L’estate dei grandi concerti a Nordest ha il suo cerimoniere: Cesare Cremonini. Sarà lui ad aprire la stagione della musica dal vivo negli stadi Teghil di Lignano (9 giugno) ed Euganeo di Padova (18 giugno). Un doppio appuntamento atteso da due anni, visto che le date, in un primo momento, erano state fissate per l’estate 2020, per poi slittare all’anno successivo. Nel mezzo, l’ex Lùnapop è persino riuscito a piazzare un disco: “La ragazza del futuro”, uscito a febbraio di quest’anno. Con ogni probabilità, le sue canzoni saranno l’ossatura della tournée al via da Lignano. Una cittadina, quella sul litorale friulano, evidentemente cara al cantante bolognese, che proprio lì fece debuttare il suo primo – breve: appena quattro date – tour negli stadi, nel 2018.
Cremonini: a Padova come da bambino

Ma il legame è radicato anche con Padova, per un motivo bizzarro. «La prima volta che ho immaginato un concerto in uno stadio, pensavo a Padova» raccontava Cesare, quattro anni fa, parlando del tour che lo avrebbe impegnato di fronte alle grandi folle. «Avevo 13 anni e cantavo le mie prime canzoni in un inglese maccheronico. Facevo dei piccoli concerti a casa, fingendo di essere in uno stadio e, alla fine, urlavo sempre “Ciao Padova”. Però non chiedetemi perché». Fuori dalla cameretta d’infanzia, potrà finalmente urlarlo veramente per la prima volta la sera del 18 giugno. Tornando a ipotizzare quella che potrebbe essere la scaletta, immaginare che sarà dedicata soltanto all’ultima produzione di Cesare e al disco pubblicato a febbraio sarebbe ingenuo.
Quelli in programma tra giugno e luglio saranno i suoi primi concerti dopo avere tagliato il traguardo dei vent’anni di carriera

Una carriera iniziata nel 1999, con la casacca dei Lùnapop e una manciata di canzoni che restano tasselli insostituibili della colonna sonora degli anni Novanta. Dall’indimenticabile “50 Special” all’altrettanto famosa “Qualcosa di grande”, passando per “Vorrei”, e poi “Ci sarai” e “Un giorno migliore”. Canzoni che segnano il passato di un artista che, in questi vent’anni abbondanti di musica, ha saputo rinnovarsi e maturare, fino a diventare uno degli autori più apprezzati del pop italiano di oggi.
Cremonini e il sold out

La tournée conta altre tre tappe nel Nord Italia. Il 13 giugno allo stadio San Siro di Milano (tutto esaurito), il 15 all’Olimpico di Torino, fino alla grande conclusione casalinga, il 2 luglio all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Dopo la breve parentesi del 2018, sarà la prima tournée vera e propria di Cremonini negli stadi. L’appuntamento che dovrebbe segnarne la consacrazione anche di fronte alle grandi folle. Una scommessa – in parte già vinta, con due “sold out” – non facile, in una stagione che si apre inedita, dopo il tunnel della pandemia. Intanto i biglietti già acquistati per le date in programma nel 2020 e nel 2021 (compresa quella che avrebbe dovuto tenersi a villa Manin a Codroipo, il primo giugno dell’anno scorso) saranno validi anche per i concerti dell’estate 2022.