Sarà che nutro una forte passione per i film in bianco e nero, ma l’ultimo lavoro del regista statunitense Mike Mills (in precedenza Beginners e Le donne della mia vita), intitolato “C’mon c’mon” è un piccolo capolavoro. Andare a spasso con Jesse è una piccola chicca.
Una mia opinione andando a spasso con Jesse

Non so se andrà in concorso per gli Oscar del 2023, ma di sicuro qualora dovesse partecipare quanto meno le sezioni relative alla fotografia e alla sceneggiatura possono ambire alla famosa statuetta e l’attore protagonista Joaquin Phoenix, potrebbe fare il bis dopo il successo ottenuto nel ruolo di Joker del 2019.
Un occhio sulla famiglia

Ovviamente i pareri sono contrastanti su questo film che dura poco meno di due ore, ma una cosa è certa: va visto con gli occhi di chi sa cosa sia una famiglia (questo il regista lo sa bene essendo un tema a lui molto caro), cogliendo gli aspetti dedicati all’educazione tra genitore e figlio, i dialoghi, gli errori.
Jesse e una narrazione in bianco e nero

Nella splendida narrazione ci sono dei gesti che mettono in risalto i sentimenti di tutti i protagonisti. E’ un film molto poetico dove c’è la quotidianità ma anche la speranza verso un futuro migliore e non è un caso che il regista abbia voluto dare sfogo alla sua immaginazione tutta in bianco e nero. Il rapporto che s’instaura tra lo zio e il nipote è narrato con eleganza anche nei momenti più duri, più forti dove non vengono a mancare gli “scontri” verbali dovuti ai sensi di colpa e a talune incertezze.
La storia di Jesse

La storia vede protagonista Johnny (Joaquin Phoenix), un affermato giornalista radiofonico che deve portare avanti un progetto in giro per molte città degli Stati Uniti (Detroit, Los Angeles, New York, New Orleans) dove intervisterà decine di bambini sul tema del futuro incerto. Su come potrà o dovrà essere il futuro. Durante questo periodo di lavoro intenso viene contattato da sua sorella Viv (Gaby Hoffman) che gli chiede di poter tenere con sè per un po’ di giorni suo figlio Jesse di nove anni (Woody Norman). In quanto lei dovrà occuparsi del marito e padre del bambino alle prese con seri problemi mentali e ricoverato in una clinica psichiatrica.
Detto fatto tra lo zio Johnny e il nipote Jesse nascerà un’intesa molto forte

Prima dettata da un po’ di diffidenza, soprattutto da parte del piccolo. Poi superato questo “scoglio” il dialogo tra i due assumerà un tono di grande impatto emotivo. Gireranno assieme in tutte le città citate rendendosi protagonisti di una bella unione dove non lasceranno spazio all’immaginazione, tale è la realtà di certe scene.
Un’ispirazione a Wim Wenders

Ed è molto bella l’alternanza dei momenti in cui si trovano all’interno della loro o meglio delle loro momentanee abitazioni e i passaggi esterni dove viene ad esaltarsi la fotografia con immagini che ricordano doverosamente il capolavoro di Wim Wenders “Alice nelle città”. Dal quale il regista Mike Mills ha trovato ispirazione seppur cambiando veste ai personaggi ma traendo il filo del racconto.
Regia: Mike Mills. Cast: Joaquin Phoenix, Woody Norman, Gaby Hoffmann, Scoot McNairy, Molly Webster, Jaboukie Young-White, Deborah Strang. Produzione: USA. Anno: 2021. Genere:commedia/drammatico. Durata: 110 minuti.