Giovanni Andrea Martini, presidente della Municipalità di Venezia Murano Burano ha fatto da apripista nel percorso di costruzione delle liste elettorali in corsa per le comunali 2020 in laguna. Il 15 gennaio Martini ha fondato la lista “Tutta la città insieme!” e dopo essere uscito ufficialmente dal Partito Democratico, a febbraio, con una lettera ufficiale al segretario nazionale di partito, Nicola Zingaretti, ha preso la propria strada raccogliendo adepti fra i comitati ambientalisti, i No Nav, fra gli aderenti al movimento “Un’altra città possibile” e fra i cittadini. Noi lo abbiamo intervistato.
Giovanni Andrea Martini, in che cosa la vostra lista “Tutta la città insieme” si differenzia dalle altre?

“Tutta la Città insieme!” rappresenta quel polo civico che in città era necessario. Una scelta precisa. Una scelta di campo. Con le persone e per le persone. Con determinazione, volontà e impegno”. Un impegno nei confronti di tutte e tutti coloro che vivono in questa grande città, multiforme e policentrica. Impegno per una città più sostenibile, pulita, verde. Per una vicinanza maggiore alle persone e ai loro bisogni. Impegno per una città che si proietti verso il futuro con coraggio e lungimiranza.
In cosa crediamo
Noi crediamo nell’ascolto, nella condivisione, nella collaborazione. Abbiamo ben chiaro che serve una visione di città diversa da quella attuale, e abbiamo chiaro anche il progetto per una città nuova.
Noi di “Tutta la città insieme!”, come forza civica, siamo nati per costruire un governo alternativo alla giunta Brugnaro. Abbiamo combattuto sempre, abbiamo quotidianamente proposto un’opposizione seria e costruttiva, avanzando sempre proposte e progetti.
Abbiamo continuamente aggregato e abbiamo sempre lasciato porte e finestre aperte. E la rete civica si è allargata delle forze buone, dei tanti aderenti a movimenti e associazioni che nel territorio lottano nella difesa dei beni comuni che Brugnaro ha sottratto e continua a minacciare.
Giovanni Andrea Martini e un movimento
“È bello vedere come tante realtà associative e di movimento abbiano trovato in “Tutta la Città insieme!” la loro naturale collocazione. Si è così costituito quasi naturalmente quel polo civico che si è ulteriormente consolidato con l’apparentamento con la lista “Per Mestre e Venezia: ecologia e solidarietà” di Michele Boato e Mariarosa Vittadini.
Ed è una bellissima cosa questa unione di tante persone che sono animate dalla volontà di sconfiggere un nemico che ha privato la città della sua vera vita, svendendone l’identità e cercando consenso a destra e a manca come si trattasse di uno squallido mercato senza regole.
Un lavoro straordinario di più di 100 persone ha creato un programma operativo di governo della città attraverso l’ascolto dei cittadini e l’elaborazione di precise linee di azione sulle maggiori criticità che la città vive e ha vissuto.
Nasce così Agenda Venezia 2030, la nostra proposta di governo della città”.
Giovanni Andrea Martini, quali sono i punti principali del vostro programma?

- RESIDENZA
Ripopolare Venezia e Mestre. Per farlo noi programmiamo di:
- Incentivare il rientro di chi ha dovuto lasciare la città, dare sostegno alle famiglie con figli e servizi alle fasce sociali deboli.
- Recuperare tutti gli alloggi pubblici disponibili e proporre convenzioni poliennali con gli inquilini anche per il restauro delle case.
- Lanciare nuove misure di edilizia convenzionata e sovvenzionata.
- Studiare garanzie pubbliche per convertire gli affitti brevi turistici in affitti lunghi a residenti
- Mettere in atto un controllo efficace dell’affittanza turistica.
- Fornire aiuto per trovare casa e ambienti di lavoro ai giovani laureati a Venezia provenienti dall’esterno, con skills imprenditoriali per attività proiettate sul territorio o nel mondo.
Uno dei punti cardine è il piano per la salute, per la natalità, la prevenzione, la cura agli anziani, mantenendo i centri di intervento e di assistenza dislocati sul territorio.
Il secondo?
2. ECONOMIA
- Valorizzazione delle peculiarità di ogni zona che deve seguire pari passo il rilancio del decentramento e delle Municipalità.
Governare il turismo creando un sistema di incentivi e regole per migliorarne la qualità.
Andare oltre il turismo sviluppando il tessuto produttivo urbano:
- Dare sostegno, protezione e rilancio all’artigianato artistico, al commercio di vicinato e alla ristorazione tradizionale nei locali tipici. Lo sviluppo urbano deve diventare un ambito di lavoro qualificato.
Sviluppare una imprenditorialità nuova e innovativa attraverso incentivi e collegamenti a reti internazionali:
- Produzioni culturali locali e internazionali, centri di ricerca e design.
- Progetti innovativi di green e blu economy.
- Per le modalità di lavoro in smart working e le attività in outsourcing.
Rilancio in Terraferma con la valorizzazione delle peculiarità di ogni zona: Mestre, Carpenedo, Marghera, Chirignago, Zelarino, Favaro Veneto; ed in particolare:
- Mestre sarà oggetto di un piano integrato di rilancio del centro che comprenda commercio, cultura, rappresentanza e tempo libero, studiato con le rappresentanze cittadine.
- La zona industriale, artigianale e dirigenziale di Marghera, vero polo tecnologico, verrà valorizzata attirando e indirizzando investimenti di produzioni green e di tecnologia avanzata.
Valorizzazione internazionale di Venezia.
- Valorizzare il ruolo e la visibilità delle funzioni internazionali della città nel campo della cultura, della creatività e della rappresentanza con Biennale, Università, Musei, Fondazioni
- e Centri di ricerca dove operano risorse di eccellenza necessarie a cooperare in rete con la ricerca e l’innovazione nel mondo.
- Portare a Venezia la sede di una istituzione europea, fondazioni e centri universitari internazionali.
E poi?
3. SICUREZZA e LEGALITÀ
- Lotta al degrado e alla marginalità, gestione attiva dell’immigrazione, maggiore collaborazione con gli organismi di polizia e monitoraggio delle attività finanziarie irregolari, presenza sul territorio per la sicurezza del cittadino.
- Riattivare buone pratiche di vita sociale attiva. Ripristinare i servizi sociali sul territorio, gli operatori di strada e i centri di ascolto diffusi, strumenti essenziali nella lotta alla tossicodipendenza e allo smercio di droga, vera piaga in alcune zone del Comune.
- Attenzione particolare sull’illegalità finanziaria, riciclaggio di denaro, infiltrazioni mafiose italiane e straniere.
4. TRASPORTI e MOBILITÀ
- Sostenere e migliorare l’uso del mezzo pubblico e le modalità di interscambio favorendo le fasce più deboli e sensibili con tariffe agevolate.
- Ammodernamento delle flotte, soprattutto in termini di emissioni; finalizzare l’uso delle ZTL sia a Mestre che a Venezia per tutelare l’impatto del traffico urbano e turistico sulle aree residenziali e sulle aree di maggior pregio monumentale.
- Sostenere la mobilità ciclabile in terraferma e nelle isole, con percorsi realmente protetti che consentano l’accesso ai principali servizi pubblici amministrativi, scolastici, sanitari e ricreativi.
Infine, Giovanni Andrea Martini, uno dei vostri punti fermi?
5. AMBIENTE
Conservare e difendere l’equilibrio della laguna essenziale per la sopravvivenza di Venezia.
- Priorità alla tutela della integrità ecologica e idraulica dell’ambiente lagunare. Ciò è ancora più urgente per gli effetti del cambiamento climatico e per la dubbia efficacia del Mose – per la cui valutazione si chiede, nell’immediato, un panel esterno e indipendente di esperti di questa tipologia di interventi.
- Le grandi navi devono stare fuori dalla laguna permettendo l’entrata solo a quelle compatibili (decreto Clini Passera). Chi entra deve rispettare le norme sui fumi; il porto marittimo deve attrezzare gli attracchi con adeguati impianti elettrici e di scarico.
Inquinamento con un piano complessivo del traffico in acqua e in terraferma.
- Per la lotta allo smog : in Terraferma ripristino delle ZTL e individuazione di zone pedonali; a Venezia programmando e incentivando l’uso di nuovi motori per il trasporto pubblico e privato. Aumentare il monitoraggio e il governo dell’inquinamento atmosferico e del moto ondoso.
Mitigazione dotando la città di una rete di verde urbano in ogni quartiere, curando i parchi esistenti e ricercando nuove aree da destinare a forestazione.
- Per questo è prioritario ripristinare il “Forum del Verde” che funga da collegamento tra amministrazione e cittadinanza.
Anche per i nostri amici a quattro zampe vogliamo istituire la figura del “Garante dei diritti degli animali” in Giunta Comunale.
Cosa non hanno avuto Venezia e Mestre in questi cinque anni?

“Casa, sicurezza, lavoro, attenzione per l’ambiente e per la salute dei cittadini : queste sono le cose che Mestre e Venezia non hanno avuto in questi cinque anni. E sicurezza e casa erano le parole chiave della campagna elettorale di Brugnaro cinque anni fa. Mancanza di sicurezza e mancanza di casa oggi dimostrano l’incapacità del sindaco, i suoi errori e il fallimento del suo mandato”.
Che cosa è urgente fare?
“Restituire ai cittadini la possibilità di contare e di pesare nelle scelte dell’amministrazione. Uscire dalla monocultura turistica. Assegnare le case pubbliche e creare una attenta politica della residenza. Diversificare le opportunità e le scelte lavorative. Restituire qualità della vita ai cittadini”.
Vi battete per l’ambiente, cosa significa in una realtà particolare come Venezia?
“Tutelare la salute delle persone (battaglia contro lo smog in terraferma e i fumi delle navi e del traffico acqueo in laguna), creare o ricostituire polmoni verdi di cui c’è bisogno, salvaguardare la laguna dal moto ondoso. Liberare la città dal traffico e dal caos. Ridare ai cittadini quella qualità della vita che era la caratteristica peculiare della nostra città”.
Le Grandi Navi: ora scavano nel canale per creare un’alternativa. Cosa ne pensate?
“Le grandi navi devono rimanere al di fuori della laguna. Lo scavo dei canali è un ulteriore attacco all’equilibrio lagunare. La scelta del gigantismo a tutti i costi, mettendo in pericolo la città e i suoi abitanti, è alla base dell’attuale disastro.
E la responsabilità del disastro è di chi ha colpevolmente fatto passare tanti anni a discutere su ipotesi valide e meno valide solo per permettere che le cose rimanessero inalterate e gli interessi dei più forti venissero sempre garantiti.

Questo è il punto dal quale ripartire. La situazione attuale non l’hanno voluta le compagnie di crociera, ma l’ha imposta la pandemia. Assistiamo ad una pessima strumentalizzazione elettorale dei lavoratori da parte del sindaco e del Pd locale, che sono i veri artefici del disastro attuale. Naturalmente chi ne va di mezzo sono i lavoratori. Con loro, con i lavoratori, abbiamo già iniziato un percorso di ascolto e di dialogo. E le prime ipotesi di soluzione iniziano ad emergere”.
Giovanni Andrea Martini che cosa rimproverate all’amministrazione Brugnaro?
“L’aver aperto la città di acqua e di terra alla speculazione. Abbiamo creato un dossier che abbiamo intitolato “Le mani sulla città” con 25 esempi di come la città sia stata data in mano a processi speculativi. Aver sfruttato quanto possibile la Venezia insulare trattandola come un limone da spremere. Ridotto Mestre ad un dormitorio di Venezia lasciando morire tutte le attività economiche che non fossero nella filiera della monocultura turistica. Sottratto ai cittadini gli spazi pubblici di aggregazione. Aver impedito i momenti di discussione pubblica. Aver messo a rischio la salute dei cittadini assecondando interessi privati. Queste le responsabilità dell’amministrazione Brugnaro”.

Bellissimo intervento. Da divulgare