La classifica finale della Serie B non porta tanto entusiasmo in casa Mogliano, ma regala ai biancoblu belle speranze per il futuro. La squadra cadetta infatti serve soprattutto a lanciare tanti giovani e per dare loro l’opportunità di confrontarsi con un rugby che esce dagli schemi e dalle abitudini del settore giovanile. In questo senso, tanti ragazzi sono cresciuti e alcuni di loro potrebbero essere pronti per il grande salto, come ci ha detto Pietro Venturato, Team Manager della Cadetta del Mogliano Rugby.
Venturato, che anno è stato in casa Mogliano Rugby?

“Complessivamente buono, anche se non siamo riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi prefissati. Questo però fa parte del gioco e lo sappiamo bene. Da un punto di vista sportivo, abbiamo formato giocatori che erano stati individuati come profili con potenzialità sui quali valeva la pena lavorare. La stagione ha confermato questo e siamo soddisfatti della loro crescita”.
Qualcuno dei tanti giovani potrebbe già essere pronto per giocare in Top10?

“Le valutazioni tecniche su chi sia preparato a sufficienza per giocare in un campionato così difficile non spettano a me, ma posso dire che i giocatori che si sono distinti sono tanti e molti hanno saputo migliorarsi con frequenza volte durante l’anno. Penso a Lucchetta e Adam, i due che forse sono migliorati maggiormente, come a Cervellin, un elemento chiave per noi che ha dimostrato di poter ricoprire più ruoli senza nessun problema”.
Tra i tanti giovani, chi ha mostrato del potenziale?

“In questa stagione la durata dei campionati senior è stata estesa mentre quella degli under 19 è terminata prima, questo ci ha dato la possibilità di provare un numero importante di ragazzi e far fare loro esperienza. Hanno giocato un altro rugby, quello adulto, dando prova di essere pronti. Tra i giovanissimi mi vengono in mente Stefani, Coletto, Soldà, Giuliani, hanno impattato bene con un mondo per loro nuovo”.
Come commenta la classifica della squadra cadetta?

“Per il risultato finale c’è stato rammarico da parte di tutti, dei ragazzi in primis. La classifica per me non rispecchia il vero valore di quello che si è visto in campo ed è stato espresso dalla squadra. Le partite contro le prime del campionato sono state vinte o perse per pochi punti. Penso a quelle con San Donà e Bologna, che danno dimostrazione del buon livello del Mogliano. La squadra cadetta serve anche a questo, quindi vanno accettate sconfitte per ingenuità e per errori tattici dettati dalla giovane età e dalla poca esperienza”.
Ph: Alfio Guarise