Non conosciamo mai la nostra altezza finché non siamo chiamati ad alzarci. E se siamo fedeli al nostro compito arriva al cielo la nostra statura.Incipit dedicato ai versi di Emily Dickinson che nasceva il 10 dicembre 1830 in una cittadina del Massachusetts. La sua era una famiglia di notabili e politici e lei già da ragazzina era al centro dell’attenzione per intelligenza, arguzia e spirito ribelle.
L’aneddoto
Un giorno chiese un parere sulle sue poesie a Higginson, celebre letterato. Lui rispose: “fortunatamente impubblicabili”.Com’è impervia la strada della letteratura, percorsa da giudizi che il tempo ha ribaltato completamente, come quello di Virginia Wolf che definì l’Ulisse di Joice: “prolisso, torbido e pretenzioso”.
Il compleanno
Ecco un altro compleanno prestigioso, a Vicenza l’8 dicembre 1929 nasce Goffredo Parise, scrittore, sceneggiatore, poeta e giornalista. Celebri i suoi reportage dalla Cina e dal Vietnam. Sono passati quarant’anni da quando vinse il Premio Strega nel 1982 con “Sillabario n.2”.
Dopo questi blasonati compleanni è il momento di entrare in libreria per sfogliare i magnifici dieci titoli che compongono il medagliere dei libri più venduti e amati
Una classifica come sempre elaborata dalla Libreria Lovat, con le belle sedi a Villorba (Treviso) e Trieste. Cuore letterario del nordest grazie anche agli incontri con gli autori che settimanalmente presentano al pubblico le ultime novità editoriali. Ci sono grandi sorprese sul podio.
- Zaia – I pessimisti non fanno fortuna – Marsilio
- Giordano – Tasmania – Einaudi
- Bressanini – La scienza delle pulizie – Gribaudo
- Perego – Vegetale insieme – Gribaudo
- Carrisi – La casa delle luci – Longanesi
- Cazzullo – Mussolini il capobanda – Mondadori
- Murgia – God save the queer – Einaudi
- Matsumoto – Il dubbio – Adelphi
- Dandini – Cronache dal paradiso – Einaudi
- Mancuso – La tribù degli alberi – Einaudi
Dopo essere stato il primo nella classifica generale del gradimento nel 2021 con “Ragioniamoci sopra. Dalla pandemia all’autonomia”, torna alla grande Luca Zaia
Il presidente della Regione Veneto è in prima posizione grazie al suo nuovo libro che sta aprendo un ampio dibattito tra i media e l’opinione pubblica: I pessimisti non fanno fortuna (Marsilio).
Grazie alla schiettezza e la passione che lo contraddistinguono da sempre, caratteristica che lo ha reso tra i più popolari e amati amministratori d’Italia, Luca Zaia spiega nelle prime pagine il significato di questo titolo. Leggiamo insieme: “I pessimisti non fanno fortuna è una massima che ripeto spesso anche in pubblico e che appartiene da sempre a quello che è il lessico famigliare di casa mia, sintesi di un messaggio che invita a guardare al futuro senza paura. Cos’è il pessimismo, infatti, se non il timore di quello che può accadere, un sentimento che, disponendo subito a prevedere il fallimento di ogni impresa, finisce per condizionare negativamente qualsiasi possibilità di riuscita? È un’opzione che non possiamo permetterci…”
Con la concretezza dell’amministratore, libero da barriere ideologiche, Luca Zaia cerca di analizzare i mutamenti e le immense problematiche attuali invitando a cogliere le opportunità senza smettere di credere nel futuro. Per valutare premesse e conseguenze di alcune scelte, ripercorre alcune soglie simboliche della storia collettiva e individuale. Dal Veneto degli anni Sessanta al benessere diffuso, dal confronto con l’immaginario televisivo all’avvento dei consumi di massa, dal falso mito di un ambiente incontaminato, alle guerre le cui atrocità arrivano in diretta sui nostri schermi. Si misura con temi spinosi e pregiudizi.
Zaia oggi domenica sarà proprio alla Lovat a presentare il suo nuovo libro. Appuntamento alle ore 17, a dialogare con l’autore sarà il giornalista Luigi Bacialli.
E se per sconfiggere le nostre paure partissimo per la Tasmania?
Torna alla grande ai primi posti della classifica l’ultimo romanzo di Paolo Giordano: Tasmania (Einaudi). Narrazione sul futuro che sempre più spesso immaginiamo come un evento che incombe. Paolo Giordano descrive la paura dell’individuo di perdere il controllo in un tempo carico di inquietudini. Nella ricerca di un approdo sicuro dove salvarsi, ognuno cerca la propria Tasmania, metafora di serenità.
Leggiamo: “Se proprio dovessi, sceglierei la Tasmania. Ha buone riserve di acqua dolce, si trova in uno stato democratico e non ospita predatori per l’uomo. Non è troppo piccola ma è comunque un’isola, quindi facile da difendere. Perché ci sarà da difendersi, mi creda”.
Anche se non amo le frasi fatte devo ammettere che c’è un libro che spopola in questo momento
Lo abbiamo recensito più volte e continua orgogliosamente a mantenere il podio: La scienza delle pulizie (Gribaudo), di Dario Bressanini. Sottotitolo: La chimica del detersivo e della candeggina, e le bufale sul bicarbonato. L’autore è un divulgatore scientifico e curatore della rivista Le Scienze, abilissimo nello svelare curiosità e fake news sul mondo delle pulizie. Qualche esempio: il bicarbonato non disinfetta e non lava, il sapone lava e igienizza ma non disinfetta. La candeggina sbianca e disinfetta ma non rimuove lo sporco. Insegnante e ricercatore universitario, Bressanini ha lavorato come docente di Chimica-fisica presso il dipartimento di Scienze chimiche e ambientali dell’Università dell’Insubria a Como.
Onore alla cucina
“La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella” ha scritto Brillant-Savarine, allora onoriamo la cucina con un libro da qualche tempo ai primi posti del medagliere. Vegetale insieme. Le ricette di Cucina Botanica da condividere (Gribaudo). L’autrice è Carlotta Perego, ambasciatrice per eccellenza di questo tipo di cucina. Il suo è un vero progetto di cucina vegetale simbolo di sostenibilità. Cucina Botanica accoglie sui vari social una community affiatata di oltre un milioni di utenti.
Sempre in testa alle classifiche, la Perego ha pubblicato il suo primo libro Cucina Botanica nel 2020, vendendo più di centomila copie. “Vegetale insieme” propone un ricettario suddiviso per ogni occasione, ma anche un racconto per tutti quelli che vogliono abbracciare un’alimentazione vegetale. Dubbi, domande, curiosità, un percorso dove è possibile scoprire che mangiare vegetale è molto più gustoso, piacevole e conviviale di quanto si pensi.
Passiamo ad un quesito importante: si può essere femministe e cattoliche allo stesso tempo?
È la domanda che si pone Michela Murgia con il suo audace pamphlet come sempre originale e potenzialmente esplosivo dal punto di vista narrativo. In classifica: God Save the Queer. Catechismo femminista (Einaudi).
Come scrittrice cattolica Michela Murgia pensa di sì. Leggiamo: “Vorrei capire, da femminista, se la fede cristiana sia davvero in contraddizione con il nostro desiderio di un mondo inclusivo e non patriarcale, o se invece non si possa mostrare addirittura un’alleata. Da cristiana confido nel fatto che anche la fede abbia bisogno della prospettiva femminista e queer”.
Sono molti i temi sollevati da questo interrogativo: aborto, eutanasia, fecondazione assistita, realtà LGBTIAQ+
L’autrice nel titolo gioca con le assonanze, God Save the Queer, termine che indica chi è sessualmente o socialmente eccentrico rispetto alle definizioni di normalità codificate dalla cultura dominante. In copertina l’Annunciata di Antonello da Messina ha il pugno alzato stile rivoluzione novecentesca.
Il Simenon Giapponese
A proposito di copertine, splendida quella in bianco e nero del romanzo Il dubbio (Adelphi). Thriller che porta la firma di Seichö Matsumoto (1909-1992). Giornalista e scrittore è stato definito il “Simenon giapponese”. Protagonista di questo noir, una donna affascinante e spregiudicata accusata di aver architettato l’omicidio del marito in un incidente stradale, stratagemma per intascare una cospicua assicurazione secondo la stampa e l’opinione pubblica.
Entra Serena Dandini
Altra copertina armoniosa e piena di fascino come le storie che contiene: Cronache dal Paradiso (Einaudi) di Serena Dandini. Nel suo nuovo romanzo l’autrice intreccia con bravura la storia personale con quella di personaggi che hanno inseguito un sogno, un luogo, un istante, fino all’ossessione. Una sorta di paradiso perduto con giardini fantastici dove troveremo Monet con le sue ninfee, Agatha Christie, Vladimir Nabokov. Per capire la magia di queste ossessioni basta citare l’esempio di Margaret Ursula Mee artista botanica che cerca nella giungla amazzonica il fiore di luna, un fiore che sboccia solo una volta l’anno di notte e svanisce all’alba.
Un ultimo ricordo
Sempre in tema di paradiso, il 9 dicembre 1608 nasce a Londra John Milton universalmente noto per il suo poema epico “Paradiso perduto”. Milton narra due vicende, quella di Satana e quella di Adamo ed Eva. Banditi dall’Eden per aver mangiato il frutto proibito dovranno faticare per conquistare una nuova serenità, ma pare che un angelo abbia detto che qualcuno potrà trovare “un paradiso dentro di sé”. Confidiamo in questa opportunità.
Buona lettura!
Leggerò molto volentieri (e regalerò per Natale a mia moglie) il libro sulla scienza delle pulizie. Perché, spesso, i consigli della nonna non sono proprio scientifici, ancorché deliziosi.
Dott.ssa Elisabetta che bella la classifica di questa settimana registrata nelle Librerie Lovat. Oggi mi sarebbe piaciuto ascoltare il Governatore Zaia, per sentire dalla sua simpatica voce la presentazione di questo libro. Il secondo successo editoriale del politico Luca Zaia mi rende felice, perchè è una persona che apprezzo, che sa governare una regione complessa, che gode la stima di tutti. Da come leggo nel suo articolo, il Governatore Zaia ci avverte che i cambiamenti sono avvenuti nella nostra società e avverranno ancora, ma bisogna essere ottimisti e governare questi mutamenti che rappresenteranno l’attualità della nostra società. Il libro di Zaia sembra proprio una risposta al romanzo di Paolo Giordano: Tasmania, dove il futuro viene immaginato con un evento negativo, ma poi ognuno di noi può idealizzare una civitas solis di Tommaso Campanella o la Repubblica di Platone e trovare la propria serenità. L’autrice di God Save the Queer non mi piace per niente, purtroppo mi capita di ascoltarla qualche volta in televisione, per sbaglio, e mi innervosisco; meglio Serena Dandini che può essere politicamente simile alla precedente, però è più simpatica e leggibile. Grazie Dott.ssa Elisabetta