Cosa accadrà da un punto di vista penale dopo il dramma di Stresa? La situazione non è semplice, da un punto di vista giuridico è un caso molto interessante e al tempo stesso particolare. Il tema da affrontare è certamente l’omicidio. Ma dobbiamo considerare tutte le ipotesi. Ci sono tre ipotesi (perché al momento ricordiamo ci sono indagini in corso e possiamo fare solo supposizioni) di omicidio: colposo, doloso o preterintenzionale. Per distinguere, basta dire che colposo è quando accade senza una volontà precisa, doloso quando c’è la volontà di uccidere, l’ultimo è quando si va oltre le intenzioni. In ogni caso sarà un processo che farà storia.
Le indagini devono verificare queste ipotesi
In qualunque caso, comunque, ci troveremo davanti a pene molto severe. Le accuse andranno certamente dall’omicidio plurimo alle lesioni. Non siamo al di sotto di 13/14 anni a testa di carcere a persona. Ma questo dipenderà molto dal risultato delle analisi e dagli interrogatori. Penso che i colpevoli, una volta dichiarati tali, ricorreranno al rito abbreviato. La volontà, a mio parere, non era quello di commettere una strage ma se durante le indagini venisse appurato che questa era una volontà e non una conseguenza dovuta a un gesto scellerato ma non intenzionale, allora verrebbe contestato anche questo reato.
Il processo
Le pene saranno molto severe e il carcere sarà sicuro, questo è certo al di là di qualsiasi tattica difensiva. Il reato contestato sarà sicuramente doloso perché hanno volutamente manomesso il sistema frenante. C’è anche la possibilità che si vada sul preterintenzionale perché comunque l’atto è andato oltre le loro intenzioni. Se dimostreranno (e la vedo difficile) che erano sicuri che “l’evento morte” non si sarebbe verificato l’accusa sarebbe di omicidio preterintenzionale, ma se le indagini appurassero che sapevano perfettamente che c’era il rischio di morte, l’accusa sarebbe diversa. Mi spiego meglio: se viene appurato che quella condotta (ossia la manomissione del sistema frenante) teneva ben conto che poteva verificarsi una strage come è accaduto, allora si parlerà di omicidio doloso. Con l’aggravante della morte di 14 persone scatterebbe la condanna massima. Certo, con il rito abbreviato godrebbero dello sconto di 1/3 della pena ma almeno 7/8 anni di carcere se li faranno sicuramente. C’è da tenere conto anche l’aggravante della mancanza sicurezza e manutenzione dell’impianto.
Questione economica nel processo
Poi la questione economica; manomettendo i freni per cercare di risparmiare e guadagnare non è certo un’attenuante, ma non penso volessero procurare la morte di queste persone. È molto delicata la questione perché bisogna verificare se erano consapevoli di quello che poi poteva accadere e che realmente è accaduto. Certamente i familiari si costituiranno parte civile e l’azienda dovrà risarcire i danni e dovranno avere un’assicurazione come di solito avviene, altrimenti ci saranno anche ricadute pesanti. Comunque il gesto compiuto è vergognoso e da sottolineare.
Le tempistiche del processo
Se fanno il dibattimento ci vorrà almeno un anno, un anno e mezzo, se fanno il rito abbreviato con tre udienze chiudono il processo. Dando per scontato che saranno dichiarati colpevoli, lo sforzo della difesa sarà quello di portare i giudici a propendere per il delitto colposo. Se poi si aggiunge il fatto che i controlli da fare sul diario di bordo non sono stati effettuati la gravità sale.