Ci sono sei personaggi in cerca d’autore. Il Pirandello della situazione si chiama pure lui Luigi, cognome: Valerio Sant’Andrea, professione: a.d. Società infrastrutture Milano Cortina (Simico). Sarà lui a decidere la sorte dei sei personaggi, sperando non finisca in tragi-commedia. Le date delle decisioni irreversibili sono vicinissime. Il 19 dicembre l’assemblea dei soci della Simico, valuterà (ed eventualmente eliminerà…) i progetti esecutivi. Il 30 gennaio 2024 è la data stabilita per cominciare a lavorare per le Olimpiadi Invernali 2026. Sono 790 giorni che non ammettono più proroghe. Ci si augura di non avere un’Olimpiade un po’ Cortina.
I sei personaggi dell’Olimpiade un po’ Cortina
I sei personaggi, in ordine di apparizione sono: Luca Zaia, presidente Regione Veneto; Giovanni Malagò, presidente Coni; Andrea Abodi, ministro dello Sport; Beppe Sala, sindaco di Milano; Matteo Salvini, vice-presidente del Consiglio; Attilio Fontana, presidente della Lombardia.
Zaia per primo
Cominciamo da ZAIA e da quando nel 2019 il Cio, Comitato olimpico internazionale, decise con un lungo applauso di destinare l’olimpiade all’Italia e precisamente Milano-Cortina. L’allora presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, aveva scartato Roma come possibile sede olimpica (perché è uno spreco…) e chi vuole queste manifestazioni sportive, deve metterci le garanzie. Zaia fece finta di niente. Ci pensiamo noi lombardi e veneti. E il Cio pontificò per iscritto che a Milano e a Cortina ci sono le persone competenti per i grandi eventi, come una olimpiade. Zaia poi forse si pentì. Via il bob, skeleton e slittino, a Cortina restavano sono sci femminile e curling. Otto gare in totale. “Si risolverà tutto in una mattinata e poi via a prenderci uno spritz..”. Commenta ora ironico il presidente.
Entra in gioco Malagò nell’Olimpiade un po’ cortina
GIOVANNI MALAGÒ entra prepotentemente in scena a Mumbai-India. Niente bob a Cortina, si farà altrove. “Ma ho un coniglio nel cilindro”. A me sembra un criceto! Replica Zaia. Si darà a Cortina un contentino. Le Olimpiadi dei giovani del 2028 assieme alla Lombardia. Non sono previsti cambiamenti o gare di compensazione nella conca ampezzana. Restano coinvolte tre regioni: Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige. E forse un paese estero, ma molto vicino alla Lombardia, tanto che si parla di villaggio olimpico a Livigno…
ANDREA ABODI, ministro dello sport, non entra in scena come comparsa
È un manager d’industria navigato con esperienze internazionali anche in campo sportivo. Nella sua recita tira in campo il Piemonte e precisamente Cesana Torinese, già sede del bob alle Olimpiadi invernali del 2006. All’epoca l’impianto costò una fortuna, ora è in disfacimento. Il suo recupero, la filosofia del ministro, costerebbe meno dei 150 milioni previsti nella ristrutturazione del vecchio impianto ampezzano. Slogan teatrale: ottimizziamo le risorse e recuperiamo le strutture esistenti. La platea però non applaude.
Ecco il sindaco di Milano. Cosa c’entra con l’Olimpiade un po’ Cortina?
BEPPE SALA, sindaco di Milano, come attore avrebbe un ruolo secondario. Ma esterna alcune dichiarazioni pro Lombardia e Svizzera. Diamo i soldi per il bob a Saint Moritz, costerebbe molto meno e la vicina Livigno garantirebbe il Villaggio olimpico.
Non poteva mancare Salvini
MATTEO SALVINI, vicepresidente del Consiglio. Ormai interviene in tutti i campi. Rilancia a sorpresa di lasciare il bob, lo skeleton e lo slittino a Cortina come era previsto. Punto. Un coupe de theatre, proposto niente meno che a Palazzo Chigi, durante la riunione del Comitato direttivo dei giochi olimpici. Cortina però dovrebbe rinunciare a costruire i parcheggi previsti e il museo diffuso. “Si è già perso e troppo tempo e se ne discute da troppi anni”. Forse Salvini teme le proteste e le polemiche del Veneto e della potente Associazione industriali.
Fontana entra di diritto nell’Olimpiade un po’ Cortina
ATTILIO FONTANA, presidente Lombardia. Forse non contento che quasi tutto si svolgerà nella sua regione, rilancia il grande business olimpico che darà lavoro a non meno di 30 mila giovani. Non si sbilancia sulle scelte che dovrebbero fare Cio e Simico, ma sostiene che il bob con un costo di 124 milioni di spesa non è sostenibile. Ergo, tifa S.Moritz e la “sua” Livigno. E comunque entra in polemica con il suo omologo veneto: giù le mani dalle gare previste in Lombardia.
Facciamo un po’ di ordine
Ricapitolando: le XXVesime Olimpiadi invernali si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026.
Prenderanno avvio a Milano con la cerimonia inaugurale e si chiuderanno a Verona con la parata finale. Ecco l’elenco dei luoghi olimpici.
Ad Assago (Mi) pattinaggio figura e short track.
A Rho (Mi) pattinaggio velocità e hockey femminile.
A Bormio e Stelvio (So) sci alpino maschile, sci alpinismo
A Livigno (So) Free style e snow board.
A Tesero (Tn) combinata nordica e sci di fondo
A Predazzo Val di Fiemme (Tn) combinata nordica e salto
A Rasun-Anterselva (Bz) Biathlon
A Milano Hockey al palasport. Bob, skeleton e slittino ancora da definire.
E infine a Cortina (BL), sci alpino femminile e curling.
Già pronto un titolo ironico per l’immediato futuro: Sarà un’olimpiade un po’ cortina.