Comunicare tra due specie diverse, come sono l’uomo e il cane, non è sempre così semplice. Il cane è un essere senziente e, come tale, prova emozioni, vive esperienze e manifesta i propri stati d’animo: in che modo?? Di sicuro diversamente dal nostro. Attraverso le richieste di aiuto che continuamente mi arrivano mi rendo conto che spesso non c’è comprensione: le persone non capiscono il motivo di certi comportamenti e di certi atteggiamenti, e tendono a spiegarli con delle motivazioni che hanno senso solo dal punto di vista umano. E questo porta all’insorgenza di svariate problematiche nella convivenza con un animale.
L’etogramma (ovvero il repertorio dei comportamenti specifici) del cane è molto complesso e non si può riassumere in un breve articolo. Oggi però voglio provare a spiegarvi quali sono gli atteggiamenti più frequenti e come interpretarli, tenendo bene a mente che va sempre valutata la situazione e il contesto.
Piccolo manuale degli atteggiamenti del cane: il linguaggio del corpo
Per comunicare il cane usa soprattutto la postura, il linguaggio del corpo e la prossemica (che è il modo di occupare e usare lo spazio attraverso distanze, posizioni, traiettorie). Ecco alcuni esempi.

Segnali di calma: sono gli atteggiamenti che il cane esibisce con lo scopo di evitare conflitti o di manifestare un disagio. I principali sono: sbadigliare (ebbene sì, il cane non sbadiglia perché ha sonno!), voltare la testa o allontanarla, leccarsi il naso, guardare altrove, rallentare i movimenti, scrollarsi, annusare facendo finta di ignorare la situazione, mostrare il fianco o la pancia.
Inchino = invito al gioco.
Avvicinarsi mostrando il fianco (postura laterale) o il posteriore, mettersi a pancia all’insù = Manifestazioni di amicizia e di fiducia.
Sguardo fisso e postura frontale, rigidità, pelo alzato (cresta) = stato di allerta e attenzione, sommessa minaccia, volontà di mettere pressione.
Mostrare i denti = pericolo! Forte minaccia, allontanarsi subito.
Coda in mezzo alle gambe, testa e orecchie abbassate = paura e disagio.
Montare oggetti, persone o altri cani = non è un atto sessuale, tanto più che viene esibito non solo dai maschi ma anche dalle femmine e dai cuccioli, e tra soggetti dello stesso sesso. Viene attuata per diversi motivi, a seconda del contesto: per manifestare dominanza gerarchica o possesso, per scaricare un eccesso di eccitazione o di entusiasmo, per frustrazione.

La comunicazione acustica
Il cane si interfaccia con noi anche tramite la comunicazione acustica, ovvero attraverso abbai, ringhi, ululati, latrati e piagnucolii. Questi, a seconda della variazione di tonalità, modulazione, intensità e frequenza, acquistano significati diversi, che si possono interpretare in base al contesto e alla situazione; non sempre sono segnali negativi. Ad esempio un piagnucolio può non essere sintomo di malessere ma di eccitazione e gioia (quando incontra persone care ad es.). Un ringhio a denti coperti può essere emesso da una cane felice che sta giocando. La gamma degli abbai è molto varia e può assumere tanti significati diversissimi tra loro: abbai rapidi e continui a media intonazione rappresentano un dare l’allarme; quelli in serie prolungate con intervalli tra l’uno e l’altro, magari ululati, rappresentano disagio e solitudine; uno o due abbai netti e brevi ad intonazione alta possono essere invece segno di saluto.
I rischi nell’ignorare i segnali

Purtroppo la cronaca nera riporta a volte tragiche notizie di cani che attaccano o sbranano i familiari: ricordatevi che difficilmente un cane attacca senza motivo e, se lo fa, prima esibisce una serie di segnali per comunicare che si sente infastidito o minacciato. Ma evidentemente questi segnali non vengono considerati o compresi, o semplicemente vengono sottovalutati.
Spesso nel web si trovano video con cani che, infastiditi da adulti o bambini, ostentano evidenti segnali calmanti, fino ad arrivare a mostrare i denti: si creano quindi situazioni potenzialmente pericolose che, in buona parte dei casi, si limitano all’esibizione dei segnali da parte del cane, ma che possono anche concludersi con un finale spiacevole.
Viceversa: come noi ci facciamo capire
Dall’altra parte, anche noi abbiamo bisogno di comunicare con il nostro cane e di fargli capire cosa vorremmo o non vorremmo da lui. Senza entrare nei dettagli, abbiamo diverse possibilità per farci intendere: la voce con le sue varie tonalità e intensità, la postura del corpo, le espressioni del viso. Vale sempre la regola del rinforzo positivo, che prevede di premiare il cane (con bocconcino, un gioco, una carezza o un semplice “bravo!”) quando esibisce un comportamento corretto o che ci piace.
E poi, perché non proviamo ad entrare un po’ nel loro mondo e ad usare i loro modi di comunicare? Allora, se volete apparire “educati” agli occhi di un cane estraneo, avvicinatevi tranquillamente con una postura laterale senza guardarlo fisso negli occhi e, prima di cercare di toccarlo, fatevi annusare: gli darete modo di conoscervi e lui potrà scegliere se avvicinarsi o no. Non usate punizioni coercitive o violente: per far capire che siete arrabbiati basta una postura frontale e un tono di voce arrabbiato. Per esprimergli la vostra felicità, una corsa sfrenata assieme a lui potrebbe essere il top! E poi, siate coerenti: se gli concedete letti e divani quando è cucciolo ma nel momento in cui raggiunge i 35 kg non glielo permettete più, è logico che il cane si chiederà “ma cos’è successo? Che ho fatto di male??”.
Osservare per imparare

Non posso che essere d’accordo con la mia amica Antonella quando scrive che “entrare nel loro mondo significa liberarsi di tante convinzioni umane che per loro non hanno senso”.
Sono sicura che alla base di molte “relazioni sbagliate” ci sia poca attenzione da parte delle persone: per riuscire a capire i comportamenti che i nostri amici esibiscono, per prima cosa li dobbiamo osservare! Osservazione e interesse rappresentano le basi della comprensione. Allora proviamo a metterci nei panni del cane e ad uscire dalla nostra visione antropocentrica del mondo. Prendetevi il tempo per guardarli, rallentate: farà bene ai vostri compagni a quattro zampe ma, vi assicuro, anche a voi! Fatevi molte domande e mettete continuamente in discussione le vostre certezze: spesso quello che vedete è solo quello che volete vedere!
(Se avete domande e curiosità sui comportamenti dei vostri cani scrivetemi pure nei commenti qui sotto)