Gianpaolo Montavoci, classe 1959, veneziano doc, è uno dei volti più noti della motonautica e nautica conosciuto a livello nazionale e internazionale; fin da ragazzo nutre una grossa passione per le barche grazie, ovviamente, alla vicinanza al mare. Proprio a Venezia muove i primi passi nella motonautica: a 16 anni si iscrive al circolo motonautico e inizia a fare le sue prime gare di regolarità. Appena compiuti i
18 anni fa l’esame per la patente nautica e acquista la sua prima barca veloce. E’ nel 1983, grazie anche alla collaborazione dell’amico Marco Bonomo, “crew chief” del Victory Team Campione del Mondo, con cui corre le prime gare, che inizia veramente la carriera, tra la fine degli anni ’90 ed il 2000. Negli anni ’90 cominciano ad arrivare risultati più importanti con piazzamenti nelle classifiche nazionali e mondiali. Nel 2010, stagione indimenticabile, vince il Campionato Europeo e si laurea anche Campione del Mondo nella categoria Powerboat P1, la più importante categoria monocarena, per il quale viene insignito della medaglia d’oro al Valore Atletico del C.O.N.I., e finisce al quarto posto nel Mondiale Classe1, sfiorando il podio mondiale per una manciata di punti in coppia con il 10 volte campione del mondo Guido Cappellini.
La lunga carriera di Montavoci


Una lunga carriera che continua a portare avanti grazie a nuove collaborazioni in particolare con lo sciatore e pilota Kristian Ghedina, che è stato suo copilota già lo scorso anno e lo sarà anche nelle nuove gare delle stagioni 2023 e 2024. Tra poco a Venezia, all’Arsenale si terrà il Salone Nautico, dal 31 maggio al 4 giugno 2023: per Montavoci rappresenta il luogo ideale per parlare di nautica e di motonautica; ricorda infatti che l’Arsenale era la fucina da cui uscivano già 800 anni fa barche ogni giorno, destinate alle grandi battaglie in mare, ed è quindi il luogo deputato per questa kermesse internazionale.
Montavoci e Ghedina


Dopo aver vinto il titolo europeo in Offshore Classe 3D nel 2022 a Cervia insieme a Montavoci, Ghedina è ora pronto a una nuova sfida a fianco dell’amico Tomba, tra talento, divertimento e spirito agonistico, i tre ingredienti che hanno agito da motore al successo dei tre campioni. Vento in poppa quindi per l’offshore italiano, una disciplina sempre più amata anche grazie alla spinta di F.I.M. che quest’anno compie un secolo di storia e che ha dato innumerevoli allori allo sport italiano.
La previsione


Si prevede dopo il successo della vittoria agli europei la nuova stagione del Mondiale che si apre con la gara di Rodi Garganico, a Cervia a settembre, dopo altre tappe e l’affascinante gara di Napoli. Vento in poppa quindi per l’offshore italiano, una disciplina sempre più amata anche grazie alla spinta di F.I.M. che quest’anno compie un secolo di storia e che ha dato innumerevoli allori allo sport. Montavoci, invece, è presidente dell’associazione motonautica Venezia e della commissione nazionale Offshore
Ed proprio Montavoci a fare della Venezia-Montecarlo, voluta dopo molti anni (per la quale Montavovi è autorizzato all’organizzazione per 5 anni), il tema centrale della stagione: Ghedina vi parteciperà insieme a un altro ex campione di tutti i tempi della neve, Alberto Tomba. Il 2023 vedrà come lo ha definito Montavoci un Prologo della Venezia- Montecarlo, avvero una prova per il 2024, tre tappe dal 19 al 23 luglio: Venezia-Cervia, Cervia-San Benedetto del Tronto, San benedetto del Tronto- Rodi Garganico.
Non è un caso che il 70% delle gare mondiali si disputi nei nostri mari premiando quasi sempre campioni azzurri. Questo premia l’impegno degli atleti e della Federazione Italiana Motonautica.
Molto importante, oltre al carattere storico messo in rilievo con orgoglio da Montavoci, la Pavia-Venezia, che si disputerà il prossimo 4 giugno: la prima edizione si tenne nel 1929.
Cosa si intende per Offshore


Con il termine “Offshore” si indicano convenzionalmente tutte le competizioni motonautiche che si svolgono in mare. Le imbarcazioni di Offshore sono catamarani o monocarena con motori entrobordo o fuoribordo. Le classi variano secondo la motorizzazione. In origine, le gare erano prevalentemente organizzate su percorsi d’altura, con lunghe traversate in mare aperto
Montavoci; Offshore e le condizioni
Le condizioni migliori per queste nuove barche non erano -come si è pensato in passato – quelle della grande altura, ma quelle dei percorsi sotto costa. Questo ha fatto anche in modo che le gare offshore diventassero un grande spettacolo visibile e vivibile dal pubblico tracciando veloci circuiti in prossimità delle spiagge. Il tutto, ovviamente, nel rispetto delle normative emanate dalle varie Capitanerie di Porto, con grandi vantaggi anche per la sicurezza dei piloti e la resa pubblicitaria, argomento, quest’ultimo, intimamente legato ai grandi avvenimenti sportivi motoristici.
Le varie classi dell’Offshore


Nell’arco degli anni lo sviluppo e le tecniche hanno portato alla classificazioni delle varie classi in rapporto alla motorizzazione che oggi possiamo così riassumere: Classe 1 – Classe 3
CLASSE 1
Fino a 16.390 cc. -32.780 cc. per motori diesel
I catamarani sono le imbarcazioni che attualmente vanno per la maggiore.
CLASSE 3
3A EPA: fino a 1800cc
3B EPA: fino a 1800 cc
3C EPA: fino a 3000 cc
3D EPA: fino a 6000 cc
3S o X-Cat: fino a 6000 cc
Le misure


Le misure delle imbarcazioni, lunghezza e larghezza, sono regolamentate in base alle varie cilindrate, come previste dalle regole internazionali emanate dall’U.I.M. I catamarani sono le imbarcazioni che attualmente vanno per la maggiore
Non è del tutto esatto dire che un catamarano naviga, perché, in effetti prevalentemente vola. Il tunnel formato dai due scarponi di questo scafo, infatti, sfrutta un effetto aerodinamico, che contribuisce molto al suo sostentamento, consentendo di ridurre grandemente il forte attrito sull’acqua della parte immersa dello scafo. Non è facile trovare il giusto assetto per il miglior sfruttamento di una certa condizione di mare-vento-velocità, si pensi quanto sia difficile farlo in continuazione viste la mutevolezza del mare e le diverse esigenze agonistiche.
Di conseguenza, alla possibilità di un ribaltamento si pone rimedio con una severa serie di misure di sicurezza.
I rischi dell’Offshore per Montavoci
La classe 1 è la maggiore espressione della motonautica: un catamarano è lungo da 11,50 mt. a 14.63 mt., pesa circa 4,5 tonnellate, è imbottito di elettronica per motori, cambi di assetti, orientamento e grazie ai 2000 cavalli circa di cui dispone, naviga ad oltre 230 km/h.