Cortina d’Ampezzo ci aspetta per un viaggio fantastico. La Regina delle Dolomiti nel periodo delle feste regala agli amanti dell’arte l’incanto di Biancaneve che si trasforma nella regina Grimilde: “Apparenza e Realtà”.Questa mostra sono io,ha rivelato in un’intervista Giorgio Chinea Canale, gallerista e studioso d’arte che non finisce mai di stupire. Lo troviamo impegnato nella conca ampezzana come protagonista di una rassegna che ha curato e allestito magnificamente al Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi: “Neo Pop: perenne metamorfosi di un mito”.
Congratulazioni per l’evento Giorgio! Non è solo una mostra, è una meraviglia, un viaggio alla scoperta degli autori più rappresentativi di una corrente artistica che incanta lo spettatore con un linguaggio contemporaneo che tu giustamente definisci “glam”. Che cos’è il glam?
Il glam innanzitutto è sempre stato al centro della mia ricerca. Ho sempre pensato difatti che se lo “intercetti” fai indubbiamente centro! E non è mica facile eh… Il Glamour è un concetto, un genere estetico, uno stile e una poetica, ma nella sua origine arcaica è ben distante dall’accezione tipicamente modaiola che ha preso oggi grazie al mondo del beauty e della moda, certo è perfetto anche per quell’universo, ma in realtà la sua origine antica è molto più profonda. È un termine di origine scozzese legato agli incantesimi, alla magia e al fascino. Per quanto riguarda l’iconografia, io lo percepisco come uno “stato di grazia” ma ben più che pop. È un suo distillato, più di nicchia, brillante e ricercato.
Una sede prestigiosa, il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo che ospita opere di grande spessore internazionale, un evento perfetto nell’inverno della conca ampezzana. Quali sono le caratteristiche di questi artisti?
Che grande onore per me poter lavorare al Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi di Cortina d’Ampezzo. Un museo importantissimo che quest’anno compie 50 anni, e che con la mostra di quest’inverno, mi vede alla mia terza esperienza. Per me a 37 anni è un po’ come giocare la serie A del campionato dell’Arte e poi Cortina, è da sempre un luogo del cuore. Una vallata baciata dagli Dei, un luogo incantevole, amato da tutti per la sua grande storia e la sua inconfondibile bellezza. Cortina è unica, tutto il mondo ce la invidia, io da qui tocco il cielo con un dito! Per quanto riguarda gli artisti in mostra, sono 15. Quindici stelle tutte meravigliose! La caratteristica più importante che mi sento di sottolineare è che sono tutti portatori di un linguaggio personalissimo e riconoscibilissimo. E questo non è da sottovalutare, anzi direi quasi che è la caratteristica principale di ogni grande artista.
La mostra è anche un focus sulla generazione Mtv formata da autori influenzati dall’estetica del videoclip musicale, dal cinema, dai cartoni animati, dalla moda e dal fumetto. Un mondo fluttuante che si esprime con citazioni raffinate e classiche, underground e popolari. Tu sei un grande conoscitore del Neo Pop, quale significato ha nell’universo artistico contemporaneo?
Il Neo Pop è la corrente che più ho apprezzato, seguito e appoggiato sin dagli inizi della mia carriera. Credo che una buona base di amabilità nei confronti di questo genere me l’abbia gettata proprio la mia generazione di appartenenza,che è proprio lei, quella in cui nasce questa corrente post moderna del contemporaneo. Io sono stato un bambino felice e fortunato degli anni ’90 e quella felicità, purtroppo, l’abbiamo perduta un po’ tutti. Ciò che evidenzierei del Neo Pop (potrei elogiarlo per giorni) è che ha un super potere e ora io ve lo rivelo.
Da giornalista amante dell’arte condivido la vostra idea del super potere. Questi artisti hanno la capacità di trasmettere contemporaneamente cultura classica e ironia. È uno dei tanti segreti del super potere che ci stai per svelare?
Se c’è un’arte capace di attrarre con vorticosità verso di sé è proprio questa. Ma attenti bene, oltre al singolo individuo, proprio le masse.Èuna correntein grado di spingere tutti quanti verso l’elevazione, verso la citazione dotta, la cultura, la grande storia dell’arte (genere a cui poi appartiene). Per quale motivo?Perché citando il caro amico Alessandro Zangrando “il Neo Pop surfa sulla quotidianità”, trasportando con sé riferimenti underground, ma non solo. Il Neo Pop trasmette anche le sottovalutate subculture, come ad esempio quelle del fumetto e del videogaming (per citarne un paio su mille) accattivandosi le gioie di molti e le passioni di tanti. È furbizia? No, piuttosto intelligenza, direi!
Tanti artisti Neo pop
L’esposizione di Cortina, che piacerebbe tanto ad Alice nel paese delle meraviglie,si avvale degli artisti più rappresentativi del Neo Pop. Ci sono protagonisti della scena artistica di fine anni Ottanta e inizio anni Novanta comeMarco Lodola e Gianni Cella e quelli che si sono affacciati al terzo millennio come Giuseppe Veneziano, Francesco De Molfetta, Fulvia Mendini, Andy Bluvertigo, Pao, Giovanni Motta, Laurina Paperina e The Bounty Killart, con la partecipazione di due giovanissimi artisti, Waro e ERK14. Significativa la presenza internazionale di TomokoNagao, Gabriel Ortega e Albert Pinya. Tra le opere esposte, tre fanno parte della prestigiosa collezione del Museo: la grande tela scelta come immagine rappresentativa della mostra:Life di Vincenzo Marano e acquisita da Mario Rimoldi nell’ultima fase della sua avventura collezionistica; l’opera Le attese di Mimmo Rotella e Città del Cosmo di Aldo Borgonzoni.
L’accoglienza del pubblico a Cortina è davvero strepitosa, come sta andando l’esposizione?
Siamo tutti felicissimi! Cortina ci vuole bene. Adesso devo prepararmi alla stagione delle feste e non vedo l’ora di raccontare al nostro pubblico le strabilianti cronache di “Neo Pop: perenne metamorfosi di un mito” e dei suoi protagonisti. Perché come racconto nel mio testo critico a corredo della mostra: “Neo Pop è Nuovo Glam. Neo Pop è Meraviglia!”
NEO POP: PERENNE METAMORFOSI DI UN MITO
5 dicembre 2024 – 21 aprile 2025
Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi
Corso Italia, 69 -Cortina d’Ampezzo (BL)
0436 866222
museo.rimoldi@gmail.com
musei.regole.it
Dott.ssa Elisabetta, guardo con distanza, dovuta alla mia cultura e all’età, questo nuovo linguaggio Neo Pop, però credo di aver capito di cosa si tratta. La frase che questa mostra sarebbe piaciuta ad Alice nel paese delle meraviglie è chiara, è questo mondo del sogno, dove l’impossibile diventa possibile, dove il caos, il paradosso, l’assurdo acquistano dignità e valore. Dalle immagini poste a corredo dell’articolo vedo tanto colore, tanta creatività, tanta attualità e questo penso che possa essere la molla per il grande interesse del pubblico. Quella bella immagine canoviana con il busto di Leonardo da Vinci da una parte e il cellullare dall’altra è la sintesi di modernità che forse si potrà percepire visitando la mostra dove un numero consistente di artisti hanno presentato le loro opere ad un pubblico ricco e benestante forse in cerca di una bella opera da portare a casa dopo le feste.