus”. (Archivio Aeroporto Nicelli)