Esg: quando nei motori di ricerca si va a digitare questo acronimo, escono definizioni non sempre chiare.
Un esperto di questo settore è il dottor Luca Malgaretto, laurea in Economia Aziendale a Ca’ Foscari di Venezia, da tempo nell’ambiente della finanza e nella consulenza aziendale.
Le aziende oggi per essere competitive devono adeguarsi alle nuove direttive della Comunità Europea sui temi legati alla sostenibilità. ESG, è un acronimo che significa Environmental , ambientale, Social, sociale, Governance, cioè governo societario.
Questi tre elementi sono attualmente i fattori che qualificano una società come sostenibile!
Tenere conto degli Esg significa preoccuparsi dell’ambiente e delle emissioni ma anche indirizzare i capitali, i risparmi, verso imprese e progetti definiti e considerati sostenibili. Ed ecco che si parla di finanza sostenibile.
I fattori di tipo ambientale riguardano l’esigenza di favorire processi produttivi meno energivori e con minore impatto sull’ambiente; i fattori di sostenibilità sociale si riferiscono alle relazioni di lavoro, all’inclusione, al benessere della collettività, nonché al rispetto dei diritti umani; infine i fattori di governo societario riguardano il rispetto di politiche di diversità nella composizione degli organi di amministrazione delle imprese, la presenza di consiglieri indipendenti o le modalità di remunerazione dei dirigenti, elementi che hanno un ruolo centrale nell’assicurare che gli aspetti di tipo sociale e ambientale vengano considerati nelle decisioni delle imprese e delle organizzazioni.

Esistono agenzie specializzate che elaborano dei punteggi, i cosiddetti rating ESG, che esprimono un giudizio sintetico sul livello di sostenibilità di emittenti (imprese, Stati, organizzazioni sovranazionali), di titoli finanziari e di strumenti di investimento collettivo (OICR e ETF) che si definiscono “sostenibili” o “ESG” proprio sulla base dei punteggi ottenuti.
CRIBIS del gruppo CRIF è la società leader in Italia nei servizi per la gestione del credito commerciale e lo sviluppo del business sia nel nostro Paese e all’estero. CRIBIS conta oltre 200 consulenti, più di 15.000 clienti e dispone del più ampio patrimonio informativo sul 100% delle aziende italiane e su oltre 500 milioni di imprese in tutto il mondo grazie all’appartenenza al circuito Dun & Bradstreet Worldwide Network.
CRIF è ungruppo specializzato in sistemi di informazioni creditizie (SIC), business information e soluzioni per la gestione del credito, che offre a banche, società finanziarie, confidi, assicurazioni, società di telecomunicazioni, utilities e imprese un supporto qualificato in ogni fase della relazione con il cliente. Oggi oltre 6.300 banche e società finanziarie, 55.000 imprese e 310.000 consumatori nel mondo utilizzano i servizi CRIF in 50 Paesi.
Per Luca Malgaretto, consulente Cribis, le società di questo tipo sono oggi indispensabili per il supporto alle aziende soprattutto sulla tematica attualissima della sostenibilità. La sostenibilità è indispensabile alle aziende per essere competitive e per partecipare alle nuove aree di business che si stanno creando.
Da qualche anno sulla scia del lavoro che sta facendo l’Unione Europea sulla questione “sostenibilità” Crif ha dato vita al programma SYNESGY. Una piattaforma mondiale che è utilizzata anche dalla Comunità Europea. Crif, infatti, è fornitore per i suoi sistemi anche per l’Unione Europea e le Nazioni Unite.
Gli Esg è un acronimo che definisce dei parametri a cui le aziende devono adeguarsi. Standard il cui obiettivo è l’impatto zero ad esempio di emissioni CO2.
L’Europa ha stanziato ingenti capitali a favore della sostenibilità. Infatti NEXT GENERATION EU prevede investimenti per € 750 miliardi di tra prestiti e concessioni + € 1.075 miliardi di pianificazione pluriennale dell’EU.
Una cifra gigantesca messa a disposizione ED EROGATA non più solo sulla capacità restitutiva delle aziende come, ma proprio sui criteri di sostenibilità. Per l’Italia si prevedono 70 miliardi, che verranno erogati dalle banche sulla base dei criteri ESG e score ESG. Cribis fa un’analisi sia dell’azienda, sia dei fornitori per ottenere score, ovvero punteggi di sostenibilità.
Se le aziende non si adeguano e non rientrano nei target prefissati non otterranno tale certificazione. Il rischio è di non accedere a questi capitali e di non poter più essere accettati dal loro parco clienti o di dover sostituire fornitori consolidati.
“Se io ho uno score alto- dice Malgaretto- posso essere competitivo perché chi collabora con me alza automaticamente il suo di score, vale anche il contrario ovvero, se io ho uno score basso per un’azienda che vuol collaborare insieme, viene toccata sul piano della sua capacità legata alla sostenibilità e ne perde in termini di score, ecco perché è necessario un allineamento.”

Nonostante possa sembrare oneroso, soprattutto per gli imprenditori che possono vederlo come un carico ulteriore alla già complessa attività da portare avanti, vi è un lato positivo e cioè che stano nascendo nuove professioni, nuove specializzazioni e nuovi posti di lavoro. Sempre più aziende hanno, infatti, uffici totalmente dedicati alla gestione di questa tematica. Il progetto SynESGy di Cribis sta riscuotendo molto successo tra gli imprenditori.
Il dottor Malgaretto, inoltre, punta l’attenzione sul mercato dei green credit e carbon credit, un mercato emergente. Alle aziende, infatti, è sempre più richiesto di avere impatto zero sul clima, obiettivo difficile da raggiungere, perché significherebbe bloccare la produzione. Quindi devono acquistare Carbon Credit o Green credit che compensino le loro emissioni. Malgaretto spiega che se ad esempio una azienda ha un delta +10 di emissioni e non riesce ad arrivare allo zero di emissioni può, acquistare green/carbon credit per 10 che annullano le emissioni. Questi crediti green si comprano anche con piattaforme online. Esiste un mercato libero ed uno regolamentato, ma in ogni caso viene rilasciata una certificazione di acquisto.
Per esempio un progetto green, come la riforestazione di un’area geografica in qualche pase, può essere trasformato in green credit e venduti alle aziende che ne hanno necessità per raggiungere l’impatto zero. Anche creare un parco eolico è trasformabile in green credit o carbon credit che possono essere acquistati dalle aziende. Ogni progetto green può essere trasformato in green credit che possono poi essere venduti.
Si apre, dunque, un mercato nuovo le cui dimensioni sono direttamente proporzionali all’importanza che la sostenibilità sta avendo nel mondo.
Un mercato che è allo stesso tempo virtuoso, ma anche remunerativo.
Molti di questi temi Malgaretto li ha esposti ieri martedì dalle 18 alle 19 in diretta su “La voce di ènordest” ai microfoni di Radio Venezia Sound FM 10°.3 e FM100.4. Moltissime le domande degli ascoltatori, tanta la curiosità su un tema non nuovissimo ma poco affrontato. Come tutti i martedì il nostro giornale in collaborazione con l’emittente intervista protagonisti della vita del Nordest, artisti e imprenditori, sportivi e intellettuali, artigiani e docenti universitari. Il mondo della finanza e dell’impresa trovano la voce nella trasmissione, come quello del lavoro e del sindacato. A condurre le interviste Federica Carraro e Massimiliano Dal Corso.