È nato ufficialmente il Mogliano Veneto Rugby. Alla presenza di Massimiliano Piccin, ormai past president, di Roberto Brunetta che detiene il 98% delle azioni del Consorzio “In Meta” e di Daniele Bovolato, fondatore del “Mogliano Rugby friends” che ne detiene il restante 2% e che ha lasciato la carica per diventare presidente. Il nuovo club “Mogliano Veneto Rugby” prenderà il posto del Mogliano Rugby 1969. Bovolato è anche un ex professionista che ha giocato sempre come seconda o terza linea. Prima con il Villorba e poi anche in Australia nel Gps Rugby e in Irlanda con Clontarf Rugby due tra le più vecchie squadre delle proprie nazioni. In esclusiva per enordest.it il neo presidente e il vice presidente hanno rilasciato le prime dichiarazioni. Dopo mesi di scambi e incontri per dare continuità al movimento rugbystico moglianese e non disperdere il patrimonio sportivo che questa società ha lasciato nella Marca trevigiana (non dimentichiamoci che due Under 19 moglianesi sono stati protagonisti al Sei Nazioni Under 20). Si è lavorato internamente per il bene della squadra.
Cos’è In Meta
Si tratta di un Consorzio di aziende guidato da Roberto Brunetta nato con l’obiettivo di sostenere il Mogliano Rugby. “In Meta” punta a trovare le risorse, umane ed economiche, per consentire di creare le migliori condizioni affinché bambini, ragazzi e allenatori-educatori possano praticare lo sport del rugby, ad alti livelli, gli stessi che il Club ha sempre ambito e continuerà ad ambire. I giovani, in particolare, rimarranno i protagonisti del progetto sportivo e il patrimonio della società che è stata capace di formare e far crescere giocatori di livello internazionale. Nella storica vittoria dell’Italia a Cardiff del 19 marzo 2022, tutti i punti realizzati dagli azzurri sono stati fatti da due giocatori del vivaio Moglianese, Paolo Garbisi ed Edoardo Padovani.
Roberto Brunetta lei è il futuro vice presidente del Mogliano Veneto Rugby. Cosa ci dice?
«Per consentire che questo progetto ottenga i migliori risultati possibili, è fondamentale il contributo di tutti coloro che amano il rugby a Mogliano, che vogliono sostenere la crescita del club, l’educazione dei giovani del territorio. Il Mogliano Rugby è un patrimonio della città e noi come Consorzio ci stiamo mettendo tutte le energie. Dopo due anni di pandemia è ovviamente tutto più difficile. Ora puntiamo sulla Cooperazione, la solidarietà tra associati e la mutualità, fondamentali per un territorio come quello di Mogliano».
Daniele Bovolato come futuro Presidente del Mogliano Veneto Rugby come vede la situazione?
«Ringrazio Roberto Brunetta che con questa iniziativa consortile, prima in Italia nell’ambito del rugby, ha voluto dar vita ad un nuovo corso per allargare la base sociale, aprendo a nuovi soggetti che con professionalità e finanziamenti diano vigore ed energia al movimento, fondamentali in un momento storico particolare. È evidente però che questo non basta per sostenere un club così strutturato con una squadra che milita nel massimo campionato. Per questo e per garantire a tutto il club quelle opportunità sportive mi appello a tutte le persone amanti del rugby! Uniti si può andare in meta». Già numerosi gli imprenditori che hanno aderito.
È Brunetta, client manager di Howden, gruppo mondiale di brokeraggio assicurativo, che racconta come è nata questa avventura
Brunetta come è nata l’idea del consorzio “In Meta”?
«Oggi questo sport ha sicuramente grandi difficoltà a trovare risorse economiche ed è il motivo per il quale il consorzio nasce; creare mutualità tra imprenditori locali e non che mettendosi insieme creino business tra di loro sostenendo nel contempo l’attività sportiva».
Quando ha avuto l’idea di creare il Mogliano Veneto Rugby con Bovolato?
«Già nel 2019/20 frequentando la club house e con il mio sostegno privato. Ma la vera scintilla è scattata vedendo giocare i bambini soprattutto quando un educatore ha lanciato la palla al mio nipotino Leonardo e tutt’ora quella palla è il suo giocattolo preferito. Penso che adesso il nostro compito sia proprio quello di lanciare quella stessa palla alle nuove generazioni. La scelta è ricaduta su Mogliano perché qui c’è tutto quello che un rugbysta vuole. Dagli amatori al Top 10, alle condivisione con altre società sportive».
Presidente Bovolato perché Mogliano?
«È il terreno giusto per far capire che Mogliano non è solo rugby ma ha il sostegno di tutta la comunità e di molte altre realtà sportive in sinergia».
Come ripartirete?
«Non è un ripartire quanto una continuazione dei valori sportivi e umani già esistenti; dando importanza ai vivai, non solo nostri ma anche di altri club non solo nella Marca ma in tutto il Veneto. Lavoreremo sull’Under 19 senza disperdere i giocatori».
Lei è presidente ora rappresenta il Mogliano Veneto Rugby con uno spirito anglosassone. Questo “plus” da dove arriva?
«È una mentalità imparata in Australia e in Irlanda dove ho giocato. Da lì ho importato l’amore per il club che in cadetteria si sente molto di più. Altro aspetto è il legame con Treviso. Pensiamo solo ai permit players; quelli che hanno dato una grande mano sono quelli passati per Mogliano. Un progetto importante del club è diventare punto di riferimento di un’intera Regione».
Già parlato con giocatori e coach?
«Siamo al 90% delle conferme. C’è solo da aspettare la formalizzazione da parte della FIR. A quel punto potremo garantire che tutto l’impianto sarà competitivo. Il progetto più importante ha un solo nome: il club. Diventeremo un riferimento per tutti. Parola di presidente».