Il 13 Agosto alle ore 21,00, presso i Giardini del Museo Sartorio di Trieste, si svolgerà lo spettacolo teatrale “Il Diario di Eva (e Adamo)” da Mark Twain. Un progetto di Diana Höbel e Marco Sgarbi, con la consulenza musicale di Claudio Rastelli. Il diario di Eva di Mark Twain è il ritratto ironicissimo e acuto di come la Prima Donna, appena creata, veda e scopra il mondo.
La Eva di Twain

Presentare al pubblico Il diario di Eva è un modo per illuminare e valorizzare, attraverso il teatro, aspetti della donna lontani da stereotipi. La Eva che ci consegna Mark Twain – e il testo è del 1905! – è infatti una donna coraggiosa, esploratrice del mondo circostante, piena di desiderio di comunicare, capace di farsi seguire docilmente da tutti gli animali, persino dal brontosauro, che con lei si comporta come un cucciolo.
La Eva di Diana Höbel e Marco Sgarbi è diversa e litiga con Adamo

È lei che scopre il fuoco, è lei che dà nome alle cose del mondo; si innamora delle stelle, e fa esperimenti sulla forza di gravità. Una donna completa, sensibile e vulcanica, piena di desiderio di vita e di amore per l’altro “Esperimento”, quell’Adamo che invece, ai primi tentativi di avvicinamento di lei, fugge. “Ancora una volta sono riuscita a farlo finire sull’albero” – annota Eva sul suo diario. Testarda, alla fine riesce a vincere la diffidenza dell’altro: “Non tenta più di evitarmi, buon segno, e lascia anche capire che gli piace avermi con sé”.
La differenza di approccio all’esistenza tra i due viene sviluppata in un modo mai banale e molto divertente: mentre Eva si lancia alla scoperta del mondo, Adamo pare interessato a nulla, nè a lei, né ai fiori, né alle stelle, “se non ai tuguri che costruisce per proteggersi dalla buona pioggia, e a controllare la frutta sugli alberi per vedere come vanno i suoi possedimenti”.
Adamo sembra in penombra. Ma dove sono entrambi, lì c’è il Paradiso


A tratti emerge anche il punto di vista di Adamo, e scopriamo che lui la considera una bambina perché “tutto la incuriosisce, tutto la infiamma”. Eva è chiacchierona, Adamo “parla pochissimo, forse perché non è brillante”, Eva vuole addomesticare il brontosauro, Adamo lo considera una calamità; Eva vuole sperimentare tutto, non c’è niente che la convinca se non la dimostrazione, Adamo è già prudente, e incline alle teorie. Eppure attraverso fughe, conflitti, incomprensioni, i due arriveranno al riconoscimento reciproco.
Eva: “Ho perso il Paradiso Terrestre, ma ho trovato lui e ne sono felice”.
Adamo: “Ovunque lei sia stata, quello era l’Eden”.
Nelle parole di Eva, tutti potranno riconoscersi e, forse, conoscere qualcosa di più di un femminile che può apparire pericoloso, tanto da far fuggire, talvolta, ancora in cima ad un albero.
Buongiorno, volevamo sapere se è possibile prenotare due posti per lo spettacolo del 13 agosto Eva di Mark Twain perché verremmo appositamente da fuori Trieste.
Un cordiale saluto e grazie.
Marco Bensa
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