Oltre alla siccità nei campi, è lotta per trovare la manodopera necessaria per portare a termine la stagione dei raccolti ormai avviata. Mancano centinaia di lavoratori stagionali bloccati da una burocrazia sempre più vincolante: “Le imprese agricole non sono nella condizione di far fronte a nuovi adempimenti burocratici – afferma Marco Aurelio Pasti, presidente di Confagricoltura Venezia. – E’ indispensabile una congrua proroga dell’entrata in vigore delle disposizioni in materia di informazioni da fornire ai lavoratori all’atto dell’assunzione”. I nuovi adempimenti sono previsti dal decreto legislativo n.104/2022 di recepimento della direttiva (UE) 2019/1152, in materia di condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’UE, ed entreranno in vigore il 13 agosto.
La richiesta di manodopera
“La proroga è necessaria anche in considerazione della situazione eccezionale che sta caratterizzando l’annata agraria – continua il presidente Pasti –. A causa della siccità le operazioni di raccolta devono essere anticipate, così come la programmazione delle assunzioni di lavoratori stagionali. Non c’è materialmente il tempo per dare puntuale seguito ai nuovi adempimenti e le imprese rischiano gravi sanzioni”. Per Confagricoltura il rinvio alla contrattazione collettiva darebbe la possibilità di semplificare gli oneri burocratici senza ledere in alcun modo i diritti dei lavoratori.
Musola e i voucher
“Da quando, con i limiti imposti, è diventato più difficile per le aziende accedere al sistema dei voucher, si è creato un contesto complicato per assumere lavoratori stagionali tra le categorie previste come i pensionati perché in certi casi le trattenute sono troppo alte, mentre i giovani under 25 sono disponibili soltanto fino all’inizio delle attività universitarie – spiega Stefano Musola, presidente della sezione frutticoltura di Confagricoltura Venezia. – Sicuramente molto si potrebbe fare migliorando la gestione dei lavoratori extracomunitari che spesso iniziano il rapporto di lavoro e poi devo interromperlo fino a che non rinnovano il permesso di soggiorno, operazione che molte volte richiede tanto tempo creando dei grossi disagi alle aziende. Occorre intervenire migliorando i rapporti tra aziende, uffici di collocamento e cooperative che gestiscono questi lavoratori, ma sarebbe necessario anche intervenire detassando le trattenute dei lavoratori così da aumentare la paga oraria e stimolare l’impegno di lavoratori in questo settore, cosa fatta in altri paesi comunitari con risultati che con questo sistema hanno attirato molti lavoratori stranieri che prima cercavano occupazione stagionale in Italia”.
Ma in cosa consiste l’impiego di manodopera per esempio per la raccolta frutta?
Si tratta di un lavoro di otto ore giornaliere per 40/48 settimanali. Possono farlo persone con un’età a partire dai 18 anni, sia uomini che donne anche con nessuna esperienza.