Il Diario Liberale continua il suo viaggio. Le pagine si riempiono di spunti, riflessioni e considerazioni. Settimana dopo settimana. Su qualcuna si sofferma un po’ di più. Ad esempio sul fatto che al cinema il tradimento rende di più.
Ufficiale della marina italiana condannato a 30 anni per spionaggio. Vendeva notizie segrete ai russi

Ho sempre creduto che le storie di spie fossero invenzione degli sceneggiatori. Ne è capitata, invece, una due anni fa quando il capitano di fregata Walter Biot fu arrestato in fragranza di reato. A bordo del proprio suv consegnava foto e documenti riservati a un funzionario dell’ambasciata russa a Roma. I carabinieri del Ros sospettavano di lui perché un collega aveva notato che spesso Biot fotografava lo schermo del computer con una macchina di alta precisione. I micro film erano nascosti nella scatola di un farmaco per la pressione assieme a 5mila €. Al cinema il tradimento rende di più.
Bisogna assolutamente interrompere il Calcio malsano. Non è più uno sport ma un’esibizione di mercenari e teppisti

In due domeniche di seguito sono accaduti episodi che disonorano lo sport. Kean della Juve e Kumbulla della Roma prendono a calci due avversari, inermi per terra, per vendicarsi di un fallo subito. Dava il cattivo esempio Mourinho che litigava col quarto uomo. Due sole giornate di squalifica non sono adeguate al reato di teppismo per la gentaglia che guadagna milioni per dare questo spettacolo di inciviltà. Ormai è la politica che deve prendere provvedimenti. Non sono solo gli emigranti disperati il problema, ma il Calcio miliardario, cui il governo presta denaro per pagare i debiti.
Esempio di giustizia, non di vendetta. Il padre dell’ambasciatore non vuole che gli assassini del figlio siano giustiziati

Che differenza di civiltà, che senso umanitario! A Kinshasa, al processo contro i sei assassini di Luca Attanasio, nel 2021 ambasciatore d’Italia nella Repubblica Democratica del Congo, del carabiniere di scorta e dell’autista congolese, il Pubblico Ministero ha chiesto la pena capitale. “Non uccideteli, non aggiungiamo anche delitti di stato alla loro violenza – dice il padre – mio figlio era contro la pena di morte”. La procura di Roma contesta l’omicidio colposo per negligenza e imperizia anche ai funzionari del’ONU che organizzarono male la missione per sradicare la fame in Africa.
Per giustificare l’aumento di sbarchi di migranti, il nostro ministro della Difesa accusa i mercenari al soldo di Putin

Si è beccato un volgare insulto dal comandante della divisione Wagner, anziché ringraziarlo di avergli dato un’idea. Seppure l’insinuazione fosse vera, non era necessario dirglielo. Così l’accusa è diventato un suggerimento, che la Russia sfrutterà per danneggiarci. Non abbiamo ancora capito che l’aggressione all’Ucraina non è un caso a sé. Fa parte di un progetto di destabilizzazione dell’Occidente. L’Italia è in prima linea. Non conviene mettersi apertamente contro Putin. Gli appelli agli alleati e alla NATO vanno trasmessi solo per via diplomatica riservata, non pubblicamente sulla stampa.
Mandato di cattura internazionale emesso dalla Corte Penale dell’Aia contro Putin per crimini di guerra in Ucraina

Oltre alle torture e all’uccisione di civili innocenti, è accusato di avere rapito e deportato in Russia migliaia di bambini e adolescenti. Forse è stata un’iniziativa prematura perché, così, aumentano ancora di più le difficoltà di raggiungere un accordo di pace. Il Cremlino non respinge neppure le accuse, ma sostiene, invece, di avere salvato alcuni giovani dalle sevizie che subivano nel loro paese. La portavoce sostiene che il mandato d’arresto non ha valore legale in Russia. È ha ragione. Ma Putin è condannato a vivere per sempre nel territorio che governa. Altrove rischia l’arresto e un processo.
Mi chiedo perché al giorno d’oggi non si possa essere amici pur pensandola in modo diverso, solo rivalità e cattiveria

Tanto che molti mettono in dubbio l’amicizia tra Berlinguer e Giorgio Almirante. Si davano battaglia ogni giorno alla Camera e sui giornali, ma si stimavano e si rispettavano. Nascevano amori illeciti tra parlamentari comunisti e colleghe missine o viceversa. Di Bartali e Coppi, che più avversari non si può, si ricorda ancora il passaggio di borraccia il 4 luglio 1952, al Tour de France, mentre erano in fuga sul passo del Galibier, nelle Alpi Cozie. Il leale scambio di acqua fu immortalato dallo scatto di Carlo Martini, un fotografo che seguiva la corsa. Erano altri tempi? No, altri uomini.
Due maestre delle elementari a Cremona insegnano agli alunni di cantare “Faccetta nera” e scoppia il finimondo

Visto che dal Festival di Sanremo non escono più canzoni orecchiabili, quelle di un secolo fa possono essere riciclate. Essendo sconosciute, sono come inedite. Troisi nel film “Non ci resta che piangere”, ambientato nel 1492, si spacciava per compositore dell’inno di Mameli e di quello comunista “Avanti popolo”. Per proporre al giorno d’oggi un po’ di buona musica non c’è che ricorrere a quelle del passato, come Giovinezza, Vincere, Marcia reale, Canto degli arditi. L’arte non può essere considerata apologia. E poi che c’è di male? Solo un sano colonialismo e innocua nostalgia.