Gli incroci del calcio durante il periodo estivo non sono più o quasi sul rettangolo verde e gli stadi non fungono più da teatro del pallone a spicchi, bensì la scena passa attraverso contatti telefonici che viaggiano a velocità supersonica soprattutto quando si parla di giocatori che, almeno sulla carta, valgono milioni di Euro. Per l’appunto nel periodo estivo tutte le squadre devono cercare di chiudere il cerchio in vista della nuova stagione, stando molto attenti ai parametri fiscali e alle “plusvalenze”, questo nuovo termine che sembra essere diventato l’incubo per molte società. Si parla di calcio mercato. Ma solo per le grandi. E il mercatino per il cacio dilettanti?
Facciamo un passo indietro
Premesso questo anni fa tutti questi grandi movimenti si svolgevano negli hotel milanesi ed in particolare nel “Gallia”, che per anni è stato il luogo per eccellenza destinato a quello che veniva chiamato “calciomercato”, da dove arrivavano le cosiddette “bombe” che facevano impazzire i quotidiani sportivi. Il passaggio di Sivori dalla Juventus al Napoli, gli inutili tentativi di Juve, Inter e Milan per strappare Gigi Riva al Cagliari, il primo colpo miliardario costituito dal passaggio del centravanti Beppe Savoldi dal Bologna al Napoli e tanti altri contratti che venivano firmati dentro la hall dell’hotel Gallia. Questo uno “spicchio” di quello che era il calcio mercato di serie A, oggi per lo più soppiantato dai telefonini se non addirittura dai messaggi tramite whatsapp che accelerano le vendite in maniera quasi paradossale. Sulla scia di quello più famoso anche il calcio dilettantistico ha vissuto le sue stagioni di “mercatino” in tutte le regioni.
Il mercatino delle “piccole”
Non esisteva Internet e addirittura alcuni giocatori si proponevano personalmente per poter cambiare squadra. C’erano i vari tavolini nei ristoranti o piccoli alberghi prefissati. Per il Veneto tutti gli appassionati ricordano il ristorante da Odino a Quarto d’Altino come sede del mercatino. E andando indietro nel tempo anche a Sottomarina si teneva qualcosa del genere. Parlo della fine anni Sessanta, quando ancora mio zio Walter Zancopè giocava con la squadra locale neo promossa in serie C prima della fusione con il Chioggia. Quel Sottomarina fu invitato addirittura da Enzo Tortora (indimenticato giornalista) alla Domenica Sportiva.
Il mercatino dei dilettanti rinasce a Borbiago di Mira
Ho citato mio zio perché proprio in uno di quei mercatini verso fine carriera venne venduto alla Calvi Noale. Oggi quel vecchio mercatino dilettanti è tornato ad essere una bella realtà. Grazie a Giovanni Gavagnin (titolare col fratello Aldo del ristorante Perla Rosa di Borbiago) e Silvio Carraro (titolare del negozio Tutto Calcio di Spinea). Nei giorni scorsi, infatti, si è tenuta questa prima edizione. Protagonisti i dirigenti, allenatori e anche calciatori stessi che hanno frequentato le quattro serate dando vita a incontri particolarmente interessanti. Dalla terza categoria fino all’eccellenza, tutti protagonisti con lo scopo di chiudere qualche affare importante in vista della stagione 2023/24.
I segreti dell’iniziativa
E’ proprio Gavagnin a spiegare il motivo di questi ritorno al calcio dietro la “scrivania”. “Abbiamo voluto riproporre questa iniziativa che mancava nella nostra provincia da tanti anni, forse troppi e ovviamente è aperti a tutte le società del Triveneto. Non vuole essere solo calcio mercato ma anche momento di riflessione per poterci confrontare su quelle che sono e potranno essere le dinamiche future del calcio dilettantistico. Tenendo presente soprattutto che dal primo luglio prossimo entrerà in vigore la nuova riforma dello Sport.”
Tanti campioni (non solo di calcio) al mercatino
Ci sono stati nel corso delle quattro serate anche interventi da parte di ex giocatori di fama nazionale. Come il mestrino Michele Serena (Fiorentina, Sampdoria, Inter, Atletico Madrid), Luis Oliveira oggi allenatore del Galaxy Mira ma anni fa centravanti del Cagliari e della Fiorentina e della Nazionale del Belgio. E Pippo Maniero centravanti del Milan, Padova e Venezia quando formò la famosa coppia d’attacco con Alvaro Recoba. Presente in tutte le serate anche l’editore Filippo Lovato con i libri della EdizioniIncontropiede, che saranno in bella mostra per la durata della manifestazione.
In bocca al lupo al mercatino
Le basi sono state poste. Ora speriamo che ci sia una bella risposta da parte di tutte le società. E questo è l’obiettivo di Giovanni Gavagnin e Silvio Carraro, più che mai intenzionati a portare avanti nei prossimi anni il mercatino. Puntando anche a riproporre al termine di tutto il “Galà del Calcio”, sempre a Borbiago di Mira. Se son rose…fioriranno.