Questo è un mese di celebrazioni assolute che hanno il culmine con il solstizio d’estate, prodigio astronomico che si compie quest’anno il 21 giugno alle 5,31. Giornata dedicata alla musica, evento mondiale che si festeggia in oltre 120 nazioni. Sempre in giugno ci sono giorni dedicati all’ambiente, agli oceani, al vento, allo yoga, agli asteroidi. Persi in questo universo di simboli, ci affidiamo ai libri cogliendo l’occasione per ricordare il trentacinquesimo anniversario della scomparsa di Jorge Luis Borges (14 giugno 1986). La misteriosa e leggendaria narrazione dello scrittore argentino si adatta molto bene ai personaggi che andremo a conoscere oggi.
Il solstizio festeggiato alla Lovat

Ma andiamo subito in libreria a sfogliare i dieci titoli più graditi ai lettori. Ecco la classifica elaborata dalla nostra splendida Libreria Lovat, che si trova a Villorba (Treviso) e a Trieste.
- Auci – L’inverno dei leoni – Nord
- Tuti – Figlia della cenere – Longanesi
- Perrin – Cambiare l’acqua ai fiori – E/O
- Riley- La sorella perduta – Giunti
- Meloni – Io sono Giorgia – Rizzoli
- Molesini – Il rogo della Repubblica – Sellerio
- Auci – I leoni di Sicilia – Nord
- Pif, Lillo – Io posso – Feltrinelli
- Gentile – Le piccole libertà – Feltrinelli
- Genovesi – Il calamaro gigante – Feltrinelli

Un solstizio femminile
Confermato anche questa settimana il ruolo strategico della scrittura femminile. La saga degli imprenditori siciliani Florio è in vetta alla classifica con “L’inverno dei Leoni (Nord).
Stefania Auci è diventata ben presto un caso letterario superando nelle vendite anche il grande Camilleri. Un successo inaspettato per questa brava scrittrice (liceo classico a Trapani, laurea in giurisprudenza a Palermo), molto appassionata al suo lavoro di insegnante di sostegno.
Nelle interviste ha raccontato che un amico le propose di scrivere qualcosa sulle grandi saghe familiari. All’inizio non era molto convinta, poi si mise a leggere “La casa degli spiriti” di Isabelle Allende e cambiò idea, pensò alle grandi famiglie palermitane come quella dei Florio.
Il risultato è uno splendido affresco senza tempo che ha varcato i confini geografici della Sicilia vendendo in tutto il mondo.
Seconda piazza meritata

Un secondo posto davvero meritato è quello di Ilaria Tuti con “Figlia della cenere” (Longanesi).
La scrittrice di Gemona del Friuli è appassionata di pittura e ha fatto l’illustratrice per una piccola casa editrice.
Ha pubblicato racconti gialli e fantasy. Nel 2018 ha esordito con successo nella narrativa thriller raccontando le vicende di Teresa Battaglia, commissaria e profiler sessantenne molto particolare che ha conquistato i lettori in tutto il mondo.
Teresa è infatti specializzata nell’indagare sul profilo psicologico e comportamentale dei criminali. La sua indagine va oltre l’apparenza, sa guardare “l’inferno oltre i fiori”. Un commissario con delle cicatrici profonde che la vita la ha lasciato, forse per questo ha il dono dell’empatia, dote che le permette di aiutare i più deboli.
Una donna forte, una specie di guerriera ostinata che non si ferma mai davanti agli ostacoli.
Ecco come si racconta: “Non è la pistola, non è la divisa: è la mente la mia arma”.
Nell’ultima avvincente indagine, c’è anche una sorprendente storia di redenzione. Leggiamo tra le righe: “Eri polvere, ma la sofferenza è diventata fuoco, sussurrò la donna. Ti ha resa incandescente. E dalla cenere della tua vita precedente sei rinata. Questo è il destino dei comandanti, commissario Battaglia. Non abbassare mai più la testa, davanti a niente e a nessuno”.
Molesini resiste al solstizio

Dopo il primo posto ben meritato dei giorni scorsi, rimane saldo in classifica anche Andrea Molesini con il suo ultimo lavoro che è già un successo letterario: “Il rogo della Repubblica” (Sellerio). Tra storia e invenzione lo straordinario racconto dell’autore di “Non tutti i bastardi sono di Vienna” Premio Campiello 2011.
Ci sono tutti i presupposti per un solstizio letterario davvero affascinante. Buona lettura!