La mia citazione preferita è dello scrittore Joseph Conrad: “Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo dalla finestra io sto lavorando?”. Voglio dedicarla a tutte le menti creative, quelle che producono pensieri, inventano luoghi e personaggi facendoci viaggiare in mondi sconosciuti senza uscire dalla nostra stanza. Per questo adoro le librerie, cittadelle straordinarie della fantasia. Una settimana letteraria interessante quella appena trascorsa. Sembra che i fiori siano protagonisti assoluti, forse perché duecento anni fa nasceva Baudelaire?
Andiamo subito a vedere la classifica come sempre elaborata dalla nostra fantastica Libreria Lovat, con sede a Villorba (Treviso) e Trieste

- Perrin – Cambiare l’acqua ai fiori – E/O
- Bussola – Viola e il blu – Salani
- Robecchi – Flora – Sellerio
- Tonelli – Tempo – Feltrinelli
- Kawaguchi – Finché il caffè è caldo – Garzanti
- King – Later – Sperling&Kupfer
- Kaur – Home Body – Tre60
- Carofiglio – La disciplina di Penelope – Mondadori
- Corona – Fiorire tra le rocce – Giunti
- Murgia – Stai zitta – Einaudi
Il medagliere parla da solo, è il momento dei fiori, in tutte le molteplici variazioni psicologiche e sensoriali.
Perrin sempre davanti
Del fenomeno Valérie Perrin, scrittrice, fotografa e sceneggiatrice francese ancora in vetta alla classifica, abbiamo parlato spesso nella nostra rubrica. ”Cambiare l’acqua ai fiori” è indubbiamente il fenomeno editoriale del momento, frutto di una scrittura sapiente, archetipo di un miracoloso collegamento tra la vita e la morte che forse in quest’anno di pandemia ci ha confortato.

Entra Bussola
Al secondo posto un titolo magnetico cattura la nostra attenzione: “VIOLA E IL BLU. La libertà di essere i colori che vuoi” di Matteo Bussola. E’ la storia di una bambina di nome Viola che gioca a calcio, sfreccia con il monopattino e ama vestirsi di Blu. Ha un rapporto particolare con i colori e li scrive tutti con la maiuscola. Per lei i colori sono come delle persone.
Non capisce perché la gente cataloga le cose “da femmine” e quelle “da maschi” e chiede aiuto al padre pittore. E’ una splendida giornata di maggio, il cielo azzurro pieno di nuvole bianche, Viola si chiede perché le genziane che hanno un nome da femmina fanno i fiori Blu. Per fortuna ai fiori nessuno dice niente. Non è come con le persone, pensa Viola. Un fiore va bene a tutti così com’è.
In questa bella storia a colori, ispirata dalle conversazioni con le figlie, l’autore indaga sugli stereotipi di genere attraverso gli occhi di una bambina che sa già cosa vuole diventare. Un inno alla bellezza e al rispetto delle diversità che la vita propone. Una storia dedicata a tutti quelli che vogliono dipingere la propria vita con i colori che preferiscono.
Chi è Matteo Bussola
Nato a Verona nel 1971, Matteo Bussola si è laureato in architettura a Venezia, dedicandosi poi alla carriera di fumettista, lavorando con diverse case editrici italiane e straniere. Nel 2012 ha iniziato a collaborare con Sergio Bonelli Editore entrando nello staff di disegnatori della serie Adam Wild.
Il giallo che porta il nome di un fiore
Terza posizione per un intrigo che lascia senza fiato: “Flora” di Alessandro Robecchi. Suspense e passione letteraria in questa avventura che ha un incipit travolgente: Flora De Pisis è stata rapita. La regina della tivù del dolore, Nostra Madonna delle Lacrime, la principessa del cinismo, la diva tanto umana, l’amore delle masse, la cui popolarità è in gran parte merito di Carlo Monterossi, inventore, pentito, del programma Crazy Love.
Ci sono già tutti gli elementi per apprezzare l’irresistibile ironia dello scrittore milanese firma prestigiosa di molti quotidiani, autore di teatro e televisione.
Dal suo ultimo lavoro, che sarà sicuramente un evento letterario, rubiamo una citazione strepitosa di Robert Desnos poeta e scrittore francese surrealista: “In definitiva, non è la poesia che deve essere libera, è il poeta”.
Buona lettura!