La siccità presenta il “conto” agli imprenditori agricoli della Marca Trevigiana e della provincia berica ed è pesante, specie per chi non ha irrigato. Già esperti e imprenditori hanno annunciato che è stata una vendemmia di ottima qualità anche se si sono registrate perdite del 20/30 per cento del prodotto soprattutto per chi non ha potuto irrigare. Mais e soia non ne parliamo.
Nella marca mais e soia stanno peggio

Il mais si semina per lo più nel mese di aprile e in quel periodo c’era ancora un residuo di umidità nel terreno poi però è mancata la pioggia per tutta l’estate. Anche con irrigazioni di soccorso la produzione ha raggiunto dei livelli piuttosto bassi. Laddove invece non c’è stata sufficiente assistenza irrigua o dove non c’erano possibilità di irrigare si registrano perdite oscillanti tra il 50 e l’80 per cento. La soia è stata seminata verso maggio-giugno e quindi con terreni già in forte carenza idrica generando grosse fallanze e difficoltà già in fase di emergenza. Il perdurare della siccità ha determinato danni gravissimi tanto che in determinate situazioni non si è proceduto alla trebbiatura perché il prodotto era molto scarso, arrivando a perdite dal 70 al 100 per cento.
Non va meglio nel vicentino
Per quanto il mais nella zona non irrigua produzioni azzerate o talmente scarse che non era economicamente valida la raccolta (costa di più pagare la mietitrebbia del valore di vendita del mais ); nelle zone irrigate con irrigazione a pioggia (sopra chioma) produzioni inferiori del 35 – 40% (da 20% a 50% ). Costi di irrigazione molto alti sia per il costo dell’energia (gasolio) che per il numero di irrigazioni molto superiori alla media. Zone irrigate con irrigazione a manichetta (sotto chioma) produzioni inferiori del 25- 30% .
La situazione di mais e soia

Soia: nelle zone non irrigue produzioni inferiori del 50-80%, mentre in zone irrigate produzioni inferiori del 30% ( da 20% a 50%) con interventi di irrigazione del doppio rispetto agli anni passati.
Uva:nelle zone non irrigate media e alta collina dei Monti Berici delle colline del Gambellara DOC e del Durello-Monti Lessini DOC e delle colline del Breganze DOC si registrano diminuzioni dal 30% al 60% . In vigneti irrigati produzioni nella media o inferiori dal 10% al 20% con buona gradazione zuccherina e buona qualità. Con interventi di irrigazione del doppio rispetto agli anni passati.
Patate: solo in zone irrigate , produzioni inferiori del 20-25% ;
Un 2023 con liete sorprese

Ma non tutto è perduto come conferma il presidente del Condifesa TVB Valerio Nadal. “Da gennaio 2023 verrà attivato fondo mutualistico nazionale che andrà a risarcire danni catastrofali, pertanto saranno inseriti i danni da gelate e anche la siccità. I finanziamenti arrivano dalla Pac (Politica Agricola Comunitaria). Siamo ancora in una fase sperimentale si andrà ad indennizzare un danno d’area o di comprensorio. Vogliamo integrare questo nuovo strumento con dei sistemi assicurativi e nel nostro caso come Regioni Veneto e FVG anche con strumenti mutualistici”.
Su mais e soia la conferma di Codato

Una conferma che arriva anche dal direttore di Condifesa TVB Filippo Codato: “Fortunatamente si intravvedono importanti novità che ci aiuteranno a mettere a punto nuove sinergie tra strumenti di gestione del rischio in agricoltura. Invitiamo a tal proposito gli agricoltori, ed in particolare i nostri associati a seguirci nei prossimi mesi. Perchè a questo proposito il nuovo Fondo Agricat che dal 2023 andrà a compensare almeno parzialmente i danni da avversità catastrofali siccità compresa. Ma questo nuovo fondo andrà spiegato e capito per essere utilizzato al meglio”.
(Dati forniti dai tecnici di Condifesa TV, Oddino Bin e Paolo Bolla)