Ieri lunedì 26 giugno si è tenuta la preview di presentazione alla stampa relativa alla riapertura di Ca’ Rezzonico, il museo del Settecento veneziano. Per oggi martedì 27 giugno è previsto un open day dietro prenotazione (https://muve.vivaticket.it/it/event/ca-rezzonico-open-day/210054) e da domani mercoledì 28 giugno aprirà regolarmente al pubblico.
Ca’ Rezzonico messo a nuovo
Il restyling del museo, dopo soli otto mesi di lavoro, è stato illustrato dal responsabile della sede museale, Alberto Craievich, da Maria Cristina Gribaudi, Presidente della Fondazione MUVE, e dal Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Erano presenti anche i rappresentanti delle realtà che hanno sostenuto economicamente gli interventi migliorativi e restaurativi: Marco Pedroni, Presidente Ancc-Coop e Andrea Volta, Vicepresidente vicario di Coop Alleanza 3.0. Sono intervenuti inoltre l’architetto Monica Rosina, del servizio tecnico del MUVE e Mauro Bon, responsabile di MUVE Education.
Ca’ Rezzonico aumenta i servizi
Il palazzo di Ca’ Rezzonico, situato nell’area prospiciente il Canal Grande fra Rio San Barnaba e Calle Bernardo, è stato rinnovato realizzando nuovi parametri di risparmio energetico nel rispetto della sua unica e inimitabile atmosfera di museo d’ambiente. L’obiettivo principale era quello di migliorare la qualità dei servizi offerti garantendo al tempo stesso una maggiore fruibilità. Gli interventi più considerevoli interessano il piano terra, che aveva subito molti danni dall’eccezionale acqua alta del novembre 2019. Sono stati progettati diversi nuovi spazi, come un ampio ambiente che riunisce bookshop e biglietteria, un guardaroba accogliente e funzionale.
Una sala per l’intrattenimento
Un’altra importante novità consiste in una sala dedicata all’intrattenimento (Spazio ‘700 – MUVE FOR ALL), aperta gratuitamente al pubblico, che rappresenta una sorta di anteprima alla visita dei piani superiori. Questo spazio è stato concepito nell’ottica dell’accessibilità universale che si è posta come obiettivo la più completa integrazione del pubblico. Attraverso la collaborazione tra diversi uffici della Fondazione MUVE, è stato progettato un ambiente accogliente caratterizzato da un approccio ludico-educativo, accessibile e multisensoriale. L’intento è quello di facilitare la visita di pubblici più diversi, dalle persone anziane o con “svantaggio” fisico e/o cognitivo, alle famiglie con bambini, ai visitatori del museo e anche ai cittadini residenti nel Comune di Venezia.
L’uso del 3D
A questo scopo nella sala si trovano due riproduzioni in 3D di sculture che possono essere toccate e sono descritte con scrittura Braille e alcuni giochi per andare alla scoperta di opere d’arte che si ritroveranno nelle sale ai piani superiori. E poi un gioco di memoria per trovare coppie di immagini tratte dai quadri di Pietro Longhi: scene di vita quotidiana della Venezia settecentesca. Oppure la ricostruzione su un rullo mobile di alcuni volti scomposti tratti dai ritratti di Rosalba Carriera e Marianna Carlevaris.
Questa area a fruizione gratuita inizia dalla porta d’acqua del palazzo affacciata sul Canal Grande, continua nel portico a piano terra e si conclude nel bel giardino che ospita giochi per bambini, e dove gli adulti potranno riposare su panchine al sole o all’ombra, attorniati da piante odorose di rosmarino, siepi di bosso, ortensie, gelsomini e rose. Si tratta dunque di un vero e proprio spazio aperto alla città.
I lavori a Ca’ Rezzonico
I lavori al pianterreno sono stati realizzati grazie alla donazione (450.000 euro) da parte di Coop e di tutte le cooperative di consumatori, erogata attraverso l’Art Bonus. Ma anche altri interventi importanti sono stati realizzati durante la chiusura del museo, avvenuta il 24 ottobre scorso. Il generoso finanziamento privato è stato infatti integrato dall’Amministrazione Comunale e dalla Fondazione MUVE per migliorare il sistema d’illuminotecnica al primo e al terzo piano. Tutti i corpi illuminanti alogeni sono stati sostituiti con nuove luci a led. La riapertura offrirà inoltre l’occasione per ammirare nuove opere d’arte finora custodite nei magazzini. Ad esempio le sculture di Antonio Corradini e Giovanni Maria Morlaiter e dipinti raffiguranti Battaglie di Francesco Guardi. Si potranno inoltre vedere acquisizioni recenti donate da privati.
Novità in vista
Dal 14 luglio inoltre aprirà la mostra temporanea “Lino Tagliapietra. L’origine del viaggio”. Le novità, però, non finiscono qui: per l’anno prossimo sono previsti nuovi restauri, questa volta a museo aperto, che interesseranno il Salone da ballo.