Nella moria di manifestazioni e sagre segnata dalla pandemia di Covid-19, non manca la voglia di ricominciare. Se già a fine 2020 alcune iniziative sono state ripristinate nel rispetto delle normi anti-Covid, il 2021 anche per gli eventi è il vero anno della rinascita. Oltre ai grandi eventi, ritornano quelle manifestazioni legate alla tradizione di una singola città come il caso Mirano con il Zogo dell’Oca e La Fiera dell’Oca, che dagli anni ’70 è appuntamento fisso per gli appassionati vicini e lontani.
L’oca protagonista

La manifestazione riprende il consueto appuntamento della Festa di San Martino che si festeggia mangiando l’oca per la chiusura dell’anno agrario. Da allora ogni anno, il secondo fine settimana di novembre, Mirano si trasforma in una città dei primi del ‘900: niente più macchina ma solo carri, costumi tradizionali e leccornie che profumano di storia e tradizione.
Il “Zogo” in Piazza

Il culmine dei festeggiamenti arriva solitamente la domenica pomeriggio quando, in un tripudio di colori e allegria, di saltimbanchi e giocolieri, sotto lo sguardo di migliaia di persone accomodate su tribune poste ad anfiteatro, si da vita al Il Zogo dell’Oca in Piazza: le 63 caselle del tradizionale gioco, vengono riportante in altrettante tavole da 2 metri di lato, rialzate 80 cm. Da terra. Queste vengono disposte attorno all’ovale della piazza così da formare una passerella colorata di 130 metri. Si chiamano a giocare sei squadre in rappresentanza di Mirano e delle sue cinque frazioni; ognuna composta da un capitano che lancia i dadi, un alfiere che sposta la pedina e da otto giocatori che intervengono per superare le “prove“ quando le caselle lo richiedono.
L’oca nasconde il moderno e fa rinascere il secolo passato

Per due giorni, il centro storico di questa cittadina di 28mila anime cela volutamente tutti i segni della modernità sotto la veste della storia locale. I cartelli stradali diventano insegne d’epoca. Le auto lasciano il posto a carri. I negozi ai banchi del mercato e ai baracconi di una vecchia sagra paesana. In questo contesto, protagonista è l’oca. In ossequio al detto veneziano “Chi no magna l’oca a San Martin no fa el beco de un quatrin”: chi non mangia l’oca a San Martino non fa il becco di un quattrino.
La tradizione

Il gioco, la ricostruzione storica, l’enogastronomia tipica affondano le radici nella tradizione. Che vedeva in quel periodo dell’anno la carne del pennuto diventare così grassa e tenera da sciogliersi in bocca. E in un’epoca in cui i proprietari terrieri di Mirano erano in gran parte ebrei e non potevano mangiare maiale, l’oca divenne presto la regina. Non solo del cortile, ma anche della tavola.
L’oca regna

Tutto attorno a questa arena rocambolesca impazza l’antica Fiera de l’oca: a farla da padrona sono gli stendardi con lo stemma sabaudo, i banchi in legno del mercato, le bacheche con gli avvisi comunali, i manifesti con le prime réclame, lo strillone con il giornale, l’imbonitore con i suoi intrugli, l’artigiano che impaglia le sedie, i baracconi con il fucile a elastici, i barattoli da abbattere a pallate e tanti altri scenari dei bei tempi che furono. Il gioco, la cucina, la tradizione.
Sono questi gli elementi che permettono allo spettatore di vivere un vero e proprio viaggio nel tempo, o meglio, sembra che il tempo si fermi per lasciare spazio a una riconnessione con le proprie radici lontane. Il gioco diventa la lente attraverso il quale è possibile la riscoperta di abitudini e ritmi antichi, lasciando qualche elemento di magia a chi assiste con il proprio entusiasmo. Perché, alla fine, festeggiare è importante ma celebrare lo è ancora di più, ed è possibile farlo nel migliori dei modi mettendo al centro l’elemento unico di ogni edizione: le persone.
Di seguito il programma completo

PROGRAMMA MANIFESTAZIONE 2021
Domenica 14 Novembre
Ore 9.30
Riapre la FIERA DE L’OCA con “l’OCARIA“ e il TEATRO DI STRADA il teatro dei burattini, saltimbanco, musici, giocolieri, artisti di strada, attori
Ore 11.00
“LA CUCCAGNATA”, pregioco per assegnazione ordine partenza con gli atleti del GRUPPO SERENISSIMA
dalle Ore 12.00 RISOTTO D’OCA e RAVIOLI D’OCA
Ore 15.00
Sfilata Figuranti e ZOGO DE L’OCA IN PIAZZA
Presenta: SALVATORE ESPOSITO