La maledizione di Padova, lo scudetto del rugby perso allo scadere con Rovigo, per una meta discussa, lo scudetto della pallanuoto femminile ai rigori (4 gare su 5 ai rigori) e la serie B persa contro l’Alessandria ai rigori. Per colpa di un bassanese. I piemontesi in serie B dopo 46 anni, la galleria dei loro big: Gianni Rivera e i campioni del mondo Bertolini, Borel, Ferrari e Rava, poi Carlo Carcano e Adolfo Baloncieri.
Il bassanese condanna il Padova dal dischetto

“Adios grison”, recita uno striscione da uno dei balconi che occhieggiano sullo stadio Moccagatta. Cinque a quattro dal dischetto, dopo il doppio confronto chiuso sullo 0-0, comunque con più occasioni per i biancoscudati.
Il ritorno

Nel ritorno di giovedì Pisseri salva l’Alessandria in più situazioni, in particolare su Jelenic e su Chiricò. Bruccini è l’uomo più tosto dei piemontesi. La squadra di Mandorlini concede qualcosa nella ripresa, eppure l’opportunità migliore è biancoscudata, Hallfredsson serve Ronaldo, filtrante per Biasci che conclude a botta sicura, Pisseri si oppone con un piede.
Il risultato non si sblocca

Ai 36 gradi dello stadio Moccagatta, serve il cooling break in entrambi i tempi. Arrighini sfugge a sinistra per i grigi, Mustacchio colpisce di testa e Dini con un colpo di reni leva la palla dallo specchio. I biancoscudati rifiatano nel finale dei tempi regolamentari, caratterizzano l’avvio del primo supplementare. Andrea Mandorlini viene ammonito per la protesta su un fallo subito dal figlio Matteo, subentrato, è uno dei motivi della finale playoff.
Supplementari
Il Padova sa anche difendersi, nel secondo overtime chiude due situazioni intricate, in area. Il finale è della formazione di Moreno Longo, senza però grandi chances.
I rigori: un bassanese manda a casa i padovani

Gli allenatori non guardano la sequenza dal dischetto: segnano Ronaldo per il Padova e Bruccini per l’Alessandria, Paponi e Stanco, Curcio ed Eusepi, Rossettini e Giorno gol, Gasbarro calcia fuori e Rubin segna. Risolve il rigore di un bassanese, Matteo Rubin: “Il mister mi ha chiesto di entrare, nel finale, mica potevo rifiutare. Non ho mai calciato un rigore in vita mia”.
Mandorlini piange

Piange Andrea Mandorlini, ha disputato playoff eccellenti, nella sua seconda esperienza a Padova. Subentrò un anno e mezzo fa, a Sullo, esonerato. Uscì al secondo turno, contro la Juventus under 23, stavolta è arrivato sino in fondo.
Un bassanese eroe piemontese

L’Alessandria aveva perduto il grande salto 4 anni fa, perdendo nettamente la finale con il Parma. Moreno Longo viene dalla salvezza faticata al Torino, in serie A, non era stato confermato. Era arrivato a giocarsi la promozione con il Como, alla penultima giornata.
E’ la festa dell’Alessandria: “In serie B”, urla lo speaker. E’ stata anche per 13 stagioni in serie A, adesso è nella storia. Dovrà sistemare lo stadio, che ha appena 6mila posti. Nella hall of fame del calcio figurano quattro grigi: Giovanni Ferrari e Gianni Rivera, Carlo Carcano e Árpád Weisz, l’allenatore mito ungherese.
Questo era il nostro racconto di domenica sera, a Padova, fra tifosi e giocatori e le emozioni dello stadio Euganeo, vuoto, dopo lo 0-0 d’andata. Il Padova ha una società solida, ci riproverà.