Quando c’è nell’aria l’uscita di un nuovo film del regista romano Nanni Moretti si crea immediatamente una sorta di spasmodica attesa, soprattutto per vedere quale sarà il soggetto e il tema al quale si è dedicato il grande cineasta. Tra l’altro ormai ha abituato i suoi fans e gli appassionati del suo cinema ad attendere più o meno quattro anni per l’uscita di un nuovo lungometraggio. Nello scorso 2019 a Roma ha finito di girare il suo quindicesimo film intitolato “Tre piani” e per la prima volta in carriera non si tratta di un’opera con soggetto originale bensì si è avvalso di una sceneggiatura firmata assieme a Federica Pontremoli e Valia Santella ispirata al famoso romanzo omonimo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo.

Che fine ha fatto “Tre Piani” finito da più di un anno
Però questo film attesissimo ancora non è uscito nelle sale cinematografiche, vuoi il “fermo” dovuto al COVID-19 e vuoi ferma volontà dello stesso regista a non portarlo nello scorso mese di settembre al Festival del cinema di Venezia. La prima programmazione a dir la verità era stata fissata per il Festival di Cannes dove con molta probabilità doveva essere in concorso e purtroppo sappiamo come sono andate le cose con la rassegna francese cancellata per la pandemia. Di fatto successivamente non è uscito al cinema e di conseguenza questo film è diventato super atteso e chissà quando riusciremo a vederlo nelle sale cinematografiche, un po’ come l’ultimo lavoro di Woody Allen intitolato “Rifkin’s Festival”, fermo anche questo ai box.
Nanni Moretti e il mistero
Ma tornando a “Tre piani” di Nanni Moretti sappiamo che l’ambientazione è stata spostata da Israele all’Italia in una generica città. Anche se è stato girato all’interno di un palazzo del Novecento del quartiere Prati di Roma, mantenendo il plot del romanzo. Praticamente si narra delle vicende all’interno di un condominio dove si snodano sui tre piani altrettante storie singolari.
I tre piani di Moretti

Al primo piano vive una coppia di giovani sposi con due bambine. La maggiore d’età spesso l’affidano per simpatia ad una coppia di anziani dove il marito è affetto dal morbo di Alzheimer. Un giorno l’anziano sparisce con la bambina. Dopo lunghe ricerche ritrovati nelle vicinanze di un frutteto. Da qui il padre della bambina comincerà a pensare ad un eventuale abuso sulla figlia da parte dell’anziano.
Al secondo piano vive una donna che non si sente assolutamente appagata in tutti i sensi costretta ad una vita da casalinga molto piatta. Un giorno si presenterà nella loro abitazione il fratello del marito con il quale non avevano rapporti da anni per forti incomprensioni. Cercherà un riparo in quanto ricercato dalla polizia per debiti e inseguito anche dai creditori.
Al terzo piano vive invece una vedova giudice che per rimanere in contatto col marito si avvarrà di una vecchia segreteria telefonica. E cercherà in tutti i modi di riallacciare i rapporti con il figlio. La struttura del film rispetto al romanzo vede i protagonisti e le loro storie intrecciarsi in maniera più visibile. Però rispettata la dottrina freudiana delle istanze psicologiche e dei tre livelli. Ora non ci resta che aspettare il giorno in cui uscirà nelle sale cinematografiche questo attesissimo quindicesimo film di Nanni Moretti.
Regia: Nanni Moretti. Cast: Nanni Moretti, Denise Tantucci, Elena Lietti, Alba Rohrwacher, Riccardo Scamarcio, Adriano Giannini, Tommaso Ragno, Margherita Buy, Alessandro Sperduti, Stefano Dionisi, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi