L’obiettivo di Zero, l’acceleratore di startup green in ambito cleantech (clean technology, ovvero tecnologie che tendono a ridurre e/o a eliminare l’impatto ambientale) che fa parte della Rete Nazionale degli acceleratori di Cassa Depositi e Prestiti, è quello di selezionare e supportare trenta startup che promuovono progetti innovativi che migliorino l’efficienza energetica.
Startup green e finanziamenti
Si inizia con 4,6 milioni di euro. Ai quali seguiranno ulteriori 1,8 milioni di euro, già sottoscritti, per i successivi passi dopo la fase di accelerazione. Supportare il talento, le idee e i progetti che guardano agli obiettivi sul clima è fondamentale. Soprattutto oggi che assistiamo a una grande accelerazione della transizione energetica.
Energie rinnovabili

Contando sul 95% di tecnologie proprietarie, si stanno sviluppando sistemi innovativi per l’uso di energie rinnovabili, aumentando (è questo l’obiettivo) l’eccellenza operativa dei processi produttivi; tutto questo, con l’obiettivo di essere efficienti e sostenibili. Siamo tutti convinti che sia indispensabile saper lavorare di concerto per creare economie più verdi, inclusive e, di conseguenza, società più forti e resilienti.
È altrettanto importante supportare chi cerca di sviluppare un’idea imprenditoriale che guarda al futuro. Così che le imprese innovative possano realizzare progetti e sintetizzare soluzioni tecnologiche green, favorendo l’economia circolare.
Startup green e decreto rilancio
Il nuovo incentivo introdotto dal “Decreto Rilancio” è pari al 50% dell’investimento effettuato da persone fisiche e le domande sono state presentate fino al 30 Aprile scorso.
Un altro passo avanti
Nasce a Roma un altro importante tassello. Un acceleratore focalizzato sui temi della sostenibilità della decarbonizzazione. In collaborazione con Eni e altre primarie aziende del settore energetico come Acea, Maire Tecnimont e Microsoft.
L’idea è quella di lavorare sulla riduzione delle emissioni di CO2, sulla transizione energetica. E, ultima ma non per ultima sull’implementazione di ogni altro processo che porti verso l’economia circolare. Questo è l’obiettivo centrale di cui le start-up innovative in questo settore possono essere determinanti.
30 startup green coinvolte
Nei prossimi 3 anni, il programma di accelerazione coinvolgerà 30 startup, in misura di 10 ogni anno. Tutte orientate alla transizione energetica attraverso lo sviluppo di soluzioni tecnologiche volte, oltre che a ridurre le emissioni di CO2, a ottimizzare il ciclo dei rifiuti. E favorire, quindi, l’economia circolare.

Il progetto ZERO
Il lancio di ZERO rappresenta un altro importante snodo della Rete Nazionale Acceleratori di CDP (Cassa Depositi e Prestiti). Ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di competenze verticali nei distretti ad alta specializzazione tecnologica, attraverso la collaborazione con partner industriali e finanziari.

Padova diventa capitale dell’innovazione green: ECOSTAR The Nature-Accelerator
Dai cracker di grillo fino al miele Swahili, dai combustibili a basso impatto ambientale fino all’App che condivide angoli di natura. Passando per la blockchain, l’agritech 4.0, i mobili di legno riciclato e l’olio sostenibile per i più poveri. Queste sono le 8 startup selezionate per la prima edizione del The Nature-Accelerator, il primo acceleratore dell’Università di Padova ospitato nel Campus di Agripolis.
L’evento per le startup green
Protagonisti dell’evento MEET THE STARTUPS, sono stati gli 8 team provenienti da 3 diversi continenti scelti per il programma fra oltre 250 realtà provenienti dai 49 paesi partecipanti alla pre-selezione.

Nel Campus di Agripolis è andata in scena la prima edizione del The Nature-Accelerator. L’acceleratore dedicato alla natura unico al mondo nel suo genere. Ideato e promosso da Etifor Srl e il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-forestali dell’Università degli Studi di Padova, nell’ambito del progetto europeo ECOSTAR.
Il The Nature-Accelerator, che ha visto tra i suoi partner operativi Galileo Visionary District e Unismart, ha potuto contare sul supporto di ben 7 partner internazionali fra università e aziende e sul co-finanziamento della Commissione Europea, della Regione Veneto e di Fledge, impact investor (investimenti fatti in società, organizzazioni e fondi con l’intento di generare un impatto sociale o ambientale misurabile e favorevole a fianco o in sostituzione di un rendimento finanziario) di Seattle (USA), che ha scelto di credere nell’acceleratore.
Un percorso fatto insieme
Il programma, progettato per guidare gli imprenditori lungo il percorso verso la sostenibilità finanziaria e ambientale, ha fornito a ognuna delle aziende selezionate 30.000 euro fra investimenti seed (effettuati nella primissima fase dell’idea d’impresa) e servizi di altra natura, ma sempre direttamente collegati all’idea imprenditoriale, attraverso 8 settimane di accompagnamento mirato e il supporto di centinaia di mentori.
Durante le 8 settimane di lavoro, le startup si sono confrontate con un team internazionale di investitori ed esperti di business (tra cui lo stesso Luni Libes, fondatore e direttore generale di Fledge), tecnici del settore e ricercatori in grado di accompagnare i neo-imprenditori in un percorso di accelerazione che si concluderà con un confronto diretto fra startupper (imprenditore che ha fondato una startup) e stakeholder (soggetto interessato).
L’Orto Botanico e le startup green
Nell‘Orto Botanico di Padova, si è tenuto il DEMO DAY, durante il quale le startup hanno presentato le loro attività davanti alla platea di investitori locali e internazionali, pubblici e privati, pronti a valutare le imprese che riterranno più valide.
Alessandro Leonardi

“Sono orgoglioso, come CEO di Etifor e Coordinatore di progetto per l’Università di Padova, di aver dato vita ad ECOSTAR: un’iniziativa che ha permesso a tantissime realtà del mondo dell’innovazione e dell’imprenditoria di mettersi a confronto facendo nascere il primo acceleratore dedicato alle risorse naturali. Abbiamo scelto di portare il Nature-Accelerator nel Campus di Agripolis perché è qui che è nato tutto; un luogo di eccellenza dove le startup possono entrare in contatto con il cuore della Ricerca& Sviluppo in ambito agroforestale, alimentare e ambientale in senso lato”, ha dichiarato Alessandro Leonardi, ideatore dell’acceleratore.
«Siamo entrati fin dal principio con entusiasmo nella progettazione e nella realizzazione dell’evento» ha dichiarato Emiliano Fabris, direttore del Galileo Visionary District «mettendo a disposizione le nostre competenze in tutte le fasi, sia formative che consulenziali, del percorso di accompagnamento delle 8 Start Up internazionali protagoniste del percorso di accelerazione di The Nature Accelerator. Lo abbiamo fatto e lo faremo convinti che il modello degli acceleratori verticali, inerenti cioè a settori specifici, siano strumenti di cui il nostro territorio ha bisogno e stiamo già lavorando ad altri progetti di questa natura nel prossimo futuro».
Padova centro delle startup green
Una volta di più, Padova, la mia meravigliosa città, si conferma essere in prima linea per tutto ciò che significa migliorare la qualità della vita!