Il Diario Liberale si sofferma questa settimana su una bambina che non vuole perdersi, la condanna a una maestra che ha solo fatto il suo dovere, ai politici mestieranti, all’esultanza dei no vax con un pensiero a una guerra che è ancora lontana dallo spegnersi.
Carta d’identità sulla pelle della schiena di Oleksandra e di altri bimbi, una specie di tatuaggio di riconoscimento

Ci sono genitori che cercano i loro bambini dai quali i bombardamenti, il caos, le fughe li hanno separati. Qualcuno è già morto e finito in una fossa comune. Ci sono pure orfani che cercano invano il padre e la madre. La guerra non è solo morte e distruzione, ma anche disperazione. Temendo di essere separate dai propri figli, alcune madri hanno scritto, come facendo un nuovo gioco, nome e cognome del bimbo, data di nascita, indirizzo di genitori e nonni. Chi dovesse trovarlo, in caso di separazione momentanea o definitiva, saprà chi è, quanti anni ha e da dove proviene.
A “Scherzi a parte” non sarebbe stata credibile la condanna di una maestra per avere rimproverato alcuni alunni

Accade anche questo in una civilissima provincia d’Italia, non nella degradata Terronia. Il Tribunale di Parma infligge un mese e 20 giorni di reclusione a un’insegnante di 60 anni per “abuso di mezzi di correzione”. Nelle elementari di Fornovo Taro la bidella si precipita sconvolta in una quinta avendo trovato le pareti e il bagno sporche di feci. Uno scherzo senza precedenti nelle birbanterie scolastiche. La maestra redarguisce i ragazzi. Alcuni genitori, che non hanno saputo educare i figli, vanno a scuola per protestare. Non avendo avuto soddisfazione sporgono denuncia.
Seppure il massacro in Ucraina continui e si tema la guerra estesa in Occidente, gli italiani se ne sono già stancati

Ormai è come una serie televisiva in cui i personaggi sono invecchiati e gli episodi ripetitivi. Crollano sempre palazzi e muore la gente. Soprattutto donne e bambini, come in tutte le guerre. Finora a incuriosire gli spettatori è la causa che l’ha scatenata, ancora incomprensibile. Perché l’aggressore sta distruggendo il paese che vuole occupare? Che se ne farà, poi? Non arriva alcuna risposta. Forse anche gli altri cittadini europei hanno perso l’interesse. Tra poco la guerra abbandona la prima pagina, pure stragi e distruzione. La voce di chi chiede aiuto si udirà sempre meno.
Contestando qualsiasi iniziativa produttiva ci siamo ridotti a dipendere, non solo per gas e energia, da altri paesi

Prima rinunciammo al nucleare che ci avrebbe risolto parecchi problemi. Ci fu un referendum popolare. Ricordate? La risposta fu “No, grazie”. Poi, arrivarono i no tav oppositori dell’alta velocità per il traffico delle merci su rotaie. I no tap ostacolarono il gasdotto che arriva in Puglia dall’Azerbaijan. Dopo anni di contrasti e polemiche, si riuscì ad attivarlo. La colpa non è solo di politici, ambientalisti, sindacati e di tanti che per avere visibilità ostacolano tutto ciò che si avvicina al progresso. Ma soltanto nostra, che diciamo sempre di no e poi ci lamentiamo per il caro bollette.
Finalmente bar e ristoranti sono pieni. Palestre e piscine affollate. Gli italiani esultano per la restituita libertà

Anche i no vax hanno riacquistato i propri diritti. Aperitivo e movida tornano quotidiani. Anche il green pass era un’imposizione. Via le mascherine che nascondono sorrisi e bruttezze. Scuole e lavoro sono in presenza. Il paese funziona di nuovo a pieno ritmo per la gioia di tutti. Pazienza se siamo ancora sotto scacco del Covid con cresciute varianti e aggressività. Purtroppo aumentano i contagi e persino i decessi. Beati gli ucraini che non hanno più questi problemi. Tanto, grazie alla guerra muoiono lo stesso. Soprattutto i bambini. Di stenti, di fame, di torture e crudeltà.
Ma perché certi politici lodano e garantiscono chiunque senza prudenza né dignità?

Non si può tollerare che chi fa politica sia in affari con altri governi, né che mendichi contributi da paesi stranieri. Chiudiamo un occhio perché, pur di far quattrini tutto è consentito. Ma che bisogno c’è di dimostrare continua gratitudine e mettere la mano sul fuoco, senza la minima prudenza? Purtroppo certi elettori approvano. Erano più dignitosi nel film “Non ci resta che piangere” Troisi e Benigni, quando scrivevano a Savonarola “Noi mettiamo la faccia”. Ma quello era un film comico. Oggi invece è una tragica realtà. Zero in politica e in morale.