Vuole essere vicino al territorio il prefetto di Belluno, Mariano Savastano. Insediatosi il 26 aprile 2021, da subito ha voluto conoscere da vicino le tante realtà di una provincia complessa, interagire con le istituzioni locali, dialogare e collaborare. A poco meno di un anno dal suo arrivo è riuscito a dedicare una giornata anche al piccolo Comune di Chies d’Alpago dove abbiamo potuto intervistarlo, insieme al sindaco Gianluca Dal Borgo. Dopo l’accoglienza nella Sala del Consiglio in municipio, il sopralluogo che ha spaziato dal cantiere stradale in località Mont al Santuario della Madonna della Salute di Irrighe, dalla cava nella Regola del Monte Salatis alla centralina idroelettrica di Stracadon, dalla galleria drenante del Monte Teverone agli interventi di ripristino forestale post Vaia nella Regola di Funes, Pedol e Famiglie Munaro di Molini, fino alle nuove realtà ricettive in località Degnona.
Sindaco Dal Borgo, non capita spesso che il prefetto venga ad incontrare l’amministrazione di Chies d’Alpago. Come è andata?

“Come comunità e come Comune di Chies d’Alpago siamo orgogliosi di avere un prefetto di Belluno che, dopo decenni, viene nel nostro territorio e sta qui una giornata con noi. Abbiamo voluto far vedere la bellezza di questo territorio e il lavoro che stanno facendo le amministrazioni, da anni, per metterlo in sicurezza. Come il Comune deve presidiare il territorio e aumentare i servizi. E poi gli imprenditori, che speriamo sempre di più investano per creare turismo in questo territorio meraviglioso del Comune di Chies, che insiste nella Conca dell’Alpago”.
Prefetto Savastano, quali sono le prime impressioni dopo questa visita e cosa l’ha colpita particolarmente?

“Innanzitutto voglio dire che per me è stato un privilegio venire in Alpago, nel vostro comune. Vi ringrazio e ringrazio il sindaco dell’accoglienza. E’ quasi un anno che sono a Belluno e ho conosciuto le bellezze del territorio e anche le sue fragilità, le sue criticità. Per cui ne ho viste alcune come la frana. Spaventosa, ma al tempo stesso mi ha colpito la capacità dell’uomo di reagire e di tamponare, di mettere in sicurezza. Al tempo stesso di rilanciare un’azione che è azione di recupero del territorio e quindi di sviluppo del territorio stesso e della sua economia. Mi piace dirvi che io personalmente, il prefetto e la prefettura siamo a disposizione del territorio, degli amministratori e delle sue comunità. Per cui nel ringraziare ancora una volta il sindaco, a nome di tutti i cittadini e di tutti gli amministratori dell’Alpago, lancio questo messaggio di futura, proficua e concreta collaborazione”.
Sindaco Dal Borgo, quali sono le prospettive di questa collaborazione per il territorio?

“Parto sempre dal concetto che il comune deve far squadra con gli enti superiori. Deve far squadra, perché solo così possiamo mettere in sicurezza i territori, che per certi versi sono fragili. Adesso è un momento ricco di opportunità, perché abbiamo tanti finanziamenti. Potremmo quasi dire che ci sono più finanziamenti che idee. Abbiamo quindi un’occasione storica per infrastrutturare e mettere in sicurezza questo territorio di Chies d’Alpago, della Conca dell’Alpago, della nostra provincia, che è una delle province più belle d’Italia. Sono dei territori rimasti genuini e che si sono preservati. Quindi per noi, anche una gestione green e sostenibile diventa più facile”.
Prefetto, quali sono le modalità con cui potrà essere attuata una collaborazione fattiva tra i vari enti che insistono sul territorio?

“In una società sempre più complessa, con problematiche sempre più difficili da affrontare, la chiave vincente è il coordinamento e la convinta collaborazione tra i diversi livelli di governo. Io rappresento lo Stato, il Governo centrale, che deve dialogare, e che vuole dialogare, con gli enti locali, con la regione. Bisogna focalizzare l’attenzione sempre su problemi specifici e concreti, organizzare tavoli di lavoro, che possano semplificare le procedure, e realizzare gli obiettivi che gli amministratori si pongono nell’interesse della comunità”.
L’incontro

Tra le cose che hanno colpito particolarmente il prefetto durante la visita, sicuramente c’è l’incontro con la ditta boschiva che sta intervenendo sugli schianti Vaia nella Regola di Funes Pedol e famiglie Munaro di Molini. A capo della squadra c’è una donna, Vania Zoppè, nota per essere tra i protagonisti che hanno animato la famosa serie “Undercut: l’oro di legno” in onda su Dmax.
Signora Zoppè, che lavori stiamo facendo qui, in questo territorio?

“Abbiamo fatto un lavoro di miglioramento. Praticamente abbiamo tolto gli schianti Vaia e siamo quasi alla fine. Poi dobbiamo mettere giù le piantine e abbiamo terminato”.
Prefetto Savastano, entro settembre 2022 i cantieri Vaia dovranno essere terminati. Ma cosa ha trovato al suo arrivo?

“Ho vissuto il dramma di Vaia mentre ero in un altro territorio, in Piemonte, ma lo ricordo benissimo. Francamente rimango scioccato nel vedere i territori ancora così flagellati. Quindi plaudo e faccio i complimenti a lei per l’opera di recupero e di consolidamento, che vi ha impegnato moltissimo. So che ci sono ancora tanti cantieri aperti. Quindi evviva le boscaiole!”