Il diario liberale ogni settimana analizza i fatti di cronaca. Non emette giudizi, si limita a esporre. E lascia giudicare ai suoi lettori quanto avviene. Ma non può non soffermarsi su chi va a scuola per imparare al pm che assolve il marito violento.
Chissà chi, forse gli spacciatori, hanno inculcato ai giovani che non esiste il male e neppure la morte
Per accertarsi di essere immortale qualcuno sfida il pericolo e capisce troppo tardi che gli hanno raccontato una frottola. Ecco perché avviene spesso, soprattutto il venerdì o il sabato sera, che, rincasando all’alba si guida a 100 km/h e ci si schianta sul un palazzo. A Cagliari non è morto solo il guidatore, ma anche tre giovani tra 18 e 22 anni, altri due sono in coma. La vita non è un film che si arrotola e ricomincia. La fine è per sempre. E muoiono anche i genitori di dolore. Poi, al funerale il sacerdote dice che erano bravi ragazzi.
Falsi titoli dei giornali: debutto amaro per Spalletti, ma avuto pochi giorni per preparare la nazionale
Guadagnano tutti un sacco di soldi, ma immeritati, perché in Italia sono più di vent’anni che non nasce un campione. I migliori sono stranieri, africani o latinoamericani, dei paesi dove si combatte sin da bambini con la fame, le malattie e anche le prevaricazioni. Da noi, dove la povertà è in via di estinzione, si emerge nel golf, nel tennis, nell’equitazione. Dagli allenatori si pretendono i miracoli, che poi, invece, capitano a loro se uno sceicco se ne innamora e li paga a peso d’oro, anzi di più, perché l’oro è stato svalutato dal petrolio.
Il PM di Brescia chiede l’assoluzione di un marito manesco perché la sua cultura glielo consente
Proveniente dal Bangladesh musulmano avrebbe il diritto di picchiare la donna di 27 anni, con due figlie, che fu venduta al cugino giovanissima. La sentenza attesa per i primi di ottobre.Nordio invia ispettori per capire. Forse sono più adeguati un paio di bravi psichiatri. Seguendo questa folle teoria che contrasta con la nostra civiltà, si consentirà un giorno a un cannibale di nutrirsi dei nostri bambini. Insorgono la politica, finalmente bipartisan, le associazioni di donne e l’intera città che ritiene la presenza del magistrato una mina vagante.
Ci sono genitori che pensano alla cultura del figlio non alla promozione e vogliono che sia bocciato
È accaduto a Trento. In quarta elementare, per motivi di salute, il bambino aveva fatto molte assenze, ma le maestre lo hanno promosso ugualmente non essendo colpa dell’alunno non avere potuto imparare. E si sono rivolti al TAR. Mentre tutti gli altri reclamano la rimozione, i più saggi chiedono la bocciatura del figlio e la possibilità che ripeta l’anno perché a scuola – le elementari sono fondamentali – non si va per essere promossi ma per imparare e il figlio, seppure per motivi indipendenti dalla propria volontà, non ha potuto.