“Gli ITS Academy si stanno dimostrando lo strumento più efficace per rispondere alle richieste del mercato del lavoro, in Italia e nella nostra regione. Servono nuove competenze, aggiornamento veloce, formatori operativi ed un raccordo forte con le imprese. Sono queste le caratteristiche che permettono ai percorsi dell’alta formazione delle Fondazioni ITS Academy del Veneto di svettare in tutti i monitoraggi”. Così l’Assessore regionale al Lavoro e alla Formazione del Veneto Elena Donazzan. Intervenendo a “Le Fondazioni ITS Academy: un’opportunità per le professioni del futuro”.
Dopo il saluto di Enrico Carraro, Presidente Confindustria Veneto, nonchè il contributo di Cristina Grieco, Consigliera del Ministero dell’Istruzione per i rapporti con le Regioni e la P.A.. Quindi l’Assessore Donazzan ha partecipato alla tavola rotonda. Con lei il Direttore Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto Carmela Palumbo, il Dirigente Scolastico Istituto Tecnico “A. Rossi” di Vicenza Alberto Frizzo ed il Presidente Fondazione ITS RED Academy di Padova Cristiano Perale.
Donazzan: “Con ITS Academy nuove competenze”
“Una recente ricerca sulle professioni del futuro ha fatto emergere la richiesta di nuove competenze. Queste devono essere collegate alla digitalizzazione, all’industria 4.0, alla sostenibilità e all’internazionalizzazione. Stiamo parlando quindi di figure al momento non ancora presenti in modo adeguato in azienda. E che risultano difficilmente reperibili sul mercato del lavoro – ha continuato Donazzan -. Queste esigenze possono trovare risposta nella formazione terziaria professionalizzante degli ITS. In Veneto c’è un modello virtuoso e di un’eccellenza certificata a livello nazionale. Sono ben 7 su 50 corsi collocati nella fascia di punteggio più alta nell’ultimo monitoraggio di Indire”.
“L’attenzione della Regione del Veneto verso il sistema ITS Academy è massima. L’obiettivo chiaro di mandato che è quello del raddoppio degli iscritti nel prossimo quinquennio”. Così quindi ha aggiunto l’Assessore regionale. Nonchè conclude. “A Confindustria va riconosciuto il merito di aver compreso fin da subito l’importanza strategica degli ITS”.