Un buongiorno carico di solidarietà ed amicizia è questo il servizio offerto da un gruppo di volontarie e volontari della parrocchia della Resurrezione nel quartiere Cita a Marghera. Da undici anni ogni domenica mattina (d’inverno e d’estate) va in scena il rituale delle “Colazioni” offerte alle persone senza dimora. Non soltanto caffè, latte e dolciumi, ma una testimonianza di amore coraggioso verso persone in estrema difficoltà.
Uno spazio di accoglienza per ascolto fraterno e altri supporti di solidarietà

“Cerchiamo di offrire alle persone senza fissa dimora una colazione abbondante – raccontano i volontari -, ma anche, e soprattutto, un luogo dove potersi sentire accolti, dove poter parlare con persone che ti ascoltano. Sono tante le attività che facciamo insieme ridendo e scherzando, e tra una partita a calcio da tavolo e l’altra, cerchiamo a volte un maglione o un paio di pantaloni, una maglietta o una giacca, che ci sono state donate per le emergenze. Possiamo contare anche sulla disponibilità di alcuni medici a turno per consigli e qualche farmaco di prima necessità. Per far crescere il gruppo inoltre organizziamo le feste di compleanno dei nostri ospiti e promuoviamo delle gite in compagnia.”
Ogni domenica mattina, dalle 6,30 alle 9,00, colazione con i senza dimora

Ogni domenica mattina i primi volontari arrivano verso le 6,30 per sistemare i tavoli e le sedie ed avviare la preparazione del pasto in cucina.
Ad arrivare molto presto sono anche gli ospiti, che dormono per strada, mentre più tardi arrivano invece le persone che hanno un alloggio magari in ripari di fortuna o in pochi appartamenti che sono stati destinati a loro da alcuni benefattori.
Poi nel giro di poco tempo nel giro di poco tempo la sala della parrocchia si riempie ed inizia la festa, che si conclude alle 9.
Una cinquantina di volontari, insieme si festeggiano anche i compleanni degli ospiti

Le volontarie e i volontari più attivi sono circa una ventina, ma il gruppo di sostegno ne include una cinquantina.
“Ci riuniamo periodicamente – sottolineano i volontari – per condividere impressioni e problemi pratici, per riflettere su come migliorare il servizio e proporre nuove attività. Dal maggio scorso, abbiamo introdotto le feste di compleanno per gli ospiti e i volontari: ogni ultima domenica del mese festeggiamo chi ha compiuto gli anni in quel mese. Prepariamo torte con le candeline e ogni persona riceve un regalino personalizzato ed un bigliettino con una poesia.
Questa iniziativa si rivela molto gradita. E serve ad incrementare la conoscenza fra le persone. Per trovare il regalino e la frase adeguata abbiamo cominciato a parlare di più con gli ospiti, abbiamo imparato i loro nomi e abbiamo progredito nella confidenza, cercando di capire abitudini e risorse personali. Ogni persona è un piccolo universo: abbiamo scoperto che un ragazzo voleva fare il dj, un altro ospite è bravo a fare bolle di sapone gigantesche. La domenica mattina in cui festeggiamo i compleanni si trasforma in una festa per tutti. La creatività non manca!”
Volontari e ospiti in gita, organizzata anche la visita alla biennale di Venezia

L’amicizia con le persone senza dimora ha dato come frutto anche l’idea di organizzare gite in compagnia per una intera giornata. “Si tratta di occasioni speciali – riprendono i volontari -, perché abbiamo così la possibilità di conoscerci meglio, programmiamo sempre visite in belle località o spazi culturali e pranziamo assieme. La giornata trascorre serena, rilassata per tutti noi. Pochi mesi fa abbiamo portato un gruppetto di persone senza dimora a visitare i padiglioni della Biennale di Venezia. Abbiamo ricevuto dei biglietti omaggio e abbiamo trascorso la giornata in compagnia, condividendo anche il pranzo. É stata una bella esperienza per tutti.”
Abbracci per dare e ricevere amore e sentirsi insieme

Il servizio delle Colazioni alla parrocchia della Cita dimostra come, attraverso caffè e biscotti, possano essere trasmesse anche empatia e solidarietà, affetto e umanità.
“Si tratta di un arricchimento per tutti coloro che partecipano – confessano i volontari e le volontarie -. Non c è chi dà e chi riceve, è una circolazione di energia che coinvolge ognuno di noi: tutti diamo e tutti riceviamo, consapevoli che come sempre facciamo quello che possiamo, con quello che abbiamo e nel luogo dove ci troviamo. Riconoscendo nel nostro prossimo il fratello e la sorella, senza retorica né commiserazione, bensì in un abbraccio di sincera compassione intesa come essere e sentirsi insieme.”
Aumentare i posti letto in inverno, coinvolgendo le parrocchie

“Ora siamo nel pieno dell’inverno e la nostra preoccupazione aumenta – concludono i volontari -, perché moltissimi dei nostri ospiti, in incluse persone anziane e donne, vivono per strada dormendo all’addiaccio. Quando il termometro scende intorno allo zero, di notte, diventa una reale battaglia per la sopravvivenza! Le istituzioni, Comune di Venezia e anche Caritas, fanno davvero molto, e tante associazioni sono attive, ma mancano i posti letto per accogliere il numero crescente di persone in grave difficoltà e povertà e per questo concordiamo nella necessità di trovare nuove soluzioni, magari anche con il coinvolgimento di alcune parrocchie, come già si sta facendo nella diocesi di Padova”.
(Per sostenere il progetto Colazioni o per eventuali collaborazioni, rivolgersi a Luciano
cellulare 328 3673545)