C’è un luogo in Veneto dove le urla sono di gioia, i sorrisi comunicano, gli sguardi vanno dalla paura allo stupore. Dove la finzione e la realtà sono il filo conduttore di giornate gaudenti, dove la storia la tocchi con mano. C’è un luogo in Veneto dove la natura t’incanta ad ogni passo. Potrei continuare ma mentre scrivevo mi sono reso conto che ci sono molti luoghi in Veneto che possono essere descritti in questo modo. Oggi, invece, vi racconto nello specifico della zona del Lago di Garda o Lago di Benaco.
La nascita del nome del lago


Prima d’addentrarmi in ciò di cui voglio parlarvi però, credo che una spiegazione del perché il Lago di Garda sia chiamato anche lago di Benaco, sia dovuta!
Benaco è la denominazione di origine latina, trasmessasi non per via diretta, ma dottamente recuperata dagli umanisti secoli dopo la trasformazione del latino nelle varie lingue romanze, tra le quali l’italiano.
Essa corrisponde perfettamente, infatti, al latino BENĀCUS.
Proprio in virtù dell’accentazione latina, cui l’italiano è sostanzialmente fedele per determinare la posizione dell’accento tonico, Benaco andrà pronunciato con l’accento sulla a (Benàco).
I Romani chiamarono BENACUS il lago – oggi largamente più noto come lago di Garda – a partire dal primo secolo a. C.
Torniamo a noi e a dove voglio portarvi oggi
Non vi racconterò dei Parchi a tema ( tantissimi) che ci sono lungo le sponde del lago. Né dei paesi fantastici come Sirmione, Arco, Desenzano, Limone o tanti altri. Vi porto a visitare due chicche che sono più conosciute ad un turismo attento che a quello di massa!


Le cascate del Varone e la passeggiata di Torbole –Tempesta
Sebbene parli sempre di veneto, oggi mi trasferisco al di la del “confine” ed anche se di pochi chilometri “emigro” in Trentino!
Il Parco Grotta Cascata Varone si trova a circa 3 km a nord da Riva del Garda, direzione Tenno. Ed è raggiungibile anche con gli autobus pubblici extraurbani in partenza ogni ora da Riva del Garda.
La cascata che arriva dal lago
La cascata del Varone è una delle attrazioni naturalistiche più apprezzate di tutto l’Alto Garda; l’accesso al pubblico fu consentito fin dall’inaugurazione avvenuta il 20 giugno 1874 al cospetto del Re di Sassonia Giovanni e del Principe Nicola del Montenegro. Da allora il Parco Grotta Cascata Varone è divenuto una delle mete preferite del turismo gardesano dove, anche grazie al parco picnic a disposizione di tutti e ai parcheggi gratuiti, risulta particolarmente piacevole effettuare una sosta. La cascata è alimentata dalle perdite sotterranee del bellissimo lago di Tenno che formano il torrente Magnone il quale va a cadere fragorosamente nella forra con un balzo di quasi 100 metri.
Lo spettacolo che regala il lago


Questo raro spettacolo naturale è apprezzabile in tutta la sua imponente bellezza grazie ai camminamenti che consentono di ammirare il salto d’acqua da due punti differenti: uno inferiore e uno superiore. Solo 50 metri dopo la biglietteria, ospitata in un interessante edificio progettato all’inizio del secolo scorso dal famoso architetto Giancarlo Maroni (conosciuto ad esempio per aver progettato il Vittoriale degli Italiani, residenza di Gabriele D’Annunzio a Gardone Riviera ), si raggiunge l’accesso alla grotta inferiore.
Qui si osserva il lavoro di erosione delle rocce calcaree svolto dall’acqua in circa 20.000 anni; ci si addentra nella forra fino a raggiungere la parte finale della caduta dell’acqua.
Un passo indietro
Ritornando brevemente sui propri passi si sale attraverso il parco e il giardino botanico dove si possono ammirare molte varietà di colture, anche non autoctone, che convivono perfettamente grazie al particolare microclima gardesano. Al termine di questa piacevole passeggiata si raggiunge finalmente la grotta superiore, principale punto di osservazione della cascata.
L’accesso è reso possibile grazie ad un tunnel di circa 15 metri, scavato dall’uomo, che conduce fino dentro la montagna: la scena è impressionante. Siamo di fronte ad una vera e propria voragine, una gola fantastica completamente scavata dall’acqua, della profondità di quasi 100 metri. Il fragore, le correnti d’aria e l’acqua vaporizzata vi avvolgeranno totalmente facendovi vivere un’esperienza unica nel suo genere.


Un altro passaggio vicino al lago
A pochi chilometri da questa incantevole gita c’è un altro posto incantevole dove fare una passeggiata. Non è particolarmente frequentato dal turismo di massa il che a mio avviso lo rende ancora più interessante!
La passeggiata di cui volevo parlarvi è quella che da Torbole porta a Tempesta con una vista pazzesca sul lago di Garda: Riva, Torbole, Limone, fino all’altra sponda.
Ero con un gruppo d’ amici e l’abbiamo provata durante una bella giornata di sole infrasettimanale ed è stata veramente un’escursione “da incorniciare”, senza un’anima e con una temperatura incredibile. Se la volete provare in questi giorni di prima primavera, assieme ai vostri bambini vedrete che meraviglia!
Come arrivarci
Arrivate a Torbole e seguite le indicazioni che dal centro del paese portano al Parco Le Busatte. La strada è asfaltata ed in salita Lì potete parcheggiare la macchina e attraversate il parco.
Da primavera ad autunno offre un parco avventura, una pista di BMX, un percorso bike-ability in pineta con ostacoli naturali e ponti basculanti, ma anche un piccolo parco giochi e un bel campo da basket e volley.
Le indicazioni
Seguite le indicazioni che portano all’inizio del sentiero panoramico di quattro chilometri circa sulle pendici del Monte Baldo. Sterrato, continuo saliscendi (fatica leggera compensata dal paesaggio), non è percorribile con i passeggini, in quanto sono presenti tre scalinate di ferro. Quella denominata “Salt della Cavra” (116 gradini), la “Corno de Bò” (238 scalini) e la “Val Calcarole” (33 gradini).
Proprio queste strutture (non pericolose, in quanto dotate di alti parapetti) costituiscono un’attrazione incredibile per adulti e bambini: quando mai ti capita di costeggiare le pareti di roccia come fosse un continuo balcone sul lago?
Le finestre sul lago


Affascinanti anche i detriti delle Marocche, residui dell’ultima era glaciale che si trovano all’inizio del percorso, e molto carini anche i cartelli scritti dai bambini dell’asilo della zona con simpatici spunti (“Cercate tra la vegetazione le finestrelle che permettono di vedere il lago e le barche”) che si aggiungono a quelli esplicativi sulla flora e sulla fauna.
Dopo circa un’ora e mezza di paesaggi incantevoli a strapiombo sul lago si raggiunge l’abitato di Tempesta, sempre sul lago ma nel confine Veneto. Troverete su diversi siti l’opzione del rientro a Torbole in autobus, ma ve lo sconsigliamo per due motivi: il servizio non è frequente e per tornare al Parco le Busatte dovrete fare comunque un tratto di strada in salita, circa mezz’ora minuti). Consigliato quindi tornare sullo stesso percorso dell’andata. Per chi non vuole camminare troppo il suggerimento è di arrivare alla fine della terza scalinata e tornare indietro, seguite quindi le indicazioni a destra che vi portano sopra il percorso effettuato prima, completando quindi il giro ad anello godendo di una meravigliosa terrazza panoramica.
Chiaramente dopo una passeggiata così, vi verrà fame, ma non disperatevi, ovunque vi fermiate a mangiare, lungo il lago “cadrete” bene, parola di buona forchetta, anche se in questo periodo sono a dieta, in fin dei conti siamo in periodo di quaresima!
Altre passeggiate spettacolari nei dintorni, sempre vista lago: