“Dimentica questo mondo e tutti i suoi guai… tranne l’Incantatrice dei Numeri”. Questa incantatrice era Ada Lovelace, figlia di Lord Byron. Ada non lo conobbe mai perché il poeta lasciò la famiglia quando lei non aveva compiuto neppure un anno. Diventerà una grande matematica collaborando con Charles Babbage, proto-informatico che per primo ebbe l’idea di un calcolatore programmabile. Filosofo e matematico, fu lui a definirla: Incantatrice dei Numeri. In questi giorni a Venezia possiamo ammirare Ada Lovelace in tutto il suo splendore attraverso l’ampia vetrina della Domus Civica. Campeggia coloratissima assieme ad altre donne che hanno cambiato la storia, infranto miti e confini, norme sociali e ruoli di genere. Grazie ai loro primati la società ha registrato enormi progressi dei quali ogni giorno beneficiamo quasi inconsapevolmente.
Donne in vetrina

Vetrine colorate, dal grande impatto visivo, una mostra davvero stupenda e non solo per il contenuto estetico, ma per il messaggio universale: “A Decorated Woman” di Myra Fiori.
Artiste, scienziate, attiviste, sovrane, premi Nobel, icone del pop, madrine del rock, protagoniste di una serie che le onora e decora.
L’originalità

Originalissima questa personale di Myra Fiori, artista statunitense che utilizza la fotografia per realizzare ritratti, tutti al femminile. Opere composte con centinaia di strati digitali sovrapposti, provenienti dalla collezione personale di immagini di gioielli dell’autrice.
L’effetto è stupefacente, un colpo d’occhio esaltato dal significato simbolico legato alle vicende personali delle protagoniste, esposte insieme una accanto all’altra, ma provenienti da background ed epoche disparate. Un magico viaggio nella macchina del tempo.
Una vetrina sulla strada e sulla vita

La mostra sarà fruibile al pubblico fino al 15 gennaio 2023. Non è la prima volta che recensisco una mostra in questo luogo e rimango sempre affascinata dalle proposte innovative. Lo spazio D3082 art gallery è una vera galleria su strada, le opere si possono osservare attraverso le vetrine del maestoso edificio novecentesco della Domus Civica, luogo di grande passaggio, tra Piazzale Roma e San Rocco. Nasce come ostello inizialmente gestito dalle suore. Da anni è un pensionato per studentesse universitarie di varie nazionalità dai molteplici contesti sociali e religiosi. Si è trasformato anche in atelier di artiste di tutto il mondo che espongono i loro progetti nelle ampie vetrine del convitto universitario. Focus sulla creatività femminile immerso nella città, aperto al mondo e ai linguaggi contemporanei.
Andiamo a conoscere meglio alcune protagoniste di questa nuova mostra

La sua immagine iconica è glamour assoluto: Hedy Lamarr. Di origine austriaca si trasferisce a Hollywood per allontanarsi dalla Germania nazista. Spesso definita la donna più bella del mondo e del cinema, non è solo attrice ma anche una scienziata e con il suo lavoro ha contribuito a lottare contro il nazismo. È proprio lei a ideare un sistema innovativo di “trasmissione/ ricezione frequenze” sempre diverse. Un mezzo di comunicazione che è alla base della moderna tecnologia telefonica applicata alle connessioni Wi-Fi e Bluetooth.
In vetrina spicca Rachel Carson la donna più influente della storia dell’ambientalismo in America, una vita spesa nell’impegno civile e nella divulgazione, grazie anche a un libro che è diventato un manifesto della salvaguardia del pianeta: “Primavera silenziosa”

Biologa marina, giornalista e autrice, attraverso la sua ricerca ha fondato il movimento ambientalista globale. Nel suo libro descrive la campagna americana diventata muta a causa del DDT che aveva decimato la fauna. Un veleno potente penetrato poi nella catena alimentare umana. Ecco cosa scrive, sembra una favola dell’orrore ma è realtà: “Immaginate che d’improvviso un influsso maligno colpisca l’intera zona e che ogni cosa cominci a cambiare: nelle città i medici sono costretti a far fronte sempre più spesso a malattie nuove che colpiscono i loro pazienti.”
In vetrina anche un premio Nobel

Splendido anche il ritratto di Malala Yousafzai, ragazza pakistana promotrice dello studio per le giovani del suo paese e contro i matrimoni infantili. Premio Nobel per la Pace, conseguito nel 2014. Attualmente la più giovane ad aver ottenuto questo importante riconoscimento. Malala venne gravemente ferita alla testa nel 2012 dai talebani saliti sullo scuolabus dove stava viaggiando. Sopravvissuta all’attentato dopo la delicata rimozione chirurgica dei proiettili è tornata alla vita e agli impegni lanciando un appello al mondo all’Assemblea delle Nazioni Unite proprio il giorno del suo sedicesimo compleanno, il 12 luglio 2013.
Una Top Model




Come sempre le donne non finiscono mai di stupire, in mostra anche la supermodella Alek Wek attivista fuggita dalla guerra Civile Sudanese, Letizia Battaglia grande fotografa anticonvenzionale che con le sue immagini ha documentato la corruzione e la morte nella Sicilia controllata dalla mafia, occupandosi negli ultimi anni di vita dei diritti delle carcerate e di questioni ambientali. Ci sono anche donne blasonate come la Regina Elisabetta e Wu Zetian, prima e unicasovrana donna in oltre tremila anni di storia cinese.
In vetrina dal gospel a Frida



E ancora Sister Rosetta Tharpe, afroamericana, star del gospel e progenitrice del rock and roll; Yayoi Kusama, oggi un’artista celebrata a livello mondiale, ma dal difficile passato segnato da sofferenza mentale e abusi. C’è una stupenda Frida Kahlo interpretata con lo spirito che si addice alle visioni della celebre pittrice messicana. Tante storie di fatica, successo, avventura, amore, passione in questo “padiglione urbano”.
Chi è l’artista

Myra Fiori è nata negli Stati Uniti e vive part-time a Firenze. Ha lavorato come professionista del marketing globale creando luoghi innovativi incentrati sull’arte come Galleria illy a New York e come gli spazi alla Biennale di Venezia. Il suo maggiore interesse è la narrazione, in particolare degli svantaggiati e dimenticati dalla storia. Ha prodotto anche dei film. Scrive e collabora con grandi artisti per produrre progetti globali su larga scala. Dopo essere stata ospite di Espace Louis Vuitton con l’opera Tree of Human Life, realizzata con Liberatum per Louis 200, Myra Fiori torna a Venezia, portando per la prima volta questa serie fotografica.
Una vetrina vicino al cielo

Quando passo davanti alla Domus Civica mi tornano sempre alla mente i racconti di mia nonna quando ero bambina che mi parlava di quel palazzo altissimo e la sua splendida terrazza. Era una donna veneziana dal carattere molto forte, ma con una dolcezza e generosità infinite. Così ogni volta che osservo questo edificio, che per la mole e il disegno mi ricorda una prospettiva newyorkese, penso sempre a lei e la immagino in quella terrazza. Il posto più vicino al cielo.
A Decorated Woman
A few good stories about the power of women
Myra Fiori
18 novembre – 15 gennaio
D3082 Domus Civica Art Gallery
Calle de le Sechere, San Polo 3082, Venezia
D3082 è un progetto promosso da ACISJF Venezia, supportato da CIF – Centro Italiano Femminile.
La mostra è realizzata con il contributo di AF Service, Prosecco Liberty, Grafiche Biesse.
Grazie Elisabetta! Buoni i tuoi stimoli!
Quante donne meravigliose, in particolare la nonna. Che certamente sarà in quella terrazza vicino al cielo, per proteggere.
Grazie Elisabetta per questi regali domenicali
Dott.ssa Elisabetta, quanto mi piacciono le sue citazioni autobiografiche dove ci testimonia che i suoi genitori e i suoi nonni l’hanno educata al bello, facendole osservare bene l’ambiente dove viveva. Infatti si può formare una persona facendole osservare il mondo che la circonda. Bella questa mostra di Myra Fiori sulle donne che hanno segnato la società in molti settori. Infatti è tempo di demolire il concetto che assegna all’uomo una supremazia rispetto alle donne; al massimo potremmo dire che le donne non hanno potuto esprimersi, far sentire la loro voce perchè la società non le prendeva sul serio. Per fortuna oggi siamo lontani da questa visione del mondo. Ho guardato attentamente le foto e le ho trovate molto belle, ma non avendo competenze digitali non ho compreso a pieno il concetto: Opere composte con centinaia di strati digitali sovrapposti, provenienti dalla collezione personale di immagini di gioielli dell’autrice. Come si fa a realizzare un’immagine in questo modo? Per me era più facile quando grandi fotografi correggevano i negativi in camera oscura.
Bellissima questa rassegna di donne che hanno dato un’impulso decisivo al cambiamento del mondo. Ma ti voglio parlare di una mia amica carissima che mi da’, ogni giorno, una testimonianza di forza e di energia nei valori illimitati che ogni persona ha. Giovane donna, le nasce un figlio, dopo un parto drammatico, con gravi problemi fisici e psichici. Accetta, con fiducia, quello che la medicina le può offrire. Ora che il bambino è diventato adulto e i problemi sono enormemente più dolorosi e faticosi, accetta con rassegnazione quello che il mondo medico non le può più dare. Da lei, non ho mai sentito una parola di stanchezza o di lamento per guello che quotidianamente affronta. Esulta, quando può permettersi, per qualche spazio temporale che le dà l’opportunità d’uscire e di vivere la vita che, per noi, è normale. Ecco, a mio avviso questa donna vola alto, anzi altissimo.
Noi, cara Elisabetta, siamo Donne….