Tutti i postini inglesi, al momento più di centomila, stanno calzando le scarpe da lavoro di Panther, azienda di Bovolenta, nel padovano, che esporta l’85% della sua produzione in varie parti del mondo, trovando sempre nuovi clienti e quindi nuove simpatie. Un’azienda che conta, entro i prossimi due anni, di toccare quota 25 milioni di euro di fatturato (il 2022 verrà chiuso a 20 milioni con un incremento dell’11% rispetto allo scorso anno e con + 40% rispetto all’anno della pandemia.
A Bovolenta si è giocato sul raddoppio

Il tutto grazie al raddoppio della capacità produttiva, all’abbassamento dei tempi di accaparramento di materie prime che porteranno alla riduzione dei tempi di produzione. “Il nostro modello anatomico Cushionflex, in 4 diversi tipi, è oggi ai piedi di oltre centomila postini della Royal Mail”, dice Giovanni Cilenti, amministratore delegato di Panther, “grazie ad un accordo raggiunto grazie al distributore inglese Mi hub Dimensions. Già 5 anni orsono abbiamo avuto i primi contatti e ci siamo riusciti perché siamo riusciti a fornire alla Royal Mail ciò di cui cercava, calzature senza puntale ma con membrana WR che non è altro che una specie di calza-interna impermeabile che protegge dai liquidi, siano acqua piovana o addirittura contaminati”.
Le conclusioni di Giovanni Cilenti

“Un grande successo anche perché ci siamo dovuto confrontare con altri produttori molto quotati di mezzo mondo. Abbiamo altre importanti richieste che stiamo valutando. Il nostro futuro crediamo sia molto positivo. Le nostre calzature si adattano a molteplici settori lavorativi, dall’edilizia alla carpenteria, dal farmaceutico all’alimentare. Cercheremo di soddisfare sempre più le esigenze di chi lavora in ambiti difficili e pericolosi per avere una totale sicurezza oltre a confort e benessere anche dopo tante ore. Adesso dobbiamo far fronte a molti ordini ma ce la faremo perchè per noi la comodità in certi lavori viene prima di tutto, partendo dalle scarpe”.