Sette donne, la maggior parte giornaliste, tra fine dicembre 2019 e gennaio 2020, per rispondere alla domanda «dove finisce la competizione, elemento quasi endemico tra donne e cruciale nel giornalismo, e dove inizia l’essere squadra vincente?» hanno dato vita al progetto “Il Cantiere delle donne”. L’idea era (è) quella di creare una nuova realtà che permetta alle donne di incontrarsi, discutere, organizzare attività, mettendo a frutto le proprie competenze, qualità, capacità.
Il cantiere delle Donne e la pandemia

Dopo poche settimane arriva la pandemia, il Covid19 impone il confinamento in casa, come sappiamo fin troppo bene, ma questo tragico imprevisto non ferma Antonella Benanzato, Alessia Da Canal, Lisa De Rossi, Laura Eduati, Micaela Faggiani, Silvia Pittarello e Mara Rosolen, le magnifiche sette, anzi.
Tanti temi per il Cantiere

Le iniziative si moltiplicano e, con l’ausilio delle nuove tecnologie che permettono di comunicare in remoto attraverso piattaforme di videoconferenze come Zoom, Il Cantiere delle donne, presente su Facebook, promuove e realizza webinar, interviste, servizi giornalistici, (cantiere Tg) sui temi più attuali e sentiti considerando la situazione contingente.
Violenza domestica (purtroppo acuita dalla forzata convivenza determinata dal lockdown), chiusura delle scuole e didattica a distanza (DAD) sono criticità che il gruppo porta subito all’attenzione non solo delle iscritte, ma anche delle Istituzioni (Regione, Presidenza del Consiglio, ad esempio) chiedendo impegno per trovare risposte valide a tali problematiche.
Un Cantiere sempre aperto

Ma anche altri sono i temi affrontati nei webinar che si moltiplicano in pochissimo tempo: uomini maltrattanti, mobbing, pari opportunità e disagio lavorativo, abusi sui minori, pedopornografia, disagio dei giovani sottoposto alla DAD e chiusi in casa, ricerca letteraria e narrativa. Il Cantiere delle donne ha dato la parola a tutte coloro che hanno partecipato dando fiducia al progetto ed è cresciuto rapidamente.
La nascita del libro con la coppia Benanzato – Pittarello

La prima parte del volume pubblica interventi di Barbara Badante, Donatella Gasperi, Flavia Mariani, Elena Morello, Laura Lago, Lucia Ruggieri, Patrizia Zantedeschi, Arianna Zuin e Cristina Del Guasta (pp. 42 –56).
Le parole chiave di questo progetto sono: gentilezza, trasparenza, empatia, equanimità. Un altro concetto fondamentale a cui ispirarsi è quello di “rete”: la capacità di fare squadra, di fare sistema. A questo proposito una sezione del volume è dedicata a «quelle che ce l’hanno fatta» (da p. 58) fornendo modelli per la classe dirigente al femminile.
Qui troviamo la rettrice dell’Università Ca’ Foscari, Venezia, Tiziana Lippiello; l’imprenditrice Marina Salamon; la presidente del gruppo Keyline e della Fondazione Musei Civici di Venezia Maria Cristina Gribaudi; l’economista Arianna Briganti, Vicepresidente di Nove Onlus, che ha come obiettivo l’affrancamento delle donne e la loro formazione professionale. Sempre attraverso Nove Onlus si è aggiunta la testimonianza di tre ragazze di Kabul, Madina, Samira, Parisa., mentre la condizione delle caregiver è stata affrontata attraverso l’esperienza di Elena Improta – fondatrice dell’Associazione “Oltre lo sguardo Onlus” – e di suo figlio Mario.
Dal Cantiere al libro con Benanzato e Pittarello il passo è breve

La seconda parte del libro, scritta da Silvia Pittarello (mentre la prima è dovuta a Antonella Benanzato) approfondisce il concetto di gentilezza – a cui, come si diceva, tutto il progetto è ispirato – e delle sue implicazioni, anche pratiche e ripercorre brevemente la Storia, che ha visto il progressivo allontanamento delle donne dai ruoli di rilevanza sociale, teorizzandone l’inferiorità fisica e intellettuale (p. 102 e segg.).
Invece di concentrarsi su un’inesistente inferiorità, Pittarello suggerisce che sia meglio studiare dal punto di vista scientifico le diversità che esistono tra uomo e donna. La tecnologia infatti permette di evidenziare le differenze intrinseche nel modo in cui il cervello di maschi e femmine è cablato e funziona.
Molto interessante anche la riflessione legata al rapporto delle donne con i Social Network e la declinazione di Internet – uno strumento che il Cantiere delle donne ha saputo usare sfruttandone al meglio le potenzialità – al femminile.
Una scelta “gentile”
Non poteva poi mancare l’analisi di quanto il genere femminile sia presente nel campo scientifico (p. 137 e segg.), mettendo in evidenza il gap esistente e la tendenza delle donne a venire allontanate o non incoraggiate ad intraprendere questi studi.

Per quanto riguarda invece l’interesse e l’impegno del Cantiere delle donne per l’ambiente nel volume viene riportata l’esperienza affrontata assieme all’Arpav: «una decina di webinar su aria, acque e mare, meteo, ozono e salute, 5G, sostenibilità, bonifiche, suolo, parità di genere e benessere aziendale, dando voce a tante esperte (e anche a qualche esperto!)» con cui si è fatta cultura ambientale e si sono valorizzate le donne di quella PA (p. 149).

Relativamente alla salute, il Cantiere delle donne si è avvalso della collaborazione dell’immunologa Antonella Viola – direttrice scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica di Fondazione Città della Speranza, di Antonia Ricci – direttrice dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (Izsve) e di Margherita Morpurgo – docente di Tecnologia farmaceutica all’Università di Padova.
Un libro che vale la pena leggere come un viaggio
Un libro ricco, questo, ricco di stimoli, di esperienze, di progetti portati a termine e in corso, ricco di entusiasmo e di voglia di fare e di esserci, condividendo il percorso con tutte coloro che abbiano voglia di partecipare.
Questi i contatti per seguire Il cantiere delle donne: https://www.facebook.com/ilcantieredelledonne, https://www.instagram.com/ilcantieredelledonne
Per avere informazioni potete anche scrivere all’email: cantieredelledonne@gmail.com
Chi sono le autrici

Antonella Benanzato, pittrice astratta informale, fotografa, musicista, giornalista professionista, vive e lavora a Padova. Da anni è impegnata in una ricerca tra colore e suono, musica, pittura e movimento coreutico. Co-founder de Il Cantiere delle Donne, Coautrice de La scelta gentile Ed. All Around. Esperta d’arte e collega presso http://www.enordest.it

Silvia Pittarello, Docente Master in Comunicazione delle Scienze Unipd – Comunicatrice scientifica – Blogger – Copywriter – Web content manager – Co-founder de Il Cantiere delle Donne – Coautrice de La scelta gentile Ed. All Around

Antonella Benanzato, Silvia Pittarello, La scelta gentile. L’incredibile avventura del Cantiere delle donne, Roma, All Around, 2021.
Grazie per aver dato spazio a “La scelta gentile” e al Cantiere delle Donne. Partendo dalle fondamenta, nel nostro piccolo, stiamo davvero cercando di costruire un mondo più rispettoso e consapevole. Spero che tante donne possano prendere spunto da questa avventura anche solo per scalfire l’opinione comune che le vuole eternamente “in guerra” tra loro! Raggiungeteci nel gruppo su facebook per contribuire alla scelta gentile!
State facendo un grande e importante lavoro. Brave!
Grazie Annalisa,
per questa bellissima recensione, frutto di una lettura precisa e attenta de La scelta gentile (Edizioni All Around), scritto da me, Silvia Pittarello, e da Antonella Benanzato.
Il tempo che ci hai dedicato è dono prezioso e gentile, oggigiorno, in cui tutto scorre veloce rendendo difficile fermarsi e pensare, merce rara, a volte introvabile.
Grazie, dunque, per questi tuoi pensieri che hanno trovato forma in parole importanti per noi e utilissime alla nostra causa.
Un grazie particolare va a éNordEst per questo spazio di diffusione di pensieri, idee nuove e nuove sfide.
Grazie a voi per il vostro costante impegno!!