Dopo la “sbornia” mediatica, peraltro legittima, dell’epidemia da SarsCov2 che non è per niente finita, riparliamo di una malattia o meglio di una serie di malattie, quelle oncologiche, che statisticamente sempre hanno colpito di più per mortalità della Sars-Cov2. I tumori, circa 1000 nuovi casi al giorno in Italia, possono richiedere molti anni prima di arrivare ad una conclusione eventualmente sfavorevole, nel frattempo si attesta sui 500 casi al giorno la mortalità per patologie oncologiche in Italia.
Si tratta di una percentuale significativa (30- 50%), con una età media di circa 70 anni. L’infezione da SarsCov2 porta a morte “solamente” lo 0,3-0,4% di coloro che vengono infettati, arriva in poco tempo, giorni, mesi al massimo, nel numero di 100-300 morti al giorno (poi c’è il Long Covid ma non è mortale anche se potenzialmente molto sintomatico). Complessivamente comunque 150 mila morti di Covid-19 si sono verificati in due anni contro i 360 mila morti di tumori che si sono verificati nello stesso periodo di tempo.
Spieghiamo i tumori
I tumori, come dicevamo prima, sono un ampio gruppo di malattie che possono iniziare in quasi tutti gli organi o tessuti del corpo, quando le cellule anormali, a causa di alterazioni genetiche che rendono le cellule incontrollabili, crescono e oltrepassano i loro confini abituali, per invadere le parti adiacenti del corpo e/o diffondersi a distanza con metastasi, che è la principale causa di morte per cancro. Il cancro del polmone, della prostata, del colon-retto, dello stomaco e del fegato sono i tipi più comuni di tumori in Italia fra gli uomini mentre il cancro alla mammella, al colon-retto, al polmone, al collo dell’utero e alla tiroide sono i tumori più comuni nelle donne.
Solo in Italia, soltanto nel 2019, sono stati diagnosticati oltre 370 mila nuovi casi, più di mille casi al giorno. Le previsioni per il prossimo decennio indicano che per il 2030 il cancro sarà la principale causa di morte nel mondo con 21 milioni di nuovi casi all’anno, più delle malattie cardiovascolari.
Cosa ha causato il Covid
Dopo l’epidemia di Covid-19, con i molti ritardi nella prevenzione, nella diagnosi precoce, nello screening dei tumori oltre che nelle terapie adiuvanti alla resezione del tumore e ritardi sia chirurgici che radioterapici per il tumore primitivo, ci aspettiamo un incremento dei tumori e della loro mortalità nei prossimi anni proprio a causa del ritardo diagnostico e terapeutico.
Come prevenire i tumori
In tutto il mondo l’abuso del tabacco è il singolo fattore di rischio evitabile per la mortalità per cancro e uccide circa 6 milioni di persone ogni anno a causa del cancro e di altre malattie. Oltre all’invito ad abbandonare l’uso del tabacco, può essere utile anche la riduzione del danno con le sigarette che utilizzano, in alternativa alla combustione, il riscaldamento per ricevere la nicotina che è la “droga” per la quale le persone cominciano e continuano a fumare. La modifica della dieta è un altro approccio importante nel controllo del cancro, infatti esiste un legame tra sovrappeso/obesità e molti tipi di cancro come mammella, colon-retto, esofago, endometrio e rene. L’abuso di alcool è un altro fattore di rischio per molti tipi di cancro per esempio della cavità orale, delle prime vie respiratorie e digestive.
I tumori causati da infezioni
Anche le infezioni causano il cancro. Come il virus dell’epatite B, il papilloma virus umano che sono responsabili fino al 25% dei casi di cancro nei paesi a basso/medio reddito. Per questi ultimi tumori da infezione esistono dei vaccini, sia per l’epatite B che per il papilloma virus, che sono potenzialmente in grado di eliminarli. Oltre che terapie molto efficaci contro l’epatite C e l’HIV che eliminano i tumori a loro associati.
I vaccini servono per il Cov2, ma per i tumori?
Comunque i vaccini sono in grado di ridurre drasticamente la mortalità da Sars-Cov2 una volta che tutta la popolazione li facesse. Mentre purtroppo per i tumori, solo pochi, come detto prima sono prevenibili con il vaccino. I trattamenti oncologici sono migliorati molto negli ultimi anni e hanno permesso una sopravvivenza aumentata rispetto al passato. Complessivamente la sopravvivenza a 5 anni nelle donne raggiunge il 63% che è migliore rispetto a quella degli uomini (54%), in gran parte determinata dal tumore della mammella, la neoplasia più frequente fra le italiane, caratterizzata da una buona prognosi. I cinque tumori che fanno registrare in Italia le percentuali più alte di sopravvivenza sono quelli della tiroide (93%), prostata (91%), testicolo (91%), mammella (87%) e melanoma (87%).
Una battaglia vinta
La fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) ha per la prima volta sostenuto l’iniziativa sul diritto al cosiddetto oblio oncologico. Cosicché le persone guarite dal cancro possano essere libere di guardare al futuro senza convivere con l’ombra della malattia con le discriminazioni nell’accesso a servizi. Come l’ottenimento di mutui, la stipula di assicurazioni sulla vita, l’assunzione di un posto di lavoro, l’adozione di un figlio. Infatti se 3.6 milioni di italiani convivono con una diagnosi di cancro, circa 1 milione di loro è guarito. Certamente va anche ricordato che le persone che hanno avuto un tumore e che sono state trattate con farmaci o radiazioni devono sapere che possono, non solo avere un altro tumore ma anche i danni dei trattamenti che li hanno guariti.
L’incidenza dei tumori a NordEst
È molto interessante quanto emerge dall’incidenza dei tumori in Friuli Venezia Giulia secondo il registro tumori del Centro di riferimento oncologico di Aviano. Tra i tumori degli uomini in Friuli Venezia Giulia, le sedi più frequenti per i tumori sono alla prostata, al colon-retto e al polmone. Con l’importante considerazione che per la prima volta, in nessuna classe di età il carcinoma del polmone è risultato il tumore più frequente negli uomini . E questa costante diminuzione dei tassi d’incidenza di tumore del polmone con una riduzione del quasi 2% per anno, costituiscono un’incoraggiante osservazione che documenta i primi successi delle campagne anti-fumo. Nell’ambito della terapia, va ricordato che i tumori si verificano quando si accumulano un certo numero di mutazioni o altre alterazioni del DNA.
Si calcola che circa la metà dei tumori si verifichino per caso. Ma un’altra metà è il cosiddetto cancro prevenibile come abbiamo già accennato prima. Perché indotto o favorito da comportamenti e stimoli esterni: fumo, eccesso di alcol, obesità, inattività ed eccesso di radiazioni. Invece, alcune mutazioni genetiche possono essere ereditate, anche se sono la minoranza, e aumentano la propensione verso certi tipi di tumore. Un esempio è rappresentato dalle mutazioni dei geni soppressori del tumore BRCA 1 e BRCA 2. Che possono aumentare la probabilità di sviluppare carcinoma della mammella e dell’ovaio.
Primo: conoscersi
Se individuate precocemente, queste alterazioni possono portare a indagini molto più precoci ed efficaci. Ogni tumore comunque è diverso per cui, nella maggioranza dei casi, sarebbe indispensabile conoscere le alterazioni genetiche che lo caratterizzano. Per scegliere il potenziale approccio terapeutico e farmacologico. Infatti tumori apparentemente simili all’esame istologico possono rivelarsi profondamente differenti da un punto di vista molecolare. E avere quindi un trattamento diverso, soprattutto immunologico e biologico che hanno migliorato di molto la sopravvivenza in certi tumori.
I nostri test sui tumori
Nella clinica Tirelli Medical di Pordenone di cui sono Direttore Sanitario e Scientifico, abbiamo sottoposto quasi 200 pazienti alla valutazione sul tessuto tumorale delle alterazioni genetiche che potevano portare. Ed hanno portato effettivamente in molti casi ad un trattamento personalizzato. Avendo visto quali erano le alterazioni e mutazioni genetiche presenti nelle cellule tumorali del tessuto che era presente nell’anatomia patologica di riferimento del singolo paziente e quali i farmaci soprattutto biologici che potevano essere utilizzati attraverso un test, Oncofocus. Che viene eseguito a Cambridge, Londra, senza ovviamente che il paziente si debba spostare.
Ho avuto la fortuna di conoscere Umberto Tirelli durante l ‘ adolescenza e gli anni del liceo Classico R . Corso di Correggio E . È stata una bella amicizia in quegli anni giovanili , che si è poi trasformata da parte mia in una grandissima ammirazione per il “ professor Tirelli”, da quando, separati dalle necessità della vita , ho continuato a seguire a distanza i monumentali lavori , studi , successi e continue ricerche nel campo medico scientifico dei tumori , di questo grande medico .Persone come Umberto Tirelli rendono migliore il mondo in cui viviamo .
Complimenti Umberto per i messaggi chiari e puntuali
DANTE CAMPARI 22 ore fa
Ho avuto la fortuna di conoscere Umberto Tirelli durante l ‘ adolescenza e gli anni del liceo Classico R . Corso di Correggio E . È stata una bella amicizia in quegli anni giovanili , che si è poi trasformata da parte mia in una grandissima ammirazione per il “ professor Tirelli”, da quando, separati dalle necessità della vita , ho continuato a seguire a distanza i monumentali lavori , studi , successi e continue ricerche nel campo medico scientifico dei tumori , di questo grande medico .Persone come Umberto Tirelli rendono migliore il mondo in cui viviamo .