Vendere e comperare l’usato, dall’abbigliamento ai mobili, dai quadri ai libri e a tutto ciò che può servire per la casa o per la persona, sta suscitando sempre maggiori simpatie. Il fatturato boom, a 107 milioni di euro, di Mercatino, il colosso veronese del franchising con oltre 200 negozi a propria insegna sparsi per l’Italia, lo sta a dimostrare.
Mercatino, la soddisfazione di Marinaccio

Una nota dell’azienda scaligera afferma che sono sempre più i giovani, di tutte le estrazioni sociali, che si stanno avvicinando all’usato con un incremento annuo del 15%. Un giro d’affari consistente (+11%) rispetto al 2022 con sempre maggiori richieste di affiliazione anche dall’estero. “Un fatturato davvero positivo”, afferma Sebastiano Marinaccio, presidente di Mercatino, “con ricadute importanti anche per chi vende visto che restituiamo quotidianamente molti soldi alle famiglie, ai singoli che si affidano a noi per vendere le loro merci.
La compravendita di beni usati è un salvadanaio per far fronte ai bisogni di prima necessità ma anche per quelle spese più gratificanti per la sfera emotiva, di fatto viene considerato come denaro leggero e pertanto da spendere più facilmente dello stipendio. Si tratta di rigenerazione economica che attraverso il modello di economia circolare è in grado di riattivare le filiere dei consumi locali nei quartieri, nelle città e in tutte le regioni in cui siamo presenti”.
Il fondatore

Dati significativi anche per l’impatto ambientale dove spicca la riduzione di oltre 70 mila tonnellate di CO2eq, 47 mila kg di polveri sottili P, 2.5 e oltre 640 mila litri d’acqua.