Se il Diario si interrompesse non svolgerebbe il suo compito. Ecco quindi che anche questa settimana viaggia tra notizie e spunti per far riflettere. Da Cottarelli che si dimette per un progetto alla Cattolica ai professori bullizzati dagli alunni in una nuova sfida che di intelligente non ha assolutamente niente.
Cottarelli si dimette da senatore per dirigere, a titolo gratuito, un progetto dell’università Cattolica


Finalmente un comportamento ammirevole di rara onestà politica. Apprese le sue dimissioni dal PD, i partiti di transfughi gli hanno subito proposto un grande avvenire politico con loro. Ma l’economista ha declinato le offerte precisando che è immorale lasciare il partito in cui si è stati eletti per un altro. Anziché mortificarsi, l’hanno preso per un marziano dai principi morali ormai desueti. Un’intellettuale entrerà in Senato al suo posto, una socialista che, tra tanti ignoranti, insegna al politecnico di Torino e migliorerà la parità di genere.
Chi gestisce ora Forza Italia e la dignità del suo fondatore? Perché fargli registrare quel discorso?


Spettacolo pietoso di un grande personaggio ammalato e malconcio che legge un messaggio inutile e privo di contenuto costruttivo. Nelle condizioni in cui si trova, dopo un mese di degenza in ospedale, e per di più in terapia intensiva, quel pover’uomo non si rende conto di ciò che qualcuno ha scritto per lui e gli fanno leggere. Come mai Letta, Confalonieri e i figli non lo proteggono da chi si contorna? Spettacolo pietoso, che rivela le precarie condizioni di Berlusconi e la mediocrità di chi ora decide e si crede già al comando.
Ora si uccidono pure le figlie se difendono la madre. Ma è un problema che non interessa la politica


Fingiamo di indignarci che in USA le armi in mano a chiunque siano causa di stragi. Che l’Iran consideri la donna un essere inferiore e ne calpesti la dignità e la vita. Noi, invece, le uccidiamo. A centinaia assassinate dall’ex marito, dal partner, dall’amante, soprattutto da un familiare. Bambini che rimangono soli e finiscono in orfanotrofio. Negli ultimi anni accadono mediamente due omicidi la settimana. Pazienza. Una strage che si potrebbe evitare. Ma nessuno interviene, né la magistratura né il governo. Tanto, dopo tutto, sono donne.
I pacifisti ripudiano la guerra, ma non condannano chi è aggredito ad arrendersi alla crudele violenza


Se non si aiutano gli ucraini a difendersi vuol dire consentire ai russi di conquistarne il territorio privando un intero popolo della libertà e della dignità, riducendolo in schiavitù. Bel pacifismo il nostro! E nessuno se ne vergogna? Col loro coraggio gli ucraini, se non il loro territorio martoriato e distrutto, stanno difendendo, loro malgrado, i valori dell’Occidente. Con la loro resistenza hanno dissuaso Putin dall’aggredire altri paesi, come per esempio il nostro, e ridicolizzato la potente armata russa, non è in grado di fare un boccone del paese.
Fai cadere la prof senza essere sospeso, è la nuova sfida in molte scuole. Bullizzati gli insegnanti


Ormai è desueto bullizzare i compagni più deboli. Si alza di più l’asticella fino ai docenti, soprattutto quelli giovani e precari, senza esperienza. Poi le scene filmate si postano sui social. Alla fine dell’anno si premiano i video migliori. Ma in Italia succede pure che la colpa ricade sulle vittime. È accaduto alla prof di un liceo di Latina che, vedendosi derisa su FB, chiede al preside di punire i responsabili. Risolve il problema un genitore che accusa di molestie l’insegnante che viene licenziata. Provveditore e ministro, pavidi, tacciono. Vergogna!
Quando si incontrano due donne al vertice…


Una è madre, cristiana e vagamene fascista; l’altra è di sinistra e bisessuale. Soprattutto se attorniate da tanti uomini compassati e bellicosi, nasce sul viso di ognuna un sorriso spontaneo e la voglia di abbracciarsi e trovare un’intesa. È accaduto tra Elly Schlein e Giorgia Meloni. Perché, seppure rivali, hanno, a differenza degli uomini, molte caratteristiche in comune che superano le diversità politiche e sociali. Se la gente si odia anziché cercare il dialogo e scoppiano tante guerre inutili, è perchéfinora il mondo è gestito solo da uomini che si credono migliori.
L’Europa, che consideriamo il nostro bancomat, è, invece, una comunità di valori, ma nessuno lo sa


Apprendiamo in gran ritardo che il 9 maggio era la festa dell’Europa, ma nessuno – quotidiani, Tg, governo – ce lo ha comunicato né, meno ancora, l’ha celebrata. In effetti, non si festeggia la ricorrenza di un estraneo, seppure ogni anno ci presta soldi o addirittura ce li regala. Neppure un’ipocrita gratitudine, né educazione. Persino il Quirinale se n’è dimenticato. Almeno nelle scuole se ne sarebbe dovuto parlare, per conoscerci, per curiosità. Quanti altri paesi ne fanno parte? Sono abitati da umani? L’importante è che ci diano soldi.