Un primo segnale di ritorno alla normalità in ambito sanitario arriva dalla Cardiologia di Conegliano che ha eseguito una procedura di ablazione della fibrillazione atriale utilizzando, tra i primi in Italia per questa patologia, un catetere rivestito in diamante.
Conservata l’attività di cardiologia durante il covid

La Cardiologia di Conegliano, come tutte le Cardiologie dell’Ulss 2, ha conservato anche durante l’attuale emergenza Covid un elevato numero di procedure interventistiche, mantenendo sempre alta la qualità delle cure. Ora è stata selezionata, insieme ad altri tre centri italiani, per l’utilizzo in anteprima di un nuovo catetere per l’ablazione delle aritmie. Si tratta di un catetere (DiamondTempTM) per l’ablazione del tessuto cardiaco che permette un controllo in tempo reale della temperatura e altissima qualità del segnale elettrico.
L’ablazione in radiofrequenza
Il sistema per ablazione DiamondTemp è l’unico catetere a radiofrequenza (RF) con controllo della temperatura in tempo reale che crea lesioni cardiache sicure ed efficaci grazie alla rapida conduzione di energia termica, resa possibile dai diamanti industriali.

Il primario Mantovan: “procedura efficiente”
“Rispetto ai metodi convenzionali, la procedura con il nuovo sistema DiamondTemp è particolarmente efficiente poiché fornisce in modo tanto veloce” spiega il dott. Roberto Mantovan direttore delle Cardiologia, che ha eseguito l’intervento con la équipe di elettrofisiologia formata dal personale infermieristico (coordinato da Maria Luisa Cesaro, Raffaelle Frare e Mariangela Canzian) e i medici Allocca, Rivetti, Marinigh, Sitta e Corò) “Sebbene ancora impegnati ad affrontare l’emergenza Covid in rete con tutti i reparti ospedalieri, il territorio e in stretta rete con le altre cardiologie dell’Ulss 2, siamo riusciti a introdurre una nuova tecnologia nelle nostre procedure. Credo che debba essere considerato un segno di speranza per tutti.” La nuova tecnologia DiamondTemp potrà migliorare significativamente la qualità del trattamento delle aritmie. L’ablazione delle aritmie è una tecnica di terapia consolidata nelle quale la Cardiologia di Conegliano rappresenta un sito di esperienza a livello nazionale.
Le caratteristiche del catetere
DiamondTemp è un catetere per ablazione sterile, monouso, irrigato esternamente e progettato per l’erogazione di energia a radiofrequenza (RF) per l’ablazione cardiaca. La dimensione del corpo del catetere per ablazione DiamondTemp è 7,5 Fr; la punta lunga 4,1 mm è costituita da un doppio elettrodo distale composito, 2 elettrodi ad anello e 6 porte di irrigazione ed è isolata elettricamente per consentire il rilevamento di un EGM chiaro e ad alta risoluzione. Le 6 termocoppie poste sulla punta del catetere DiamondTemp misurano, ogni 20 msec, la temperatura del tessuto cardiaco direttamente sulla superficie e restituiscono un feedback continuo.

Raffreddamento grazie ai diamanti
La funzione RealTempTM per il controllo di temperatura permette di fornire in tempo reale la potenza, per ottenere la temperatura terapeutica. Il catetere per ablazione DiamondTemp ha un esclusivo meccanismo di raffreddamento grazie ai diamanti di grado industriale posti sulla punta del catetere, che avendo un elevata diffusività termica, consentono un raffreddamento efficacie, rapido e con un flusso di irrigazione ridotto a 8 ml/min per tutti i livelli di potenza. Il catetere per ablazione DiamondTemp è disponibile in 4 differenti modelli: curva piccola unidirezionale, curva grande unidirezionale, curva piccola bidirezionale e curva grande bidirezionale.
Cos’è la fibrillazione atriale
La fibrillazione atriale (FA) costituisce il disturbo del ritmo cardiaco più diffuso, una patologia che si verifica in presenza di un ritmo cardiaco anormale (aritmia) dovuto al tremolio o fibrillazione delle due camere superiori (atrio destro e sinistro) del cuore (Fuster V et al. 2006; January CT et al. 2014). In caso di FA, la propagazione irregolare degli impulsi elettrici dagli atri si traduce in un’attivazione atriale scoordinata e, conseguentemente, in una contrazione atriale inefficace. Questo si manifesta in un ritmo o frequenza irregolare portando a una serie di sintomi addizionali e potenziali complicanze.

La fibrillazione atriale sintomatica e asintomatica
La FA, che può essere sintomatica o asintomatica, ha una prevalenza stimata sull’intera popolazione mondiale tra lo 0,4% e l’1%, sebbene alcuni studi recenti attestino una prevalenza maggiore, fino al 2,5%. Approssimativamente 4,5 milioni di individui nell’Unione Europea hanno FA parossistica o persistente, mentre in Italia, diversi studi hanno stimato la prevalenza totale di FA pari al 2,04%.
La fibrillazione è causa di ictus e ischemie

La FA è una delle cause principali di eventi tromboembolici e ne rappresenta un fattore di rischio indipendente, in quanto responsabile del 15-18% di tutti i casi di ictus e di un terzo delle ischemie cerebrali invalidanti. Nei pazienti affetti da FA il rischio di ictus è 5 volte più elevato rispetto alla popolazione generale, con un tasso annuale del 4,5% contro lo 0,2-1,4% dei soggetti non affetti da FA. Tale percentuale sale al 7% se si includono gli attacchi ischemici transitori (TIA) e va ancora oltre se si considerano anche gli ictus silenti. Circa un paziente su tre affetto da FA nel corso della sua vita va incontro a rischio di ictus. Risulta inoltre un maggior rischio di sviluppare scompenso cardiaco. La presenza di FA è un fattore predittivo indipendente di tutte le cause di mortalità sia negli uomini che nelle donne durante l’età media che in tarda età.