Il bosco non è solo fatto di alberi. È molto di più. È ciò che, spesso, ci salva la vita. Lo fa donandoci ossigeno. Oppure “trattenendo” il terreno evitando frane e slavine. Ma noi non ce ne curiamo. Abbiamo ancora negli occhi la devastazione di Vaia. Il disboscamento del grande polmone verde della Foresta Amazzonica. Per molti i boschi sono solo un serbatoio per il legno. Ma non è così. Per capire la sua importanza ne abbiamo parlato con Danilo Marcer. Laureato in Economia Aziendale nel tempo si appassiona al mondo vegetale. Da anni si occupa di agricoltura biologica e della nutrizione e difesa naturale delle piante. E’ titolare di Hydrogeo che produce e commercializza la linea di prodotti 7Bio.
L’importanza del bosco
Il bosco cresce spontaneo senza l’intervento dell’uomo. Anno dopo anno le foglie e i rami cadono e ricoprono il terreno. Le condizioni atmosferiche, il passare delle stagioni, i microrganismi presenti li decompongono e li trasformano in sostanza organica e in humus. Il processo è lento e continuo, ma sappiamo che la natura nel suo divenire non ha fretta! Il bosco è un luogo ricco di biodiversità, di microrganismi utili ed è un ambiente naturalmente fertile.
Possiamo assecondare lo sviluppo naturale dell’ambiente in cui viviamo?
Sì, non alterando il naturale ciclo di vita degli esseri viventi presenti, siano essi appartenenti al mondo animale che vegetale. Quindi per ottenere o mantenere delle piante sane, dobbiamo “lavorare” sul terreno e sull’ambiente circostante. Ogni pianta ha necessità del suo particolare habitat: luce, acqua, temperatura, terreno, sostanze nutrienti, microflora e microfauna. La combinazione ottimale di tali elementi favorisce lo sviluppo armonico di tutte le componenti della pianta: apparato radicale, apparato fogliare, fiori e frutti.
Il bosco è vita
Le piante possono soffrire per la presenza di parassiti, di malattie fungine, di elementi atmosferici avversi (gelo, grandine, siccità, inquinamento, ecc.). Le piante hanno necessità di rafforzare le proprie difese, in modo da essere in grado di contrastare malattie e condizioni ambientali avverse.
Ma noi cosa possiamo fare? Dobbiamo partire dalla cura del terreno. Ma di questo parleremo la prossima settimana