Come era prevedibile la caccia in laguna di Donald Trump jr, subito soprannominato Donald Duck, è finita in Procura a Venezia. Tutto é iniziato nel mese di dicembre 2024 quando un gruppo di amici del primogenito del presidente americano, decide di partecipare ad una battuta di caccia nella Valle Pierimpié, laguna sud, comune di Campagna Lupia. É gestita dalla famiglia di Oliver Martini, imprenditore emiliano. Sono oltre 500 ettari lagunari, con migliaia di volatili, anche rari, che credevano di stare al sicuro nelle pacifiche barene. Chiariamo subito che le valli sono terreni demaniali dati in concessione ai privati.
Donald armato di tutto punto per la caccia alle anatre

Cosa é successo? Donald Trump si fa riprendere in un filmato con accanto oltre al suo fucile da caccia e la tuta mimetica, con diverse decine di anatre uccise. Ma quella accanto a lui, dal colore ineccepibile rossastro-ruggine, è una casarca, ovvero tadorna ferriginea. Una specie rara e protetta in tutta Europa.
Donald Trump Jr, non molto previdente, fa pubblicare nel sito tv “Field Ethos”, la sua impresa veneziana, con il titolo: Duck Hunting Venice.
Non è stata un’idea felice. Il consigliere regionale dei Verdi, Andrea Zanoni, ha presentato subito denuncia. Mentre la parlamentare Luna Zanella scrive una interrogazione direttamente al ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin.
Arriva la denuncia per Donald

Immediata indagine dei carabinieri ambientali e denuncia penale per “furto aggravato di danni dello Stato e delitto di uccisione di animale senza necessità, ovvero bracconaggio (art.727 bis del Codice penale). Trump Jr. 47 anni, vicepresidente della Trump Organization (indovinate chi é il titolare dal lungo ciuffo biondo….) é fratello di Ivanka ed Eric Trump. Il cacciatore americano, in trasferta europea, si è subito difeso dicendo che non era solo e che la casarca potrebbe essere stata recuperata già morta dai suoi cani.
Ora la Procura di Venezia vuol vederci chiaro

Oliver Martini, il gestore della Valle Pierimpiè, ha comunicato che Trump e amici avevano le carte in regola. Ovvero tesserino di caccia valido per l’Italia, attestato consolare e polizza assicurativa. La normativa italiana prevede però che quando si caccia in valle, bisogna mettere a verbale tutte le specie abbattute.
Martini, imprenditore ittico, é anche un noto cacciatore che appare spesso nel sito specialistico venatorio Tv canale 235. Con tanto di imprese di caccia in Africa, con arco e fucile.
Nel filmato diffuso negli States, Trump Junior, appare a Venezia in motoscafo, lungo il Canal Grande, diretto nella laguna sud. Un filmato molto ben montato con speech, volo di anatre, immagini magnifiche dall’alto della laguna e posizionamento in botte. Cacciare in valle non è impresa gratuita, bisogna pagare migliaia di euro.
Il contenzioso giuridico sulla gestione delle valli da pesca dura da decenni con un sacco di ricorsi al Consiglio di Stato e in Cassazione. Una volta, oltre tre secoli fa, era privilegio dei patrizi veneziani, poi una sentenza austriaca del 1841 stabilì che tutta la laguna di Venezia era da considerarsi demaniale.
Donald riapre il caso

Dopo oltre un secolo di controversie giudiziarie, si stabilì nel 2004 che la Valle Pierimpiè é del Demanio. Si arrivò ad una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo del 2014 per stabilire che la valle era demaniale sì, ma con diritti riconosciuti da decenni ai vallicultori. Risultato odierno? Quando i Carabinieri della Forestale sono intervenuti per gli esposti sul caso Donald Trump Jr si sono sentiti rispondere che non erano in possesso di nessuna chiave per entrare in valle. Ma allora i 500 ettari sono privati o demaniali? A saperlo.
Una cosa però è certa: la povera casarca uccisa o trovata morta, riaprirà un contenzioso che dura da secoli. Unica novità assoluta: ai tempi del digitale e dei satelliti, é che nessuna infrazione in una valle da pesca lagunare aveva fatto il pochi secondi il giro del mondo.