Il Veneto potrà fregiarsi del titolo di Regione Europea dello Sport 2024. Lo ha comunicato ufficialmente a Luca Zaia il Presidente di Aces Europe Gian Francesco Lupattelli, l’ associazione no profit con sede a Bruxelles che opera in sinergia con la Commissione Europea e in qualità di Federazione delle associazioni delle capitali e città europee dello sport per la promozione di politiche sportive nel territorio, ed è il soggetto promotore di questo riconoscimento.
Zaia orgoglioso del “suo” Veneto come regione dello sport
“Siamo orgogliosi perché raggiungiamo questo obiettivo dopo aver superato un’accurata valutazione – sottolinea il Governatore -. Sono stati compiuti sopralluoghi in tutto il territorio che hanno messo in luce, in tutte le province, realtà di eccellenza nelle più svariate discipline. Il Veneto, infatti, si è confermato una terra dalla grande vocazione sportiva e, grazie alla sua conformazione geografica, in grado di offrire un sistema territoriale e infrastrutturale che si presta a qualsiasi attività sportiva sia a livello agonistico sia amatoriale. Non a caso il 43,8 per cento della popolazione pratica sport. Una realtà che, secondo i dati che abbiamo presentato, è al secondo posto in Italia per numero di atleti con 481.517 tesserati pari al 10,4 per cento del totale e al terzo per quello di società: 5.435 società, pari all’8,7 per cento”.
Un titolo meritato continua il Presidente
E’ un legittimo orgoglio quello manifestato da Luca Zaia dopo l’ufficialità del riconoscimento che va, di fatto, a rinforzare l’immagine del Veneto in ambito sportivo. “Il Veneto – sottolinea Zaia – è da sempre una grande palestra a cielo aperto è per noi si tratta di traguardo rilevantissimo che consacra il binomio indissolubile Veneto-Sport e porta con sé un ulteriore visibilità per la nostra terra, con straordinarie ricadute sociali ed economiche ed eventi internazionali. Abbiamo creduto in questa candidatura, perché siamo una grande realtà già sottolineata anche dall’attribuzione dei Giochi Olimpici del 2026. Anche per la partita del 2024 il Veneto è pronto, come sempre, a dare il meglio di sé”.
Il ringraziamento a tutti gli artefici che hanno reso il Veneto come regione dello sport
“ Mi preme ringraziare tutti gli sportivi veneti che sono i veri artefici del traguardo – aggiunge il Presidente – e le associazioni che sono la fucina di una vera cultura sportiva. Insieme mi congratulo con tutti coloro che si sono adoperati a portare avanti la candidatura in un vero gioco di squadra. In particolare ringrazio per il sostegno MSP Movimento Sportivo Popolare Italia, CONI Veneto, CIP Veneto, Sport e Salute, MIM Ufficio Scolastico regionale Veneto, Anci Veneto, insieme agli assessori allo Sport, Corazzari, alla Sanità, Lanzarin, e all’Istruzione, Donazzan, con i professionisti delle rispettive strutture regionali”.
Il ruolo di Rosanna Conte
Promotrice per questo titolo è stata, in particolare, l’europarlamentare Rosanna Conte in qualità di delegata per il Triveneto di Aces Europe che ha trovato immediato riscontro in Zaia e nella giunta regionale a quello che inizialmente era un auspicio e che poi si è trasformato in un traguardo da raggiungere. “Al riguardo – rileva l’onorevole Conte – devo dire che si è fatto davvero un gran lavoro di squadra ed è stata una sinergia, quella che si è instaurata con la Regione, che ha coinvolto il mondo associazionistico e tutte le realtà sportive del Veneto, per una certificazione che era indubbiamente alla portata di una realtà come quella veneta che, anche in fatto di sport, non è seconda a nessuna.
Alla Regione Veneto, del resto, è da sempre riconosciuta una grande vocazione sportiva, per la varietà dei suoi territori, per le strutture di cui dispone, per i risultati raggiunti da molti dei nostri atleti, tra i quali ricordo soprattutto quelli conseguiti alle paraolimpiadi. E ritengo che ora si siano raccolti i frutti di anni di politiche lungimiranti della Regione Veneto, favorendo la crescita di realtà associative e sportive in tutti gli ambiti, con un’attenzione particolare al mondo giovanile e a quello della disabilità”.
Veneto come regione dello sport: ecco i motivi
“Lo sport inteso quindi – aggiunge l’europarlamentare veneta – come veicolo per sviluppare l’integrazione sociale nel senso più ampio ovvero di coinvolgimento delle comunità, con tutti gli elementi di carattere educativo, culturale e, appunto, sociale che ne stanno alla base. Personalmente sono orgogliosa di questo titolo, soprattutto come cittadina veneta, dopo aver favorito le candidature di città come Treviso e Padova e di altri molti comuni che in Veneto hanno ottenuto i riconoscimenti di Città Europea dello Sport e Comune Europeo dello Sport, mentre vi sono diversi altri che hanno presentato la loro candidatura, a conferma di una attenta valorizzazione del territorio e di una efficace crescita sportiva su tutta la regione”.
I numeri del Veneto
In base al numero degli atleti tesserati, il Veneto ha una posizione di rilevanza a livello nazionale. Gli sport più diffusi in regione per atleti tesserati sono: atletica leggera, calcio, pallacanestro, pallavolo e tennis. Riguardo alle società invece, il calcio si conferma come la disciplina più diffusa. A seguire ciclismo, pallavolo, pallacanestro e pesca sportiva e subacquea. Nel 2020 in Veneto il 43,8 per cento della popolazione pratica sport in modo continuativo o saltuario, mentre il livello di sedentarietà si attesta al 21,5 per cento, quest’ultimo il 2° valore più basso in Italia, dopo il Trentino Alto Adige.
Alla data di conclusione della rilevazione (inizio 2020), in Veneto si contano 7.706 impianti sportivi di cui 7.404 (pari al 96%) sono funzionanti totalmente o in parte. Il percorso di candidatura nasce con la delibera della Giunta Regionale n. 443 del 6 aprile 2021. Da lunedì la commissione di valutazione ha compiuto una serie di sopralluoghi visitando alcune realtà sportive di eccellenza tra Venezia, Venezia – Mestre, Cortina (Bl), Treviso e Verona.
Tra queste: A Venezia Le Remiere e la Vela al Terzo all’Arsenale, oltre allo stadio Penzo con il Venezia FC; la Polisportiva Terraglio di Mestre (Ve), il Centro sportivo La Ghirada di Treviso, la visita all’Imoco Volley di Conegliano presso il Palaverde di Treviso. In provincia di Belluno la Lega Navale Italiana presso il lago di Santa Croce e a Cortina D’Ampezzo lo Stadio olimpico del ghiaccio oltre alla Palestra di Roccia del Cortina 360 e il Centro Nazionale di Preparazione fisica FISP presso Energym Cortina. A Verona il Bottagisio Sport Center, il BMX Olympic Arena, l’Impianto Paianini Center.
Lupatelli, uno degli artefici della scelta del Veneto come regione dello sport
“La Regione Veneto – sottolinea il Presidente di Aces Europe Gian Francesco Lupattelli – ha ottenuto il titolo per il 2024 come buon esempio di sport di tutti e di sport come strumento di salute, integrazione e rispetto, in linea con quelli che sono i principali obiettivi del manifesto Aces”. Il Veneto, che riceverà ufficialmente la bandiera di Regione Europea dello Sport in occasione di un evento che si terrà il prossimo dicembre in Parlamento Europeo a Bruxelles, è la terza regione italiana ad ottenere il titolo, dopo il Piemonte nel 2022 (con un impatto economico stimato di oltre 310 milioni di eurp nell’anno del titolo) e la Valle d’Aosta nel 2023, mentre per il 2025 candidata è la Liguria. Il titolo “European Region of Sport” è nato nel 2021 con il primo riconoscimento assegnato alla regione spagnola dell’Andalusia.
Che lo sport diventi davvero una palestra di vita, dove si impara a mettercela tutta per vincere, ma anche a saper perdere perché così è fatta la vita dove anche le sconfitte devono diventare occasione di crescita. Lo sport diventi mezzo di fratellanza che unisce e non che divide, questo aiuta la società ad essere migliore. Auguri e orgogliosa di essere veneta