Tra gli appuntamenti importanti di questo mese, il 20 luglio si celebra la Giornata Mondiale degli Scacchi. Una disciplina affascinante che conta circa 650 milioni di giocatori in tutto il pianeta. Dagli scacchi ai libri, con la nostra classifica elaborata come sempre dalla Libreria Lovat, straordinario cuore del nordest, due belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste. Punto d’incontro di appassionati lettori grazie agli eventi che promuove: Lovat Lab (per unire lettori e scrittori) Carta Straccia (dedicato ai più piccoli), Lovat Café con le iniziative gastronomiche.
Muovendo il cavallo entriamo alla Lovat

Ecco il medagliere blasonato da molte conferme interessanti con un primo posto che viene proprio dal nordest.
- Bussola – La neve in fondo al mare – Einaudi
- Giannone – Domani, domani – Nord
- DI Pietrantonio – L’età fragile – Einaudi
- Giannone – La portalettere – Nord
- Vargas – Sulla pietra – Einaudi
- Faggin – Oltre l’invisibile – Mondadori
- Guerra – Dieci cose che ho imparato da Jessica Fletcher – Rizzoli
- Cassar Scalia – Il castagno dei cento cavalli – Einaudi
- Lerner – Gaza – Feltrinelli
- DIcker – Un animale selvaggio – La nave di Teseo
Bussola sul trono

Sul podio lo scrittore veronese Matteo Bussola: La neve in fondo al mare (Einaudi). L’autore molto amato da pubblico e critica, torna nelle classifiche con un tema carico di suggestioni. Un padre e un figlio in una stanza, in un reparto di neuropsichiatria infantile. Una storia toccante che affronta la fragilità adolescenziale. L’autore indaga sull’argomento con grazia e delicatezza. In questo reparto ci sono adolescenti che rifiutano il cibo o si fanno del male, un mondo parallelo indecifrabile che deve rammentare a tutti che ogni essere umano è un mistero a volte impossibile da decifrare nonostante il legame genitoriale crei l’illusione di poter accedere nelle stanze segrete dell’inconscio. Matteo Bussola è un talento multiforme, non solo scrittore, è fumettista e conduttore radiofonico. Si è laureato in architettura a Venezia. Lavora per diverse case editrici di fumetti in Italia e all’estero. Nel 2012 inizia a collaborare con Sergio Bonelli Editore entrando nello staff di disegnatori della serie Adam Wild.
Giannone subito sotto

Secondo posto per Francesca Giannone, autrice originaria di Lecce vincitrice del Premio Bancarella 2023 con La Portalettere. Le sue storie originali coinvolgono il lettore come in questo nuovo romanzo Domani, domani (Nord). La storia di una passione che prima unisce e poi divide un fratello e una sorella. Incipit nel Salento del 1959, Lorenzo e Agnese hanno perso tutto ciò che hanno di più importante: l’antico saponificio di famiglia, una fabbrica che profuma di talco ed essenze floreali. La vendita dell’azienda implica l’arrivo di un nuovo e arrogante padrone che cambierà la vita e le aspettative dei protagonisti. Un destino che li porterà su strade imprevedibili. Entrambi faranno una scelta che è anche alla base della domanda che troviamo nel sottotitolo: “Possiamo scegliere il destino o è il destino che sceglie noi?” Giannone è in classifica anche con il suo precedente e fortunato romanzo La portalettere (Nord).
Sale al terzo posto il Premio Strega 2024

Balza subito al terzo posto il Premio Strega 2024, Donatella Di Pietrantonio: L’età fragile (Einaudi) La scrittrice vive a Penne in Abruzzo, dove esercita la professione di dentista pediatrico. Nel 2017 ha vinto il premio Campiello con L’Arminuta. Per Donatella Di Pietrantonio non esiste un’età senza paura, siamo fragili sempre, da genitori e da figli. Quando dobbiamo ricostruire e quando non sappiamo neppure dove gettare le fondamenta. Durante la cerimonia con il prezioso liquore tra le mani ha confessato che non ha mai bevuto in vita sua e ringraziando lettori e giuria ha sottolineato che continuerà a dare voce ai diritti per i quali da sempre si è impegnata, diritti che non possiamo mai dare per scontati.
La regina del noir

In quinta posizione la regina del noir francese Fred Vargas, pseudonimo di Frédérique Audouin-Rouzeau. Un bel groviglio di efferati omicidi che sconvolgono la Bretagna: Sulla pietra (Einaudi). Il giallo inizia con la morte di un guardacaccia ucciso con due coltellate al torace. Dopo Il morso della reclusa, Fred Vargas ripropone un personaggio molto amato, lo svagato commissario del XIII arrondissement di ParigiJean-Baptiste Adamsberg.
Passiamo alla fisica

Ecco nel medagliere un saggio di assoluto spessore realizzato dal fisico Federico Faggin, inventore e imprenditore di Vicenza che dal 1968 risiede negli Stati Uniti. Oltre l’invisibile. Dove scienza e spiritualità si uniscono. (Mondadori). Un curriculum strepitoso il suo, è stato capo progetto e designer dell’Intel 4004, il primo microprocessore al mondo. Nel 2010 ha ricevuto la Medaglia Nazionale per la Tecnologia e l’Innovazione dal presidente Obama, per l’invenzione del microprocessore. Nel 2019 gli è stato conferito dal presidente Mattarella il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Ecco come presenta in sintesi il suo nuovo lavoro: “Dopo trentacinque anni di studio sulla coscienza, sono sicuro che esista un’unione profonda tra il mondo della scienza e quello della spiritualità, due mondi che spesso sono considerati incompatibili tra di loro. Mi auguro che questo libro possa rendere le mie idee più chiare e fruibili e che aiuti i lettori a orientarsi meglio nella realtà più vasta in cui scienza e spiritualità sono una sola disciplina che mostra la ricchezza, la bellezza e il significato dell’universo che possiamo creare insieme. Noi siamo luce, dobbiamo solo aprire gli occhi.”
Sempre in classifica la strepitosa Alice Guerra

Con ironia e talento costruisce un giallo avvincente sulle orme di una celebre investigatrice: Dieci cose che ho imparato da Jessica Fletcher (Rizzoli). Sottotitolo: Un giallo (più o meno). Un mistero. Due indagini. Tre musi da can. Influencer molto seguita sui social è laureata in Comunicazione. Incipit: Luigino, novantenne di Mestre che vive in compagnia delle sue galline, un giorno sparisce senza lasciare traccia. Ad indagare sul caso, un commissario siciliano. Ma la vera investigatrice è una ragazza di nome Alice autoproclamatasi “l’influencer di Mestre”. Alice utilizza come modello ispiratore, Jessica Fletcher. I principi della Signora in giallo sono infallibili. Eccone uno: “Anche la tua amica può essere un’assassina.
Il castagno cresce bene

Ed ora onoriamo un libro che ha suggestionato moltissimo i lettori la scorsa settimana: Il Castagno dei cento cavalli (Einaudi), di Cristina Cassar Scalia, scrittrice originaria di Noto che vive e lavora a Catania come medico oftalmologo. La protagonista della storia è il vicequestore Vanina Guarrasi impegnata costantemente a risolvere storie inquietanti e piene di misteri. Un genere noir molto apprezzato dal pubblico e ricco di elementi suggestivi come in questo nuovo romanzo dove ai piedi di un castagno secolare viene ritrovato il corpo di una donna brutalmente assassinata. Indagine molto difficile perché non ci sono notizie sulla vittima, sembra quasi senza passato. Una vittima che sembra un fantasma senza storia uccisa sotto un albero che ha una storia millenaria. Il Castagno dei cento cavalli è l’albero più famoso dell’Etna, tra i più grandi e antichi al mondo.
Tornano in classifica due firme autorevoli con le quali chiudiamo in bellezza la nostra pagina

Gaza. Odio e amore per Israele (Feltrinelli), di Gad Lerner. È stato definito un libro sincero e necessario che può aiutare il lettore ad uscire da stereotipi e opposte fazioni, inesorabilmente preludio di ogni guerra. Dopo i terribili fatti del 7 ottobre, Gad Lerner si misura con il fanatismo identitario che ha contagiato i due popoli in guerra. Da ebreo, per il quale Israele ha significato salvezza, deve fare i conti con la destra sionista ponendosi domande cruciali sul futuro di questi popoli in lotta e sull’importanza della tolleranza. Ecco cosa ha scritto su Il fatto Quotidiano, il pomeriggio stesso del 7 ottobre. Ne rubiamo un frammento dal libro: “E ora Israele, pur avendo subito un’ingiustizia spaventosa, si apprestava a una reazione sconsiderata che in brevissimo tempo avrebbe dissipato la solidarietà che gli spettava”. Gad Lerner è nato a Beirut da genitori ebrei stabilitisi in Palestina prima ancora che nascesse lo Stato d’Israele.

In vetta per moltissimo tempo, ora torna nelle classifiche alla grande: Joël Dicker, Un animale selvaggio (La nave di Teseo). Lo scrittore svizzero rappresenta un clamoroso evento editoriale, tradotto in 40 lingue, più di 20 milioni di copie vendute. La sua nuova storia sorprende con un vortice infinito di suspense. È quello che ci vuole per alimentare il nostro legittimo desiderio di inquietudine.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, prima di tutto la ringrazio per aver ricordato il gioco degli scacchi, un’attività mentale raffinata, stimolante e formativa. Nella mia ex professione d’insegnante ho cercato d’introdurre il gioco degli scacchi a scuola, lo ritenevo un mezzo per consolidare la logica e l’attività predittiva. Pur non riuscendo mai a diventare un campione, ancora gioco e promuovo questa attività della mente. Chissà se nelle librerie Lovat ci sia un angolo dedicato agli scacchi? Tornando ai libri voglio complimentarmi con Francesca Giannone, avere due libri in classifica è notevole, specialmente se pensiamo a La Portalettere, un testo “datato” che è stato a lungo nei primi posti delle vendite. Il libro che questa settimana mi sembra più interessante è Oltre l’invisibile di Federico Faggin. Il vicentino, che purtroppo ha lasciato presto l’Italia per gli Usa, luogo dove ha trovato capitali e collaboratori adatti per sviluppare i microprocessori, ci ha lasciato un testo su cui riflettere. Mi è tornato in mente Leonardo Del Vecchio e del suo libro, anche se non scritto di proprio pugno, dove accanto alla tecnica ha messo anche tanta umanità. Ora, a fine carriera, Federico Faggin dimostra di essere figlio di un filosofo e prende le distanze da una scienza positivistica fine a se stessa, ma sostiene che sia possibile raggiungere un sapere valido solo con la mediazione della coscienza dell’uomo. Quindi l’intelligenza artificiale è vuota, meccanicistica, perchè priva di valori che solo l’uomo può affiancare alla ricerca. Questo testo sembra un bilancio, una riflessione di fine carriera.