Tempo fa in omaggio al grande Antonio Cibotto, avevo citato il Premio Campiello ricordando il legame dello scrittore con la blasonata manifestazione letteraria. Nell’anno della pandemia che ci ha costretto all’isolamento, il Premio nato nel 1962 da una iniziativa degli industriali del Veneto, è stato per la prima volta celebrato in Piazza San Marco. Assieme alla Mostra del Cinema, uno dei primi eventi culturali tenuto “in presenza “dopo il Coronavirus.
Il premio Campiello
Il Premio Campiello è protagonista del nostro viaggio letterario grazie alla piacevole novità di vederlo come nuovo ingresso nella classifica dei libri più letti della settimana.

Premio Campiello e Lovat
Ma andiamo in libreria a vedere cosa accade grazie al medagliere elaborato come sempre dalla Libreria Lovat con sede a Villorba (Treviso) e a Trieste.
- Carofiglio – Della gentilezza e del coraggio – Feltrinelli
- Perrin – Cambiare l’acqua ai fiori – E/O
- Rovelli – Helgoland – Adelphi
- Hornby – Proprio come te – Guanda
- Miller – I pesci non esistono – ADD
- Tamaro – Una grande storia d’amore – Solferino
- Tuti – Fiori di roccia – Longanesi
- Dicker- L’enigma della camera 622 – La nave di Teseo
- Righetto – I prati dopo di noi – Feltrinelli
- Rapino – Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio – Minimun Fax
Carofiglio sempre in testa
Mantiene la prima posizione, con uno scatto decisamente agonistico, l’ultimo libro di Gianrico Carofiglio “Della gentilezza e del coraggio”. Ne abbiamo parlato ampiamente la scorsa settimana e indubbiamente si profila, per questo breviario di politica ricco di suggerimenti sul concetto di buona comunicazione, una stagione d’oro.
Nella classifica del gradimento dei lettori è arrivato anche il vincitore del Premio Campiello 2020

Un titolo intrigante e pieno di aspettative: “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” di Remo Rapino. Un titolo che ci fa pensare ai surreali incipit di García Márquez e che sicuramente conquista il lettore.
Ma chi è Bonfiglio Liborio?
In primis viene definito un “cocciamatte” in linguaggio moderno potremmo dire un personaggio borderline. È il matto del paese. Ma quale paese? Giunto alla fine della sua vita, Bonfiglio si mette a ricordare oltre ottant’anni di storia, dalle migrazioni degli anni Venti, al fascismo, alla guerra, alla Resistenza.
Campiello e l’emigrazione fino al ‘68
E ancora, l’emigrazione, la fabbrica, il ’68, le lotte operaie, il manicomio. Un percorso che si chiude con la vecchiaia in completa solitudine. Emarginato dal mondo che in lui legge i segni della follia, Liborio traccia in filigrana le vicende di una storia privata che si trasforma, attraverso il suo sguardo innocente e puro, nella storia di una Nazione.
Buona lettura!