In autunno fioriscono le collane editoriali, almeno per quanto riguarda gli editori veneti. A metà ottobre, infatti, il panorama librario si è arricchito di un’altra realtà, dopo quella, già annunciata su questa rivista, di Ronzani. Ora è la volta del padovano Il Poligrafo, che ha affidato a Saveria Chemotti, finissima e ben nota critica letteraria e scrittrice, la curatela di “Destini incrociati”.
I destini incrociati delle coppie

“Questa collana propone una sequenza di figure che si rispecchiano a coppie, nelle quali (quasi sempre) una delle due sfoggia la preminenza e la prepotenza delle idee, l’altra è costretta alla dipendenza. Relazioni diseguali nella storia, nella vita, nella famiglia, nei rapporti matrimoniali o sentimentali, nel lavoro, nella ricerca, nell’arte”, così Saveria Chemotti illustra il suo progetto, che vuole rivelare l’equivoco determinato dai ruoli e dalle partizioni tradizionali. E per farlo, smonta e poi ricompone le diverse identità di tali relazioni, in modo “da mettere in risalto soprattutto le passioni ferite, le personalità tradite”.
I volumi pubblicati

Due i volumi fino a ora pubblicati. Il primo scritto a quattro mani dalla stessa curatrice insieme a Mario Coglitore – studioso di storia contemporanea affascinato dalla narrativa – che già nel titolo e nel gioco di parole sintetizza il senso dell’intera collana: Il giogo dei ruoli (Padova, Il Poligrafo, 2021). I due autori si immergono via via nelle vite e nei pensieri più segreti di ben trentasei personaggi, vale a dire diciotto coppie appartenute al mondo della letteratura, della scienza, del fumetto.
Destini incrociati come nella musica
Il testo è scandito come una partitura in tre tempi e ogni coppia viene annunciata da una notazione musicale molto evocativa (ad esempio: Brillante, ma non troppo; Romanza di coraggio e di passione; Valzer per vite appese; Duetto per maschere e Mantello).
Non vengono messi a confronto solo protagonisti di famosi romanzi come Le relazioni pericolose (il Visconte di Valmont e le sue due amanti); Don Chisciotte della Mancia (Dulcinea e Don Chisciotte) o sommi poemi come La Divina Commedia (Paolo e Francesca) e l’Orlando Furioso (Orlando e Angelica), ma anche autore e personaggio, come ad esempio Emma Bovary e Gustave Flaubert, oppure coppie celebri come Simone de Beauvoir e Jean Paul Sarte e Mileva Marić e Albert Einstein.
L’ordine inverso dei destini incrociati
Ogni tempo si conclude con quello che gli autori hanno voluto chiamare “Ordine inverso”, cioè Chemotti dà voce alla parte maschile e Coglitore a quella femminile, perché negli altri casi ognuno si era immedesimato nel protagonista del proprio sesso.
L’antologia

Il secondo titolo della collana recita Costola sarà lei! (Padova, Il Poligrafo, 2021) ed è un’antologia alla quale hanno partecipato dodici scrittrici: Antonella Cilento, Carla Menaldo, Elianda Cazzorla, Michela Fregona, Barbara Codogno, Emilia Bersabea Cirillo, Donatella Trotta, Loredana Magazzeni, Ginevra Amodio, Marilia Mazzeo, Federica Sgaggio, Serena Uccello. Anche qui si confrontano personaggi realmente esistiti, come fratello e sorella (Paolina e Giacomo Leopardi), padre e figlia (Giulia e Cesare Beccaria), personaggi letterari (Enea e la Sibilla Cumana, Florentino Ariza e Fermina Daza-Marquez, Ulisse e Circe), scrittori (Matilde Serao e Edoardo Scarfoglio), artisti (Henri Matisse e Monque Bourgeois) e protagonisti di celebri film (l’infermiera e il “matto” di Qualcuno volò sul nido del cuculo) o di cartoni animati (Lady Oscar e André Grandier). Ognuno con la sua versione dei fatti, con il suo sguardo personalissimo sulle cose del mondo e sulle vicende vissute.
Le forme stilistiche
In questo e nell’altro volume, narrazioni in prima o in terza persona, tutte intrise di passione e di raffinatezza letteraria, forme stilistiche differenti come il monologo, l’epistolario, le memorie, l’articolo giornalistico. Per ogni personaggio gli autori e le autrici hanno adattato la loro scrittura alla voce di chi stavano impersonando, trasformandosi ed entrando nel loro vissuto più intimo, interpretandolo con grande forza espressiva.
Destini incrociati con la parodia
Tutti e quattordici elevano alla massima potenza lo strumento della parodia, quel procedimento letterario attraverso il quale, come diceva Bachtin, avviene lo “scoronamento” dell’eroe, presupponendo, naturalmente, la perfetta conoscenza dell’opera da “scoronare”, sia da parte di chi scrive sia da parte di chi legge. Un esempio di come si può lavorare sul punto di vista, e sulla riscrittura, forma letteraria molto stimolante: cambiando prospettiva cambia la visione di una vita, di una relazione, di una storia, si possono trovare e restituire altre verità, perché ciascuno ha la sua, e non è detto che quella che conosciamo sia condivisa e accettata dal diretto interessato.
Destini incrociati a CartaCarbone
Non sembra azzardato ritenere che questi due libri potrebbero essere felicemente utilizzati nelle scuole (anche quelle di scrittura) per invitare gli studenti a “giocare” non solo con i ruoli e gli stereotipi di genere, ma anche con la letteratura, l’arte, la cultura, divertendosi. Della collana e dei primi due volumi si parlerà oggi, domenica 17 ottobre, alle ore 10.30, a Treviso, al festival letterario CartaCarbone (Auditorium Santa Croce, Quartiere latino).
Bellissima recensione Annalisa. Molto puntuale, come sempre. Grazie molte.
🙂
Non vedo l’ora di leggere questa raccolta.L’idea poi di utilizzare il testo nelle scuole come strumento di riflessione potrebbe davvero funzionare.Dare la possibilita’di ‘entrare’nei personaggi scambiando ruoli e prospettive offrirebbe al lettore variabili feconde …Buona interpretazione allora!
Grazie
Recensione acuta e originale. Coglie l’essenza dei testi, della scrittrura e le motivazioni che sorreggono l’impianto stilistico della collana. Grazie ad Annalisa Bruni.
🙂
Recensione che centra il bersaglio e dà lo spirito del progetto: non autoreferenzialità, ma scambio e incroci di sguardi ne “Il giogo dei ruoli” e capovolgimento nel diritto di parola, qui tocca a me, ne “Costola sarà lei!”. Grazie Annalisa è perfetta.
La recensione è di auspicio e sprone per una Collana propulsiva e di stimolo per la narrativa
e gli studi di letteratura, emblematica in un itinerario epocale come questo.
Grazie ad Annalisa Bruni