Al 2021 d’oro per lo sport italiano si è unita anche la musica, grazie ai Maneskin che stanno conquistando l’America, dopo averlo già fatto a fine maggio con l’Europa in occasione dell’Eurovision di Rotterdam. Se vincere i 100 metri, il salto in alto o la 4×100 alle Olimpiadi è un’impresa da leggenda, aprire negli USA il concerto dei Rolling Stones non è certo da meno, anzi.
Maneskin in America in attesa dei Rolling Stones

Così, mentre le nostre reti nazionali ci fanno sciroppare da anni Albano e Cristiano Malgioglio senza pietà e senza tregua e, ogni tanto, ci ricordano che Cristina D’Avena è una cantante e Orietta Berti è sempre sulla breccia, i Maneskin sono gli ospiti d’onore del “Tonight Show” di Jimmy Fallon, uno degli spettacoli più popolari del pianeta, dove viene annunciato che la band di Mick Jagger ha scelto i giovani colleghi italiani per aprire il loro prossimo megaconcerto di Las Vegas.
Scelta voluta da Mick Jagger
La scelta dei Maneskin da parte degli Stones non è casuale, visto che la versione del gruppo romano di Beggin è la canzone più trasmessa dalle radio americane e i nostri ragazzi riempiono gli stadi con i loro concerti. Come nella recente esibizione al Bowery Ballroom di New York, dove, oltre che a registrare il tutto esaurito, il pubblico è impazzito cantando e saltando anche con i pezzi cantati in italiano. Un successo così rapido e violento non può essere casuale, così come l’attestato di fiducia da parte di un gruppo che ha fatto la storia del rock.
Se si sfocia nel ridicolo

Ciò che è più ridicolo è il modo in cui viene vissuta la popolarità dei Maneskin dai media italiani, non certo dal pubblico giovanile che li acclama. La loro esibizione al Festival di Sanremo e la vittoria successiva dell’Eurovision fecero gridare allo scandalo gruppi di moralisti, come se fossimo ancora rimasti alla RAI-Tv degli inizi moralista e censoria, tanto da chiudere a canzoni come “Dio è morto” dei Nomadi, regolarmente trasmessa dalla Radio Vaticana!
I Maneskin vera novità anche per i Rolling Stones
I Maneskin rappresentano qualcosa di realmente nuovo nel panorama musicale, ma con radici ben ancorate al passato, al rock puro che manda un grido di protesta. Perché il rock è nato per questo e per lo stesso motivo non morirà mai, facendo da megafono alla protesta della gente. Il successo dei Maneskin deriva proprio da ciò e forse proprio di loro c’era bisogno, non solo in Italia ma anche nel resto del mondo occidentale, dove batte più forte il cuore del rock. “Zitti e Buoni”, il brano che ha fatto vincere al gruppo il Festival di Sanremo, rappresenta in pieno il loro grido di battaglia e l’inno di una generazione che non condivide le imposizioni e conformismi di quelle precedenti.
Maneskin, non solo rock
Ma i Maneskin, come ogni gruppo rock degno di questo nome, sanno anche essere romantici con ballate come “Marlena torna a casa”. E non disdegnano neppure sonorità più leggere come quella di “Mammamia”, con ritmi che strizzano l’occhio alla dance ma che nel testo prendono in giro tanti benpensanti che li criticano guardando solo all’apparenza.
Dureranno i Maneskin quanto i Rolling Stones?

È difficile dirlo. Il mondo del rock è un ring senza regole dove volano colpi proibiti e dove il successo troppo veloce può far venire le vertigini. Ma se uno ha la stoffa, e i componenti della band ce l’hanno, e gli attributi riesce sempre a rimanere in piedi. Nel rock poi la vera regola per non finire travolti dal successo repentino è l’essere sinceri col pubblico, non prendendolo mai in giro. In questo la band composta da Damiano, Thomas, Ethan e Victoria, la vera leader del gruppo, non dovrebbe avere problemi perché la loro giovane storia parte da lontano, dai concerti nei garage, dalle esibizioni nei ristoranti e sulle strade. Soprattutto, i quattro ragazzi amano quello che fanno perché, come ha detto Ethan Torchio in un’intervista, “sono sposato con la musica da 20 anni, non vedo l’ora di festeggiare le nozze d’oro”.